Cina. La città di Guangzhou insorge contro il lockdown

Di Leone Grotti
17 Novembre 2022
Lunedì sera migliaia di abitanti, in lockdown dal 5 novembre, sono scesi in strada devastando le barriere di plastica e metallo che isolano il quartiere di Haizhu dal resto della città. «Amiamo la libertà», è il canto intonato dai manifestanti
Abitanti di Guangzhou, in Cina, protestano contro il lockdown

Centinaia di persone sono scese in strada lunedì sera 14 novembre nel quartiere di Haizhu, nella capitale provinciale del Guangdong, Guangzhou, per protestare contro il lockdown e le restrizioni previste dalla draconiana strategia “zero Covid”, imposta dal Partito comunista a tutta la Cina.

In diversi filmati pubblicati online si vedono i manifestanti infrangere le barriere di plastica o di metallo erette dalle autorità nel quartiere per isolarlo dal resto della città, marciando al grido di «Amiamo la libertà». Le immagini riprendono anche alcuni residenti ribaltare un’auto della polizia, intervenuta per fermare la protesta, che ha pochi precedenti.

Il quartiere di Haizhu, abitato da 1,8 milioni di persone, soprattutto lavoratori migranti, si trova in lockdown dal 5 novembre in Cina. Una fonte di Guangzhou dichiara a Radio Free Asia per spiegare le ragioni della protesta: «Sono chiusi in casa da così tanto tempo, non possono lavorare e così sono usciti fuori per distruggere le barricate erette per la quarantena».

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