Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

Chiara Appendino, la finta incendiaria. È «il volto antisistema del sistema»

Sotto la Mole di Torino, si è già capito che la “sindaca” Appendino non farà fuoco e fiamme per bruciare gli assetti di potere della città. Anzi.

Marco Margrita
27/08/2016 - 3:00
Politica
CondividiTwittaChattaInvia

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Non sono ancora trascorsi i proverbiali cento giorni dalla sua elezione a sindaco di Torino (anzi a “sindaca”, come preferisce definirsi in omaggio alla correttezza politica di genere), ma non è peregrino né arbitrario sostenere che Chiara Appendino si avvia a confermarsi, come i più acuti e disincantati osservatori delle vicende politiche sabaude l’hanno bollata, «il volto antisistema del sistema». Ben lungi dal voler sovvertire gli assetti ideologici e di potere della città, da cui è tutt’altro che aliena, si appresta a realizzare un’ulteriore ridefinizione di quel mix tra radicalismo (nei contenuti) e moderazione (nei toni) che ha reso il capoluogo piemontese il laboratorio dell’egemonia del “pensiero debole” (cioè del relativismo nei suoi esiti totalitari). Null’altro, con nemmeno il pregio di qualche estetismo scapigliato, dell’eterna riproposizione del “giacobinismo mite” di galantegarroniana memoria. Per dirla con il comunista Marco Rizzo: «Sostanzialmente, un efficientamento del sistema». Il primo cittadino grillino ha in questo primo periodo dimostrato di sapersi muovere con “tecnicalità dorotea”, ben attenta a non frantumare il complesso consenso trasversale – ma con una partecipazione al voto nei due turni di poco superiore al 50 per cento – di tutti gli antifassiniani. Anche recuperando seconde linee del potere che fu, dentro e fuori i palazzi. Faccenda ben diversa da quella palingenesi che ha rappresentato (più in senso teatrale che programmatico) durante la campagna elettorale e che ha avuto la sua plastica rappresentazione il giorno dell’insediamento quando, col codazzo di consiglieri e assessori, ha compiuto una discutibile “marcia sul Palazzo” partendo da casa sua. Ma casa sua non è, nemmeno simbolicamente, in quelle periferie della città di cui s’è fatta portavoce. Anzi.

Appendino è, sin dalla sua biografia, ben lontana dall’immagine della pentastellata cittadina qualunque che può innescare il cambiamento con la taumaturgica e onnipotente onestà (riedizione della leninista cuoca in grado di governare la Russia in forza della scientificità del marxismo). Brillante e poliglotta bocconiana, poco più che trentenne e per nulla disattenta al suo aspetto esteriore, è figlia di Domenico Appendino, manager e vice presidente di Prima Industrie, all’avanguardia nei macchinari laser. L’azienda è guidata oggi da Gianfranco Carbonato, attuale presidente di Confindustria Piemonte. Può vantare uno stage alla Juventus (trasformato, nel curriculum elettorale, in una più generica esperienza in una società sportiva di prima grandezza). Appendino non ha certo difficoltà a relazionarsi con la corte Agnelli. Andrea l’ha voluta incontrare prima del ballottaggio, e, l’indomani della vittoria, John Elkann ha prontamente apprezzato «la volontà di cambiamento degli elettori». Aggiungendo, tanto per far capire i margini d’azione, che «Torino è sempre stata caratterizzata come città dal buon governo e da un governo serio e lo abbiamo visto negli ultimi cinque anni con Fassino. Sono sicuro che avremo la possibilità con il nuovo sindaco di poter mantenere la tradizione di Torino».

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

Il nuovo che avanza?
Una “libertà vigilata” che è, in fondo, l’ambito in cui la prima cittadina ha manifestato di volersi muovere. Pure Evelina Christillin, gran dama della Torino olimpica e oggi alla guida della Fondazione del Museo Egizio e a capo dell’Enit, non si è discostata dalle parole al miele riservatele dalla “Torino che conta”: «È istruita, colta, educata, borghese: potrebbe essere mia figlia. Questo rassicura molto i torinesi, anche quelli che non l’hanno votata. Bisognerà poi vedere come gestirà il rapporto con alcuni di quelli che la seguono. Penso ai No Tav, tra i quali ci sono anche ottime persone, ma anche ai Forconi e ai Borghezio».

La richiesta della testa di Francesco Profumo, già rettore del Politecnico e ministro dell’Istruzione, oggi presidente della Compagnia di San Paolo, nei salotti buoni è stata vista come un necessario sparare al “bersaglio grosso” (per altro ben sapendo che il margine per una rimozione è praticamente nullo). Le simpatie per il movimento No Tav come un obbligo d’ufficio. D’altronde è stata la sindaca la prima a dire, annunciando che al tavolo dell’Osservatorio si siederà almeno una volta per proporre le ragioni dell’opzione zero, che non «è tra i poteri del Comune fermare l’opera».

