Cancellieri telefona per far scarcerare Giulia Maria Ligresti? Ha fatto non solo bene, ma benissimo

Di Emanuele Boffi
31 Ottobre 2013
Dov'è lo scandalo? Se un detenuto è in condizioni di salute tali da non poter sopportare la detenzione deve essere messo ai domiciliari o deve marcire in cella?

Dov’è lo scandalo nella telefonata del Guardasigilli Annamaria Cancellieri per far far presente la situazione di Giulia Maria Ligresti? Se non avesse fatto nulla, se non avesse «sensibilizzato – come lei stessa ha spiegato ai magistrati – i due vice capi del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati», avrebbe fatto il suo dovere? Cerchiamo di intenderci: se un detenuto è in condizioni di salute gravi da non potere sopportare il carcere – e le condizioni di Giulia Maria Ligresti erano gravi, come accertato anche dai medici – è più giusto che sia tenuto in cella oppure, come era possibile nel caso della Ligresti, beneficiare dei domiciliari? Cancellieri ha fatto bene ad intervenire per sbloccare una situazione surreale in cui il pm era favorevole alla scarcerazione, mentre il gip voleva tenere la donna dietro le sbarre temendo il pericolo di fuga, sebbene la stessa avesse già detto di voler patteggiare.

Ovvio, adesso fanno tutti gli scandalizzati. “Ma la Cancellieri è amica della famiglia Ligresti”, scrivono. “Ma la Cancellieri telefonava a Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti”, dicono. “Ma il figlio della Cancellieri era direttore generale della compagnia assicurativa Fondiaria Sai”, notano. E allora? A parte che si tratta (come al solito) di intercettazioni di conversazioni telefoniche, l’amicizia è reato? Interessarsi della sorte di un detenuto in gravi condizioni di salute è reato? Semmai è un dovere per un uomo politico e delle istituzioni (in questo caso addirittura di un ministro) che la legge sia rispettata, anche nei confronti di un detenuto malato, qualunque sia il reato di cui è accusato. Al contrario, ci sarebbe da chiedersi perché – per casi meno noti e che riguardano detenuti anonimi – non ci sia questa sollecitudine. Ma che una volta ci sia stato è un bene. Quelli che adesso (sono i soliti: Sel, grillini, Repubblica, Il Fatto…) alzano la voce contro il ministro, cosa avrebbero fatto se, per paradosso, la stessa avesse chiamato per chiedere di buttare via la chiave della cella di Ligresti? Avrebbero applaudito?

Chissenefrega se la Cancellieri è intervenuta solo perché amica della famiglia Ligresti. Quella telefonata ha fatto bene a farla. E fanculo i boia moralisti.

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47 commenti

  1. Su Connottu

    Brava Cancellieri.
    Mi eri simpatica già prima ma adesso, per il solo fatto di aver fatto incacchiare questi quattro tromboni farisei che si stracciano la tunica perchè non hanno avuto il loro feretro quotidiano, sei diventata il mio presidente della repubblica ideale.
    Resisti. Tempo qualche giorno, lo stretto necessario affinchè arrivi qualche altro arresto “eccellente” su cui i suddetti tromboni possano esercitarsi nella nobile arte della pugnalata alle spalle, e vedrai che per un po’ si calmano.

    1. silvia

      Su Connutto, si capisce che tu sei dalla parte dei potenti.
      La pugnalata alle spalle la ricevono i carcerati che non godono di amicizie potenti e per i quali non si nessuno si scomoda per far loro ottenere la grazia. Se difendere i poveracci che per il mondo non contano nulla è farisaismo, la tua è insensibilità umana.
      Allora eliminiamo la scritta: “La giustizia è uguale per tutti”.Questa è ipocrisia!

      1. Su Connottu

        Mi scusi Silvia,
        ma a me pare che a lei dei poveracci non gliene freghi un bischero, mentre è abbastanza evidente la sua curiosità di veder crepare qualcuno di cui ha letto il nome nei giornali di gossip.
        Preferisco nonna Pina.

