
Corea del Nord, lo zio del dittatore Kim sbranato da 120 cani? È una bufala internazionale
La notizia secondo cui il giovane dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un ha fatto uccidere lo zio Jang Song-thaek facendolo sbranare da 120 cani affamati è una bufala. Se è vero che il regime comunista è un buco nero di cui è quasi impossibile avere informazioni di prima mano, la modalità con cui sarebbe stato ucciso Jang è un granchio internazionale preso anche da autorevoli testate come New York Times, Guardian, Washington Post, Corriere della Sera, la Repubblica eccetera… fino a tempi.it.
«PEGGIORE DI UN CANE». Se è vero che il terzo Kim ha fatto giustiziare suo zio, dopo averlo umiliato in pubblico perché «peggiore di un cane», con l’accusa di essere il «peggiore traditore della nazione di tutti i tempi» e di voler tentare un «golpe controrivoluzionario» per deporre il dittatore, nessuno sa come sia stato ucciso.
GENESI DI UNA BUFALA. L’11 dicembre è apparso un post satirico su Tencent Weibo, il Twitter/Facebook cinese, che avanzava l’ipotesi dei cani in modo ironico. Il post, visionato 290 mila volte, è stato ripreso da un giornale di Hong Kong, il Wen Wei Po. L’articolo è stato poi ripreso 12 giorni dopo dallo Strait Times di Singapore e, di conseguenza, da tutti i giornali e le televisioni occidentali.
ZIA DI KIM SUICIDA? Dopo la morte del marito, si rincorrono anche la voci sulla sorte di Kim Kyong-hui, moglie di Jang e sorella del Caro leader Kim Jong-il, nonché zia di Jong-un. Dopo l’esecuzione del marito, la donna è scomparsa. Secondo molte fonti sudcoreane la donna è stata portata all’estero per ragioni mediche ma negli ultimi giorni si è fatta strada anche un’altra ipotesi: la zia del dittatore potrebbe essersi suicidata.
La notizia, però, non è confermata anche se secondo un conoscitore della famiglia Kim come Kenji Fujimoto, ex chef di sushi di Kim Jong-il scappato dal paese e poi tornato per farsi perdonare, «la possibilità che Kyong-hui si sia suicidata è altissima dopo l’esecuzione di Jang».
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4 commenti
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E pure tempi.it c’è cascata
Ricorda tanto la bufala del panino omofobo pubblicata tempo fa da Cagliostro in uno dei suoi commenti.
Una vicenda che fa riflettere sulla facilità con cui è possibile manipolare le notizie, sia che ci si trovi in un regime democratico oppure comunista.