Chupa Chups, il lecca-lecca trasgressivo da 840 miliardi

Di Pavarini Maria Cristina
19 Aprile 2000
Gadget&fashion

“Non fumare, lecca-lecca!”. Questo è uno dei tanti slogan che accompagna le numerose e multiformi campagne promozionali dei Chupa Chups, i lecca-lecca più famosi – e più venduti – al mondo. Nascono a Barcellona, in Spagna, nel 1957 da un giovane rampante che, per salvare dal tracollo la piccola azienda dolciaria che dirige, decide di concentrare la produzione sui lecca-lecca. Ed è successo. I noti lecca-lecca a pallina sono venduti oggi in 165 paesi del mondo dove, praticamente, Chupa Chups è leader di mercato. Nel ’97, l’intero gruppo ha raggiunto un fatturato di circa 840 miliardi di lire con incrementi medi annui del 17 per cento. In Italia, ad esempio, il ’98 è stato un anno d’oro che s’è concluso con incrementi di vendite del 46 per cento. Inoltre, secondo recenti dati di Nielsen, il mercato dei lecca-lecca è uno dei segmenti più in crescita nel panorama dei consumi degli italiani con aumenti pari a 122,3 per cento in Italia (rispetto al 22,3 per cento del mondo). Ma perché tanto successo? Sarà l’effetto vip? I Chupa sono leccati da personalità del calibro di Madonna, Spice Girls, Michael Jackson e Leo Di Caprio. O perché a marzo 2000, in occasione delle sfilate, ne sono stati distribuiti oltre 100mila ai presenti? Può darsi che la ragione di tanto successo sia dovuta all’accattivante design del logo, creato da Salvador Dalì nel 1969. Oppure per via dell’ampia gamma d’accessori che divertono chi li consuma come il Magic Pop, gioco di prestigio che può far sparire il Chupa, o il Pop Machine, congegno a batteria che fa ruotare il lecca-lecca? Sarà che è venduto in tutto il mondo in 52 gusti che variano da paese a paese: in Cina e Giappone il più amato è l’uva, il mango in Indonesia, mentre in Messico sono chilly-mango e chilly-banana. E se i bambini preferiscono la fragola e gli adulti espresso, moka e cappuccino ci sarà una ragione. Infatti, ed è un dato di fatto, i consumatori medi di Chupa Chups non sono bambini, ma “giovani-adulti”, che comunque adorano restare i bambini. E quando è stato chiesto loro perché “chupano” la risposta è stata essenzialmente: “Perché è trasgressivo”. ([email protected])

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