      2. AndreaB

        Buonasera, chiedo scusa fin d’ora se non ho interpretato correttamente le sue parole. Mi sembra che lei abbia un serio risentimento nei confronti di chi esercita il potere. Sinceramente, con tutto quello che si legge sui giornali e si vede in televisione… Beh, è facile andare anche oltre il risentimento.
        Chi esercita il potere, in particolar modo chi riveste cariche politiche ed istituzionali, dovrebbe sempre mettersi a servizio degli altri e spesso sembra invece che faccia proprio il contrario. Però torniamo per un attimo a questo caso e proviamo a immedesimarci. Una persona che ha la possibilità di aiutare un’altra perchè venga rispettato un diritto, credo abbia il dovere di farlo. Una persona che ha una carica istituzionale non può essere tagliata fuori dal poterlo fare. La domanda che, mi sembra di aver capito, lei si è posta, è il perchè ciò che ha fatto il ministro Cancellieri per la sua conoscente non l’ha fatto anche per tutti gli altri per i quali vengono negati gli stessi diritti. La risposta è purtroppo semplice: perchè, in pari tempo e in ugual modo, non ha avuto e non ha abbastanza potere per poterlo fare… Non è umanamente possibile, anche per un ministro. Quello che c’è da sperare è che questa richiesta sia un trampolino di partenza e di sensibilizzazione verso i sofferenti, ricchi o poveri che siano. Ma poi dobbiamo interrogarci anche su un’ altra cosa per non essere ipocriti… Da cosa è dettato il nostro desiderio di giustizia? Dal disprezzo? Dall’odio verso determinati personaggi? O dall’amore verso i più poveri e i più soli. E’ importante possedere il desiderio di giustizia, ma in base a cosa lo anima, noi saremo a nostra volta ingiusti o giusti nel tentare di fare in modo che la giustizia prevalga, nelle piccole cose di ogni giorno, come nelle grandi cose.

  2. carlo

    “l’amicizia è reato?”. No non lo e’. Lo e’ l’uso improprio dell’autorita’ per fini personali o ad personam. Per non parlare del conflitto di interessi sottostante al caso in questions.
    Ma come si fa a difendere quello che ha fatto la Cancellieri? E’ uno stato di diritto questo?

  3. angelo41

    Lo “scandalo” consiste nel sapere che ci sono detenuti in possesso del numero di telefono giusto per sfangarla, mentre ci sono poveri cristi, nelle stesse condizioni di salute, che non sanno a chi rivolgersi.
    Altro discorso se la Cancellieri, notoriamente, interveniva a favore di detenuti in difficoltà.
    Si può verificare ed accertare se tale comportamento corrisponda alla realtà.
    In tal caso il Ministro della Giustizia ha fatto benissimo ad intervenire.
    Ci sono commentatori dall’incazzatura facile e dalle certezze al caciocavallo che partono, appunto, a cavallo per tornare a piedi.
    Aspettiamo per sapere.

    1. silvia

      Proporrei ai carcerati di raccogliere le loro firme per chiedere alla ministra Cancellieri di essere liberati e messi ai domiciliari perchè sicuramente la maggior parte di loro ha problemi di salute.
      Infatti, non è solo la signora Ligresti a soffrire in una situazione del genere.
      La vita della Ligresti vale di più di quella di un qualsiasi cittadino che non porta un nome importante?
      Chi può star bene in carcere?
      Chi non soffre di qualche disturbo? Troveranno un medico che dichiari il loro stato di sofferenza?
      Alcuni si sono perfino uccisi senza recare grande disturbo.
      Allora liberate pure la Ligresti insieme agli altri carcerati!!!!!!
      Questo non è moralismo , ma rispetto per la dignità di qualsiasi vita umana.

  4. angelo41

    Lo “scandalo” consiste nell’appurare che chi ha il numero di telefono giusto trova modo di sfangarla.
    Quanti poveri cristi, nelle stesse condizioni, non sanno a chi rivolgersi e muoiono nelle patrie galere?
    Altro discorso è se la Cancellieri, notoriamente, interveniva a favore dei detenuti in difficoltà. Mi pare sia verificabile ad una ricerca attenta e se ciò risulterà, in modo inoppugnabile, bene ha fatto il Ministro ad intervenire per salvare una vita.
    Per giudicare aspettiamo gli eventi; ci sono commentatori che partono in quarta, forti delle loro certezze al caciocavallo e partono, appunto, a cavallo, per tornare a piedi.

