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Ha 24 anni, professione fotografo. A Gaza. O meglio a Gaza fino al 23 gennaio. Poi un’auto blindata con targa diplomatica e ingente scorta armata ha portato lui e i suoi genitori fuori dalla Striscia attraverso il valico di Rafah, chiuso per i palestinesi, ma non per tutti.
Un areo dell’aeronautica del Qatar lo ha atteso all’aeroporto Al Arish, nel deserto egiziano: un volo privato fino a Doha dove ora vive tra i grattacieli. E se entra in un centro commerciale viene subito riconosciuto e accetta i selfie che gli chiedono, come fosse una star. Lui che non era mai salito su un aereo prima, non aveva mai visto una casa che non fosse uno degli spettrali condomini affollati di Gaza City. Fino al 7 ottobre il suo profilo Instagram aveva 25 mila follower, ora ne ha 18 milioni e 600 mila e crescono al ritmo di 300 mila al giorno.
Si chiama Motaz Azaiza, segnatevi questo nome. Nelle prossime settimane sarà il volto pulito della militanza anti israeliana più accesa. Accreditato come "il" ...
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