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Casca il mondo

Congedi per cuori infranti

Di Annalisa Teggi
04 Novembre 2024
I datori di lavoro che offrono ai dipendenti giorni di riposo “per infelicità” o “pene d’amore” e la nostra idea riduttiva (o meglio “produttiva”) di benessere
Cuore infranto
Foto Depositphotos

Benessere è una parola verso cui siamo ottimamente predisposti, ma non è detto che la si usi per mettere davvero al centro il bene di un essere (umano).

Ricardo Dublado, amministratore delegato del Cebu Century Plaza Hotel nelle Filippine, ha introdotto il congedo lavorativo «per cuori infranti». Il dipendente che affronta il triste epilogo di una storia d’amore ha diritto a una pausa rigenerante. Nota bene: il congedo può essere chiesto una volta all’anno e solo se il partner con cui si viene ai ferri corti non è sempre lo stesso, altrimenti si potrebbe sospettare una strategia. Ma chi dice che non sia ancora più emotivamente prostrante il caso di chi prova a rimettere in piedi una relazione già interrotta e la vede naufragare nuovamente?

In pratica: quale reale interesse muove una simile scelta aziendale? Sfrondata la presentazione ricca di empatia, tra le motivazioni della proposta c’è l’evidenza del «notevole peso che le pene d’amore hanno sugli individui, influenz...

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