  5. BIASINI GIOVANNI

    Nessuno ricorda più la telefonata di Scalfaro, Moralista Sommo, che perorava la causa di un trapiantando di rene. In altri termini raccomandava uno scavalcamento di coda per una questione gravissima, supportando il suo raccomandato a scapito di altri aventi maggior diritto. Non successe nulla, nemmeno il can can di adesso. Eppure fu una azione moralmente indegna.

    1. vincenzo roma

      Giovanni, all’epoca il sig Scalfaro era presidente della Repubblica e i poteri sono completamente diversi da quelli di un ministro.i. Poteva anche dare la grazia motu proprio.

  6. La sostituzione degli arresti domiciliari alla detenzione in carcere per motivi di salute deve svolgersi, per tutti i carcerati ammalati che la richiedano, secondo la via ordinaria, senza interferenze di personaggi altolocati.

    1. silvia

      Non è questione di moralismo, ma di giustizia nei confronti dei carcerati anonimi,che non sono difesi da nessun potente e sono costretti a patire le sofferenze della carcerazione senza che nessuno si preoccupi del loro stato di salute che ,talvolta,può giungere anche al suicidio.Questa è una grave ingiustizia nei confronti dei poveracci .Così voi sostenete i potenti.Chi si preoccuperebbe di me se fossi carcerata, dal momento che non ho nessuna conoscenza altolocata?E’ una vergogna e una grave ingiustizia!Ribelliamoci!!

  7. Maria Rosa

    ma ci fate o ci siete?

  8. Maria Rosa

    mi spiace cari “Tempi” ma questa volta non sono d’accordo con questo mieloso buonismo. Chi si è preoccupato di Contrada, anche lui con problemi con la carcerazione. Chi si preoccupa del signor “Rossi” in detenzione preventiva e magari con grossi problemi. Purtroppo in molti non hanno amicizie così altolocate e i precedenti del figlio della signora Cancellieri mi rimandano ad Andreotti: “Pensare male è peccato ma molto spesso ci si azzecca”

  9. Mappo

    Per me la Cancellieri ha fatto bene. E’ triste pensare che tanti altri detenuti nelle stesse condizioni della Ligresti non possano godere di questo intervento a loro favore, ma non capisco che senso abbia negare un provvedimento giusto ad una persona perché altri non sono in condizione di vedere riconosciuto il medesimo diritto.
    Facciamo crepare la Ligresti in cella così vendichiamo Cucchi?
    Quello che semmai trovo surreale è che la Procura di Milano sempre così attenta quando si parla di ipotesi di reato ascrivibili al Mostri di Arcore se ne resti zitta e buona di fronte ad un fatto che ricalca in maniera impressionante il famoso episodio della Questura di Milano. Questo mentre altre procure come quella di Torino si sono affrettate a dire, secondo me giustamente, che non vi è nulla di penale nel comportamento del ministro.
    Quindi in un caso una condanna a sette anni e nell’altro (identico) caso un silenzio tombale?

  10. Cisco

    Mi sembra il classico esempio di raccomandazione, ma nel merito è stata una scelta giusta, perché è una vergogna che una persona in attesa di giudizio venga privata della libertà personale. Il problema è che questo principio non può valere solo per gli amici della Cancellieri, ma va urgentemente applicato anche ai poveracci.

    1. giovanni

      Cisco, continua a vivere sulla luna.

    2. vincenzo roma

      Cisco, lei ha perfettamente ragione quando dice che una vergogna la carcerazione preventiva e per questo giustifica il comportamento della Cancellieri. Io l’avrei giustificata se, in qualità di ministro, avesse presentato una proposta di legge per eliminare il carcere preventivo. Una richiesta generale con la proposta di legge e una successiva richiesta particolare per la sua amica. Questo non è avvenuto e quindi la Cancellieri ci ha fatto intendere che la carcerazione preventiva non deve essere applicata ai suoi amici. La banale giustificazione l’ha letta?? E’ diminuita ben 7 chili. Ma Lele Mora non era diminuito ben 24 chili?? La legge non è eguale per tutti?.

