In Corea del Nord, dove comandano i morti, si festeggia: «Sapone ed erbe selvatiche per tutti»

Di Leone Grotti
12 Aprile 2012
L'attuale presidente è morto da quasi vent'anni, il segretario generale da quattro mesi. Ma sono loro i "leader eterni". Quelli "supremi" si limitano a lanciare missili e a festeggiare i defunti con ricche distribuzioni di cibo: «Riso, 10 uova, erbe, dentifricio, cavolo cinese e alcol».

Che la Corea del Nord non fosse un paese particolarmente allegro, lo si sapeva già. Ma la decisione presa ieri dalla quarta Assemblea dei delegati del Partito dei lavoratori non migliora certo la fama del paese che viene considerato il “buco nero” della Terra. La carica di “segretario generale eterno” del Partito dei lavoratori è stata infatti assegnata ad un morto: Kim Jong-il, che continuerà a partecipare ai processi decisionali del paese, secondo le sue “ultime volontà”.

L’ex dittatore della Corea del Nord, morto il 17 dicembre scorso, va così a fare compagnia al padre, Kim il-sung, che detiene la carica di “presidente eterno” del paese dal luglio 1994, anno della sua morte. Visto che tutte le cariche più importanti del paese sono già occupate da persone decedute, Kim Jong-un si è fatto nominare primo segretario del Partito dei lavoratori, carica che ricorda quella assunta nell’Unione Sovietica da Nikita Khrushchev, succeduto al segretario generale Stalin, o quella attualmente ricoperta da Raul Castro, il fratello del fondatore Fidel.

Il “leader supremo” e attuale dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un ha fatto anche nominare suoi uomini fidati in ruoli chiave. La sua prima mossa da primo segretario del Partito dovrebbe essere quella di ordinare il lancio del tanto temuto Kwangmyongsong-3, satellite di osservazione terrestre che prende il nome da un componimento poetico in cinese di Kim Il-sung. Se questa decisione è avversata da tutte le nazioni del mondo, Cina compresa, è perché il fantomatico lancio di satellite in orbita, che nonostante secondo l’agenzia di Stato riescano sempre poi nessuno riesce mai a individuare nello spazio, è in realtà un vero e proprio test missilistico. A essere lanciato è infatti il Taepodong-2, missile balistico in grado di arrivare a 4.500 chilometri di distanza. Il Giappone si è già mobilitato per intercettarlo e abbatterlo, nel caso ci sia il rischio che entri in collisione con il suolo nipponico.

Il lancio è stato annunciato in una data che oscilla tra oggi e il 16 aprile e gli Stati Uniti se la sono presa molto visto che il 28 febbraio, per la gioia di un raggiante Barack Obama, avevano raggiunto il seguente accordo con il paese comunista: Pyongyang interrompe il programma nucleare e il lancio di missili in cambio di 240 mila tonnellate di aiuti alimentari. Appena pochi giorni dopo è saltato tutto, con l’agenzia ufficiale di Stato che tuonava essere un loro diritto perseguire un programma spaziale.

Ad oggi il “satellite” non è ancora stato lanciato ma si pensa che verrà fatto il 15 aprile per il 100mo anniversario della nascita del “presidente eterno” Kim Il-sung. Per l’occasione, tutti i locali quadri di partito dovranno assicurarsi che alla popolazione vengano distribuiti per l’eccezionale occasione: riso (2 kg), olio di semi di soia (1 litro), maiale (2 kg), zucchero (1kg), alcol (2 bottiglie), pesce (1 kg), snack (1 kg), dolciumi (1 kg), 10 uova, frutta (1 kg), cavolo cinese (2 kg), germogli di fagiolo (1 kg), erbe selvatiche, sapone e dentifricio. Di solito la distribuzione di cibo comprende appena tre generi alimentari, comprendenti alcol e olio di semi di soia.

Secondo una fonte contattata da Daily Nk della Provincia Hamkyung nord, «i responsabili di partito non sanno che pesci pigliare, nel senso che hanno ricevuto le istruzioni ma non i soldi per metterle in pratica. Alcuni chiedono in prestito soldi, altri li chiedono ai lavoratori stessi per comprare il maiale al mercato. Molti hanno imposto ai contadini di coltivare i fagioli. Alle donne è stato chiesto di raccogliere erbe selvatiche nelle zone di montagna». Perché in Corea del Nord si può anche morire per non avere celebrato in modo degno il compleanno dell’attuale (anche se morto da quasi vent’anni) presidente del paese.
@LeoneGrotti

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