A CHI HAI DETTO “TIRCHIO”?

Di Nucci Alessandra
13 Gennaio 2005
La corsa ad aiutare le popolazioni colpite dallo tsunami ha messo in evidenza la differenza fra la filosofia che muove il sistema delle Nazioni Unite e quella che anima gli Stati Uniti.

La corsa ad aiutare le popolazioni colpite dallo tsunami ha messo in evidenza la differenza fra la filosofia che muove il sistema delle Nazioni Unite e quella che anima gli Stati Uniti. Da subito gli americani hanno fatto affluire nel sud-est asiatico portaerei e aerei, navi, elicotteri, veicoli pesanti, personale militare e civile. L’Onu invece ha fatto affluire comunicati stampa. Gli americani e gli australiani hanno portato sul posto viveri, medicinali, acqua, generatori di corrente, dissalatori e medici. L’Onu invece ha portato sul posto i suoi funzionari, muniti di biglietti aerei di prima classe. Quei tirchi di americani hanno organizzato convogli per interrompere i colli di bottiglia all’ingresso di porti e aeroporti, caricato chiatte di riso e biscotti, fatto arrivare C-130 carichi di provviste. Negli stessi giorni l’Onu invece dava lezioni sulla necessità di lavorare insieme.
Alle Nazioni Unite lo tsunami ha fornito un insperato aiuto, distogliendo l’attenzione internazionale dallo scandalo “Oil for Food”. Uno scandalo di cui sulla stampa italiana si è parlato poco e nulla, ma a causa del quale il Palazzo di Vetro ha dovuto istituire una commissione d’inchiesta (presieduta dall’ex presidente della Federal Reserve, Paul Volcker) che sta tuttora cercando di ricostruire che fine abbiano fatto i milioni di dollari destinati all’acquisto di cibo e medicine per il popolo irakeno scomparsi, sotto vigilanza Onu, ai tempi di Saddam.
Le accuse di “tirchieria” rivolte agli Usa nei giorni immediatamente successivi al maremoto sono state ritirate dal funzionario Onu che le aveva lanciate, forse perché esse in realtà hanno dato occasione di parlare della montagna di denaro che gli Usa elargiscono ogni anno ai paesi poveri: il bilancio del World Food Program (Wfp), l’agenzia delle Nazioni Unite che dà da mangiare alla maggior parte dei profughi del mondo, è finanziato per i due terzi dagli Usa. Il contributo americano al Wfp per il 2004 è stato di 826,469,172 dollari, mentre quello del secondo finanziatore, l’Unione Europea, è stato di 187,102,068 dollari. Ma è solo un esempio.

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