  11. Sirol

    Pensavo e speravo che ai cosiddetti intellettuali, come a tutti gli operatori della cultura e della comunicazione, spettasse il dovere di cercare di elevare la società a un livello di coscienza superiore ed indicare anche i mezzi più idonei e pratici per eliminare le numerosissime storture umanamente ed eticamente alienanti del presente.
    Invece ad ogni occasione questi signori sfornano semplicistiche opinioni, talvolta con spot e slogan polemici (quando non irrispettosi), solo per imporre la propria come verità assoluta, senza nessun autentico serio approfondimento sulla reale complessità dei problemi di una società ormai globalizzata e in gravissime difficoltà.
    Purtroppo non c’è solo l’ignoranza degli analfabeti, assai peggiore è quella dei cosiddetti intellettuali.

    1. angelo

      Allora cerchiamo di elevare la società ad un livello superiore, raccontando le cose che nessuno dice.
      Alcuni mesi fa ci fu una interpellanza in parlamento fatta da Riccardo DeCorato e altri del pdl.
      Si sollevava la questione del prolifarare delle occupazioni abusive dei centri sociali a Milano e del trattamentio di favore di cui godono da parte della giunta comunale vigente.
      La Cancellieri rispose dicendo che la cosa non era tanto grave e che questi centri sociali erano sostenuti anche da intellettuali e persone della cultura…
      Vedi questo link:
      http://www.pdl.it/notizie/23880/de-corato-cancellieri-giustifica-la-violenza-a-milano
      Questa sì che era una cosa vergognosa da addebitare alla Cancellieri. Ma nessuno (tranne gli interpellanti, che però nessuno degnò di attenzione) si scadalizzò; nè ne fu fatto un casus belli.
      Adesso invece si svegliano tutti i moralizzatori sulla questione Ligresti.
      L’ ipocrisia (di sinistra) regna sovrana.

      1. vincenzo roma

        Angelo, io ho settantadue anni, ho vissuto in molte città italiane per ragioni di lavoro. Per un periodo ho vissuto anche a Roma. Ebbene, le case comunali, chiamate all’epoca, case Fanfani, per la nota legge voluta dall’allora primo ministro Fanfani, vennero assaltate da gruppi di sinistra, tutti partenti dalle sezioni Pci e seguenti. Ebbene, le occupazioni vennero giustificate sempre dalla partecipazione di intellettuali. Gli occupanti, passati quei pochi giorni di indignazione e protesta, si vendevano le case comunali( o Fanfani) per ottenere dei bei soldini da coloro che erano stati esclusi dalla graduatoria. Corsi e ricorsi storici. Ministri, politici, magistrati, sindacalisti,preti e via “balbettando, hanno distrutto quel poco di buono che aveva il nostro paese. La leggerò sempre con attenzione.

    2. AndreaB

      Il problema e’ che, purtroppo in casi non piu’ tanto rari, il fumo acre ed impregnante dell’odio offusca la nostra obbiettivita’ e compromette una sincera ricerca della verita’,ma ancor peggio, ci fa perdere quell’umanita’ che dovrebbe essere protagonista nel trattare degli altri e con gli altri, qualsiasi ruolo o carica essi abbiano. Forti della nostra idea “perfetta” di giustizia e presumendo una qualche sorta di infallibilita’, ci ergiamo a giudici impietosi.

