
Chi è J. Sacks
L’autore di Come evitare il conflitto di civiltà (How to avoid the clash of civilisations, Continuum, London & New York pp. 216 £10.99), il filosofo morale e teologo Jonathan Sacks ha solo 54 anni, ma è dal 1991 che è Rabbino capo della United Hebrew Congregation [Congregazione ebraica unita] del Commonwealth britannico, ed è riconosciuto come leader religioso, scrittore e annunciatore a livello nazionale incisivo e perspicace. Uno dei suoi ammiratori è l’Arcivescovo di Canterbury che gli assegnò un Dottorato in Teologia nel 2001 a Cambridge, l’Alma mater di Sacks. Per Sacks «il tributo che devo ai miei antenati che morirono per la loro fede è quello di costruire un mondo in cui la gente non muoia più a causa della loro fede». In sintesi, l’ebreo ortodosso Sacks crede che «faremo la pace solo se impariamo che Dio ama la differenza e così, alla fine, dovremo fare anche noi. Dio ha creato tante culture, civiltà e fedi, ma un solo mondo in cui vivere insieme – e questo si sta rimpicciolendo sempre di più». Nel gennaio 2002 il Rabbino Sacks tornò con i leader religiosi a Ground Zero. Ma siccome finiva nella conciliazione e non nel conflitto (e nella cultura televisiva vince solo la voce più arrabbiata e più estremista) quel meeting religioso non fece notizia.
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