Cina: ecco il video inedito del regime che reprime i musulmani uiguri
Estate 2009, Cina, regione del Xinjiang. La prima rivoluzione dei gelsomini inizia qui, nell’indifferenza generale. Prima della Tunisia, dell’Egitto, della Libia è qui che un popolo musulmano ha alzato la testa contro gli oppressori. Il popolo discriminato e massacrato dal pugno di ferro implacabile del regime cinese è quello degli uiguri, minoranza etnica a prevalenza musulmana che conta circa 10 milioni di persone.
Nel reportage pubblicato su Tempi, in edicola dal 9 giugno, Sergio Bianchi documenta la storia di questa “rivolta musulmana di serie B”, snobbata dall’Onu, dall’America di Obama, dagli Stati del Golfo e da Al Jazeera. Quello che le telecamere delle tv arabe e di tutto il mondo hanno dimenticato, ora è visibile su tempi.it. Nel video che proponiamo, infatti, viene documentato un episodio particolarmente sanguinoso di questa repressione. Nel luglio del 2009, per rispondere a una protesta degli uiguri contro l’etnia Han, prevalente in Cina, la polizia ha causato la morte di almeno 200 persone, altre 1.700 sono rimaste ferite e diverse migliaia arrestate. Le immagini del video, assolutamente inedite per le tv mondiali, sono girate per un brevissimo lasso di tempo su internet nel 2009 senza audio, prima di venire censurate dal regime comunista cinese.
Il valore esclusivo del filmato è dato soprattutto dall’audio originale, molto importante perché documenta il comportamento delle forze di sicurezza cinesi. Le voci sono state tradotte dal cinese e dall’uiguro in collaborazione con profughi uiguri in Europa. Nelle immagini si vede un uomo del partito che aizza con un megafono la folla contro Rebiyia Kadeer, leader dell’etnia uigura della provincia settentrionale del Xinjiang.
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