  12. viccrep

    il problema sono i magistrati questi devono essere sollecitati dal ministro per mandare ai domiciliari una persona che sta molto male, persona in custodia cautelare, ne abusano proprio tanto, è con loro che bisogna prendersela, hanno due pesi e due misure.
    La cancellieri telefona a un funzionario chiedendo un giusto provvedimento, e i magistrati difendono il ministro. A milano berlusconi fa la stessa cosa e la magistratura gli inventa un processo e accusa di falsa testimonianza i testimoni gli affibbiano 7 anni ecc..
    Di questo bisogna preoccuparsi è la procura di milano che va chiusa e molti magistrati pm e giudici allontanati di questo ha bisogno l’Italia

  13. vincenzo roma

    Sotto l’aspetto umano ha fatto bene, tuttavia mi chiedo: ma quanti detenuti possono permettersi “l’autostrada concessa dalla Cancellieri? Inoltre, la Cancellieri, avendo un potere istituzionale, non doveva utilizzarlo per “amicizia”, bensì per affari istituzionali. Ha commesso un reato? Nel passato qualcuno è stato sottoposto a processo per interventi più banali.

  14. luigi

    che commenti severi ! si giusto è vero Cucchi e altri e allora? invece di dividersi in tifoserie scusate giustizialiste si approfitti di questo intervento( che comunque forse salva la salute di una persona ( anche se si chiama Ligresti) perché non succedano più i casi Cucchi e non solo.

  15. Gabriele Foglietta

    Il problema non è rappresentato dallo scopo positivo della telefonata. I fatto è che in questo paese, per colpire Berlusconi, si sono voluti demonizzare anche i gesti più semplici. Sono stati usati dei metri di misura che adesso non à giusto disattendere.

  16. benito alberto ruiu

    Semmai, lei dice, doveva farlo anche per altri. Se questa fosse una prassi regolare, sarebbe lecita. Confermerebbe però che se una persona carcerata sta male, nessuno se ne accorge e deve intervenire il ministro! Sconfortante e scandaloso. Veda egregio Boffo, io non sono grillino, di sinistra, o altro, sono però educato e non la mando a fanculo come fa lei se pur in modo generico. Lo stato di fiducia dei cittadini verso la politica e le istituzioni è, a mio parere, gravemente compromesso. Chi rappresenta le istituzioni deve tenere un comportamento al di sopra di ogni sospetto.” La moglie di Cesare non solo deve essere onesta ma apparire tale” Qua in un certo modo si tratta proprio di “Cesare”. Io che non sono “qualcuno” se avessi una figlia nella medesima situazione dovrei telefonare al Ministro? Il numero me lo da lei, e il Ministro mi ascolterebbe? Detto questo, chiunque dico chiunque che sia in condizioni di salute precarie, in carcere, deve essere aiutato. Chi deve intervenire sono le persone, medici soprattutto, che dirigono gli istituti. Se non lo fanno c’è, in questo caso, l’omissione. Un errore quello del Ministro, a mio parere, e dovrebbe dimettersi. La fiducia della gente deve essere riconquistata con atti non parole.

  17. Alla fine del 2012 l’allora Ministro degli interni Cancellieri disse a proposito della manifestazioni sindacali contro i licenziamenti che si moltiplicavano, in particolare a Terni, e non si riferiva a manifestazioni violente o illegali ma a manifestazioni normali: ” la gente deve capire che è finito il momento degli interventi sociali per tutti, che lo stato non può aiutare per problemi di competizione europea, che non serve manifestOra, perchè l’articolista non manda affanculo anche un po’ la Cancellieri, “. Non avere comprensione per gente che manifesta contro il licenziamento, per cui non potrà pagare più l’affitto, mandare io figli all’Università, fare la spesa, un licenziamento che non ha meritato e scende in piazza senza spaccare niente e a picchiare nessuno..Avere molta, troppa comprensione per chi ha dilapidato un patrimonio, illegalmente e ha sempre fatto la bella vita…Eco, se voi nn condannate con forza la prima Cancellieri agli Interni non potete dire che la seconda alla Giustizia ha fatto bene perchè così alimentate l’odio di classe e la violenza . Non dico che ha fatto male in assoluto: anche se non ne esce bene, perchè se la liberazione non è dipesa da lei perchè ha illuso in qualche modo quei parenti, è giù diventata un politico…? Penso che il problema sia legato al fatto che lei stessa ha detto di non essersi mai mossa per nessun altro detenuto, il problema è quindi che se un detenuto normale ha dei problemi seri alla Cancellieri può arrivarci o no? Credo che l’importante sia condannare anche l’impietosa e priva di misericordia prima Cancellieri, la seconda può essere giudicata positivamente soa grazie alla condanna morale e politica della prima.