Le dichiarazioni (ovvie, per altro, per chi riveste una carica istituzionale) di solidarietà alle forze dell’ordine e ai lavoratori in occasioni dei nuovi assalti al cantiere da parte dell’ala barricadera dei “treno crociati”, hanno già rassicurato i tanti gattopardi sotto la Mole. A giocare il ruolo del “duro e puro” contro il “treno veloce”, par di capire, sarà affare del vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Guido Montanari, tecnico da sempre impegnato nella lotta contro la Torino-Lione. A ciascuno il suo, insomma, per non scoprirsi su nessun lato. Non proprio il nuovo che avanza, se è concesso.

A proposito di assessori, significativo quello “alle famiglie” assegnato all’ex presidente dell’Arcigay Marco Giusta. Provvedimento gay friendly tutt’altro che imbarazzante per la “gauche caviar”. L’assessore, suscitando qualche contenuto fastidio addirittura nella felpatissima curia torinese, ha spiegato che la nuova denominazione «è un cambio di approccio, che segna il passaggio dal concetto di famiglia a quello plurale di famiglie. Non è solo una questione nominalistica, ma un atto politico che consiste nel dare un nome alle cose, a quelle realtà che già esistono e che non trovano un riconoscimento nemmeno nel linguaggio». Aprendo alla possibilità di utilizzare le formule genitore 1 e genitore 2, ha poi chiarito che a suo dire «non c’è nulla di naturale nella famiglia, come ricorda nel suo ultimo libro Chiara Saraceno» (la sociologa di riferimento di Repubblica, ndr). Affermazioni niente male per chi affonda le proprie origini d’impegno pubblico in parrocchia (ma questo è un discorso più ampio).

L’azionismo di sempre
Dal mondo cattolico, su posizioni iper-dissidenti che lo hanno portato ad abbandonare prima il seminario e poi la Chiesa, arriva l’onnipresente capo di gabinetto Paolo Giordana. Basti ai lettori, per farsi un’idea, il ritratto che ne dipingeva qualche tempo fa il quotidiano on-line Lo Spiffero: «Funzionario comunale del settore Cultura, con cui la Appendino ha scritto a quattro mani il libro-manifesto La città solidale, per una comunità urbana. Entrato in municipio come staffista dell’allora assessore liberale Paolo Peveraro, che in passato aveva intrapreso la carriera sacerdotale, salvo lasciare il seminario in polemica con le gerarchie ecclesiastiche (una sorta di padre Charamsa sabaudo), convertirsi alla fede ortodossa di un non meglio precisato rito (secondo alcuni del tutto “eretico”) e in nome di questa “rianimare” una chiesa sconsacrata in corso Inghilterra, dove peraltro ha celebrato messe e officiato riti, finché i proprietari non gli hanno imposto la restituzione delle chiavi. Oggi al posto della chiesa c’è un sushi bar».

Indizi, ma ne ce sarebbero altri ancora, che spiegano come ci si trovi di fronte a una versione 2.0 dell’azionismo di sempre. A una nuova élite che del popolo può al massimo servirsi più che servirlo. Gli ingredienti ci sono tutti: il giusto tasso di odio anti-cattolico, il legalismo applicato soprattutto ai nemici, il politicamente corretto come linguaggio e – non certo per ultima – la giusta trama di rapporti con i salotti più influenti. Infine: poiché, prima di sedere in Sala Rossa, la quasi metà dei consiglieri del monocolore grillino risultava disoccupata, è facile scommettere che in futuro certe vecchie dinamiche da Prima Repubblica torneranno a riproporsi: o avete dubbi che qualcuno preferisca tirare a campare piuttosto che tirare le cuoia? 

Foto Ansa

Tags: chiara appendinogrilliniMovimento 5 Stelleno tavtorino
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

La segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente del M5s Giuseppe Conte, 1 luglio 2022 (Ansa)

Gli elettori hanno visto arrivare Elly Schlein. E hanno votato centrodestra

30 Maggio 2023
Eugenia Roccella durante la contestazione al Salone del libro di Torino

Ma che ne sanno i contestatori delle battaglie di Roccella e del suo editore

24 Maggio 2023
Alcuni manifestanti protestano contro la ministra della famiglia Eugenia Roccella al salone internazionale del libro di Torino, 20 maggio 2023 (Ansa)

Roccella, gli utili idioti e la grande paura del “Partito-Principe”

23 Maggio 2023
Luigi Di Maio vota per le elezioni europee a Pomigliano D'Arco (Na), 26 maggio 2019 (Ansa)

Di Maio, da “Impegno Civico” a “Impegno Persico”

25 Aprile 2023
Alessandro Di Battista durante la presentazione del suo libro Politicamente scorretto nella Libreria Mondadori, Roma, 27 giugno 2019 (Ansa)

Il “ragioniere” Di Battista, che promette rivoluzioni minacciando «progetti»

5 Aprile 2023
Beppe Grillo in "Cercasi Gesù" di Luigi Comencini, 1982

Chiesa 5 stelle

22 Marzo 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Giardino esterno di un asilo nido a Milano

Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza

Emanuele Boffi
31 Maggio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Si può strepitare per l’“autoritarismo” della Meloni e tacere su quello di Pechino?
    Lodovico Festa
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    Come invertire la rotta radical ambientalista dell’Unione Europea
    Raffaele Cattaneo
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Così per tanti cattolici la fede ha smesso di comunicare con la politica
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il mio battesimo nell’alluvione, tra piadine e fango
    Marianna Bighin
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist