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Caso Cancellieri-Ligresti. Il vero “scandalo” è che una donna rischiava di morire di carcere preventivo

Di Stefano Menichini
01 Novembre 2013

Mentre la stampa giustizialista si gonfia di indignazione per l’intervento del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri a favore della scarcerazione di Giulia Maria Ligresti, detenuta in via cautelare (ovvero ancora in attesa di processo) e in condizioni di salute molto gravi, Stefano Menichini, direttore del quotidiano Europa, area Pd, ha scritto un editoriale che mette bene in luce dove sia il vero “scandalo” di questa vicenda. Ne riproponiamo di seguito alcuni passaggi.

(…) Se la discussione sul messaggio quirinalizio su amnistia e indulto s’è inabissata presto, arriva adesso a rinfocolare le polemiche lo “scandalo” dell’intervento del ministro Cancellieri per la scarcerazione di Giulia Maria Ligresti.

(…) Si può capire il fastidio verso l’intervento di un ministro al quale la famiglia della detenuta può rivolgersi con una semplice telefonata e in tono amichevole.

Lo “scandalo” deve però servire soprattutto a portare sulla scena – nome, cognome e spiegazioni sul comportamento seguito – quel gip torinese che voleva tenere in cella una donna anoressica e a rischio della vita nonostante il parere del pm e senza il minimo rischio di fuga o reiterazione del reato.

Perché l’uso del potere del ministro è servito a salvare una vita, mentre l’uso del potere del giudice la stava stroncando: vip o non vip, non si può rimanere neutrali rispetto a questa abissale differenza.

E chi fa politica dovrebbe trarre dalla vicenda un solo imperativo: farla finita col vero colossale scandalo del ricorso indiscriminato alla detenzione preventiva per sopperire a incapacità investigative e a inefficienze burocratiche. Gli altri discorsi, compresi quelli sulle responsabilità del ministro in questa circostanza, contano poco o niente.

Stefano Menichini, Europa

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11 commenti

  1. Luca

    No, non ci sto, al ministro che mi sta pure simpatica lascio due strade:
    Una coraggiosa si alzi in piedi in Senato è con voce ferma denunci tutte le nefandezza che si commettono in Italia a danni di tanti cittadini inermi, denunci l’ipocrisia di una legge che dovrebbe recuperare ed invece trasforma un povero disgraziato in deliquente vero. Denunci l’uso indiscriminato e criminale che si fa della carcerazione preventiva. Denunci l’uso stupido, ipocrita, vendicativo del carcere ai fini fiscali, quando invece i truffatori andrebbero colpiti nel patrimonio, pesantemente, e nella possibilità di fare impresa, in cella non ci fanno un accidente. In cella devono finire soltanto quelli che recano danno fisico alle persone, gli altri vanno rieducati con pene alternative.
    Una mamma, in un una catena della grande distribuzione ruba un paio di jeans valore 20 euro, era il compleanno della sua bimba a cui i vecchi jeans ormai le stavano troppo stretti, i bambini crescono, è stata condannata per direttissima a oltre un anno di carcere, ma è una cosa intelligente? In proporzione a quelli del MPS che hanno rubato 20 Miliardi di euro quanti anni di galera dovrebbero fare?
    Se questa è civiltà? Quella mamma, è disoccupata, mandatela a lavorare, è molto probabile che lavori meglio lei che ha avuto il coraggio di mettere al mondo una bimba di tanti altri baciati dalla buona sorte delle conoscenze.
    Solo il lavoro è capace di rieducare le persone, la cella incattivisce tanto, tanto.
    Altrimenti se il ministro ritiene che la signora Ligresti, con elicottero a noleggio per 2 milioni di euro all’anno a spese nostre, e solo lei meriti trattamento umanitario e per gli altri nulla si può fare allora meglio che lasci.
    Chiaramente preferisco che faccia la coraggiosa sino in fondo e s’impegni con forza per rendere più civile questa nazione, ma subito, domani, e non a babbo morto come sempre hanno fatto, tanta buona volontà e poi nulla.
    Di buone intenzioni è lastricato l’inferno.

  2. Su Connottu

    Brava Cancellieri.
    Mi eri simpatica già prima ma adesso, per il solo fatto di aver fatto incacchiare questi quattro tromboni farisei che si stracciano la tunica perchè non hanno avuto il loro feretro quotidiano, sei diventata il mio presidente della repubblica ideale.
    Resisti. Tempo qualche giorno, lo stretto necessario affinchè arrivi qualche altro arresto “eccellente” su cui i suddetti tromboni possano esercitarsi nella nobile arte della pugnalata alle spalle, e vedrai che per un po’ si calmano.

  3. giulia

    che il ministro della giustizia possa decidere se uno debba avere i domiciliari ci sta anche secondo me… ma finitela di far passare la Ligresti (giovane e in forma) come molti altri per morti di fame dopo neanche due mesi! o vogliamo proprio far finta di non sapere che la prima cosa che gli dicono gli avvocati è di darsi per malati o matti! che poi il carcere preventivo non sia giusto va bene (a parte reati contro la persona)

  4. giovanni

    Forse sono cinico, ma è innegabile che se mettiamo in carcere preventivo molti vip qualcosa si smuove.

    1. michele

      no anzi tagliamogli la testa preventivamente – deve bastare il solo sospetto come si faceva nei bei vecchi tempi – se poi era innocente peggio per lei o per lui – chissenefrega erano ricchi e questo basta a condannarli a morte !!!

  5. giovanni

    Questi rampolli dei vip sono tutti di salute cagionevole, appena sentono un po di freddo si ammalano

  6. Giulio Dante Guerra

    Non entro nel merito dell’operato della ministra. Solo vorrei sapere da dov’è venuta l’idea, ormai divenuta prassi consolidata, di chiamare “giustizialista” la banda di “forcaioli a senso unico” di Travaglio & C. Fino a prova contraria, l’unico “Partito Giustizialista” (Partido Justicialista, in lingua originale), andato due volte al potere in un paese neolatino – ispanico, ma con molti oriundi italiani – è stato quello dell’uomo politico argentino Juan Domingo Perón. Fra l’altro, una delle sue “frange”, la Guardia di Ferro argentina, ebbe, negli anni ’70 del secolo scorso, molti contatti con l’allora provinciale dei gesuiti padre Bergoglio, oggi papa Francesco. Si legga tutta la storia sull’articolo “”Padre Bergoglio e la Guardia di Ferro”, di Massimo Introvigne, comparso su “La Bussola Quotidiana” il 31-03-2013. Non sarebbe, forse, opportuno cambiare definizione a quella “banda”?

  7. gatt

    illuminante.
    Io nella mia ingenuità pensavo che il tema fosse che se ti chiami ligresti le ingiustizie carcerarie ti vengono evitate dall’amico ministro, mentre se ti chiami cucchi devi stringere i denti e sperare che non ti ammazzino.

    Se fosse morta la ligresti in carcere magari una riforma seria l’avremmo vista, la cancellieri tirandola fuori ha di nuovo dimostrato che va tutto bene cosi: il sistema funziona bene cosi, non c’è fretta di cambiare nulla.

    1. giovanna-

      “Se fosse morta la ligresti in carcere magari una riforma seria l’avremmo vista”: una frase veramente da brivido.

      1. giovanni

        Giovanna , sai quante persone si ammalano e muoiono in carcere? Probabilmente perchè non sanno che basta una telefonata per salvare la vita.

      2. gatt

        la cosa diventa ancora più “da brivido” se pensi, come lo penso io,a quanto sia vera.

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