  18. francesco taddei

    Signor Emanuele Boffi, risponda a questa domanda: e chi non ha amici ministri?

    1. AndreaB

      Buongiorno… Quindi siamo arrivati alla conclusione che, chi fa valere un diritto di giustizia per motivi personali compie reato?

      1. francesco taddei

        non ha cercato di far valere il suo diritto di giustizia, ma la conoscenza col ministro per favori personali. se accadesse a te o a me altro che giustizia. sogna, sogna.

        1. AndreaB

          Mi riferivo al ministro Cancellieri, che ha voluto tentare di far valere i diritti di una sua conoscente. Se lei avesse una persona alla quale vuole bene in carcere e trattata ingiustamente, potendo fare qualcosa per lei, magari rischiando anche di mettersi in gioco, non lo farebbe? La cosa triste, e su questo sono daccordo con lei, e’ che qualcuno di potente debba intervenire per cercare di ottenere quello che gia’ dovrebbe essere

          1. giovanni

            Caro AndreaB , non è che il ministro Cancellieri era in debito di riconoscenza per una liquidazione di 5.000.000 di euro percepita dal figlio per un anno di lavoro?

          2. AndreaB

            Il fatto che un debito di riconoscenza porti a voler far valere un diritto non credo sia una cosa sbagliata. La questione che pero’ lei ha sollevato e’ piuttosto il perche’ dopo un anno di lavoro sia stata elargita una somma cosi’ elevata…La risposta, ma soprattutto il trovare la risposta non sembrerebbe semplice… Probabilmente bisognerebbe scrivere un altro articolo e qui andremmo un po’ fuori tema.

          3. Cisco

            Cosa vorresti dire Giovanni, che se uno ha un debito di riconoscenza con qualcuno, non dovrebbe adoperarsi perché nei suoi confronti venga applicata correttamente la legge? Il problema, casomai, e’ che non viene fatto quando manca questo debito, il che conferma l’urgenza di una riforma che ristabilisca la legalità in Italia.

  19. Andrea

    Gentile sig. Boffi,
    non ci vuole un fine commentatore politico per capire che, al di là di tutto (la misura del carcere preventivo va rivista), il problema di fondo è che per un Ministro in questa situazione si apre un piccolo e fastidioso problema di opportunità politica. Un concetto che però, nei Tempi dei difensori delle prodezze di Silvio and co., spesso resta vago e indecifrabile.
    La vera colpa, insomma, alla fine è sempre dei “boia moralisti” di sinistra, quei cattivoni presuntuosi, e chissenefrega della morale; anzi, per usare le sue fini parole, sig. Boffi – così profonde, schiette e arditamente antimoralistiche -, “fanculo” alla morale.

  20. anto nello

    superlativo, quando l’indecenza cancella la storia!

  21. Mario

    Caro Boffo….facile mandare a fanculo i cosidetti boia moralisti, scrivendo per altro delle sciocchezze. Che il ministro, in casi particolari di urgenza di situazione delicata, possa telefonare alla luce del sole chiedendo spiegazioni, intervenendo nei modi consoni è palese, anzi doveroso, è sicuramente uno dei compiti istituzionali. Che un ministro telefoni (non proprio alla luce del sole) per aiutare una persona a cui è legata da amicizia e da interessi personali, benchè la persona possa meritare l’interessamento, è il segno palese di un menefreghismo delle istituzioni stesse, menefreghismo di tutti gli altri detenuti che volenti o nolenti hanno gli stessi se non peggiori problemi della Ligresti. Mi scandalizzo così come mi sarei scandalizzato avesse detto di buttare la chiave (tanto per inciso). Dovrei finire parafrasando la stessa frase del caro Boffi, ma intanto ho una certa educazione, e poi fanculo è un posto meraviglioso, ci stanno i peggiori scassa balle dell’universo, non roviniamolo mandandoci gente che non lo merita.

