È in libreria “Draghi o il caos. La grande disgregazione: l’Italia ha una via d’uscita?”, libro di Lodovico Festa e Giulio Sapelli (Guerini editore). Il volume sarà presentato sabato 27 novembre, ora 10.30, al Centro culturale di Milano (Largo Corsia dei Servi 4, Milano). Parteciperanno: Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore, Alessandra Ghisleri, sondaggista e direttrice di Euromedia Research. Modera: Francesco Migliarese, presidente Sintesi Politica. Saranno presenti gli autori. I posti sono limitati, per iscriversi cliccare qui.
Durante l’omelia per l’inizio dell’Avvento 2021 l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini ha detto: «I figli della luce fanno politica. […] Non si identificano con un partito: sanno però che non esiste il partito ideale. Ma la politica dei figli della luce non è la disciplina di partito. Cercano però dappertutto, anche nei partiti, alleati per ciò che a loro sta a cuore. I figli della luce non portano un distintivo. Si riconoscono perché sono uomini e donne di buona volontà. I figli della luce non parlano con slogan e frasi fatte, sono insofferenti dei pregiudizi (anche dei propri) e sono disposti a cambiare idea se si rendono conto di avere idee da correggere. Si riconoscono perché pensano, invece di ripetere, ascoltano e dialogano invece di insultarsi e gridare».
In queste parole importanti c’è tutto il senso del lavoro che l’associazione Sintesi Politica, nata a Milano nel 2020, vorrebbe portare avanti nei prossimi anni. Scopo degli incontri che organizziamo è favorire una partecipazione propositiva e costruttiva al dibattito pubblico, che superi la contrapposizione sterile e superficiale a cui siamo ormai assuefatti.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario approfondire le questioni, evitando di banalizzare temi complessi, ma anche al contempo resistere all’ossessione del tecnicismo e della iper-specializzazione, che mortificano la partecipazione delle persone e generano disinteresse.
Detto altrimenti, siamo tra quelli che ritengono ci voglia più politica. Il nemico da combattere oggi è il potere sproporzionato di istanze non solo antidemocratiche, ma anche subdolamente liberticide. E al contrario di ciò che comunemente si crede, rafforzare la politica democratica, i partiti, la partecipazione delle persone alla vita pubblica, dare nuovo ossigeno a visioni del mondo ampie, è il primo vero contrappeso alle forze omologanti e livellanti scatenate dalla globalizzazione.
Quindi molto umilmente, ma anche con decisione, noi ribadiamo che non ci vergogniamo di dire Politica, e anzi invitiamo tanti cittadini addormentati, o disillusi, o chiusi nello spazio angusto del proprio interesse, a partecipare insieme a noi. La politica non è solo un “servizio”, come un po’ stancamente si ripete soprattutto in ambito cattolico, ma è una dimensione entusiasmante, dove si incontrano ragione e sentimento, intuizione e rigore, grandi ideali e problematiche concretissime. Fare politica è anche divertente e arricchente. Il tempo dedicato all’incontro e alla riflessione condivisa, che genera pensieri, sensibilità e azioni collettive, è quello che rende lo zôon politikòn pienamente sé stesso.
L’incontro che Sintesi Politica propone per la mattina di sabato 27 novembre a Milano sarà occasione privilegiata per mettere al centro della riflessione lo stato di salute della nostra democrazia e delle nostre istituzioni, a poche settimane dall’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Lo faremo con ospiti di primissimo piano: il direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, la sondaggista Alessandra Ghisleri, l’economista e accademico Giulio Sapelli, il giornalista Lodovico Festa.
“Draghi o il caos”, titolo dell’incontro, è anche il titolo provocatorio (e se vogliamo discutibile) dell’ultimo libro di Sapelli e Festa, uscito pochi giorni fa per i tipi di Guerini e che Sintesi Politica presenta in anteprima nazionale. Un libro acuto che ha il pregio di inquadrare le attuali difficoltà della politica italiana, culminate nell’astensionismo record registrato alle amministrative di ottobre 2021, nel più ampio processo storico di disgregazione sociale seguito al terremoto di mani pulite del 1992.
L’instabilità politica che consegue a cambiamenti troppo repentini rischia di soffocare uno sviluppo sociale armonico. Il tessuto sociale infatti, come ogni organismo vivente, necessita di una relativa stabilità per svilupparsi e crescere. L’ipotesi dell’elezione di Mario Draghi al Quirinale, di cui tanto si discute in queste settimane, potrebbe forse costituire quell’elemento di stabilità di cui il nostro sistema politico ha bisogno affinché i partiti possano tornare a rinsaldare un rapporto vitale con la società? È questa l’unica strada che ci potrà separare dal “caos” lugubremente evocato dagli autori, oppure anche la “distruzione creativa” è un’ipotesi da non escludere? E come possiamo attenderci che le forze oggi in campo interpreteranno questo passaggio delicato della nostra storia politica?
Ne discuteremo con i nostri ospiti, avendo ben chiaro un punto: non si tratta di ridurre il peso della politica, ma al contrario di tornare a dare alla politica il giusto peso e il giusto spazio, investendola del compito di rappresentarci, con competenza e visione. Ci vuole più Politica (con la P maiuscola).
L’autore è presidente di Sintesi Politica