    1. Emanuele Boffi

      Il pm dice che la signora Ligresti è in condizioni di salute tali che deve andare ai domiciliari. I medici dicono la stessa cosa. I parenti, che conoscono la detenuta e sanno dei suoi precedenti problemi di anoressia, chiedono che le sia riservato un trattamento che (attenzione: secondo la legge) le spetta di diritto. Gli avvocati della signora Ligresti dicono che lei è pronta a patteggiare. Secondo la nostra legge, un detenuto in attesa di giudizio deve stare in carcere solo se persistono motivi gravi. Evidentemente questi motivi non ci sono, per quanto scritto prima. Quindi le chiedo: secondo le nostre leggi la signora Ligresti deve stare in cella oppure deve andare ai domiciliari (che è una forma di detenzione comunque molto pesante)? La risposta è ovvia. Tutto il resto è secondario e serve solo gettare fumo negli occhi da parte di chi, per altri motivi e tutti “politici”, vuole gettare un po’ di fango contro il ministro (infatti, guarda caso, si tratta di gente che è contro l’amnistia). Non ho spiccata simpatia per il ministro Cancellieri che, tra l’altro, proprio oggi ha fatto delle affermazioni sull’amnistia che non condivido per nulla. Che le nostre istituzioni non si interessi dei detenuti anonimi, come scritto in questo articolo e in circa mille altri di Tempi, è un errore. Ma che un ministro si sia interessato della sorte della signora Ligresti è giusto. Ha fatto bene, anche se aveva un interesse personale. EB

      1. Mario

        é proprio questo il punto, l’interesse personale. Va bene così? E’ giusto? bene, da domani faccio quello che voglio, tanto è per mio esclusivo interesse personale, e chi osa lamentarsi gli spacco la faccia, lede il mio personale interesse! La cancellieri è un ministro della RI e non si deve permettere di agire per interesse personale, o tutti o nessuno, giusto o sbagliato che sia, e la risposta alla domanda retorica non è ovvia per niente. Sono decenni che si sa che la giustizia è un brontosauro che non sa di essere estinto, ma la colpa è di tutti quei politici che si sono succeduti sull’alto scranno, hanno solo blaterato, ma mai hanno affrontato il problema, se non per il classico interesse personale. Ecco come ci siamo ridotti a furia di interessi personali..vergogna!

      2. Picchus

        Giusto, non perdiamo occasione di ricordare alla plebaglia che viviamo in un sistema medievale. I servi della gleba si arrangino. Per i raccomandati, i potenti, i padroni ci sono i ministri a tutelare i loro “diritti”, magari e possibilmente anche a salvarli da una forma di detenzione molto pesante come gli arresti domiciliari. Quello che sconcerta è che non vi rendete conto di quello che scrivete e di quanto poco cristiano sia, di come violi alla radice stessa i principi democratici.

      3. Bifocale

        Il punto, caro Boffi, è che Cancellieri si è interessata della signora Ligresti proprio per i suoi contatti personali. Se fosse stata un detenuto qualunque non avrebbe mai avuto un coinvolgimento diretto. E’ un problema sistemico tutto italiano e la cosa peggiore è che c’è gente, come lei, che condona e difende questo tipo di comportamenti quando invece ministri e alti funzionari dovrebbero lasciare i loro interessi familiari, parentali e amichevoli fuori dalla porta dell’ufficio e svolgere il loro mandato nella più completa obiettività e trasparenza senza avere interessi particolari per nessuno.

        1. Bifocale

          A parte questo, colgo l’occasione per ribadire che non vi può essere alcun matrimonio omosessuale e che i rapporti omosessuali costituiscono un grave disordine oggettivo.

      4. gatt

        infatti, come quella volta nel 2009 in cui c’era quel ragazzo che stava in condizioni di salute precarie ed il ministro aflano chiamò chi di competenza per riportarlo a casa e fini’ tutto nel migliore dei modi.

        Ah no! aspetti… mi ricordo male io: il ragazzo era stefano cucchi e mori’ di fame e di sete.
        Probabilmente l’allora ministro alfano non ebbe mai il piacere di conoscere la famiglia cucchi, altrimenti non ho dubbi che si sarebbe sicuramente speso.

        Che poi il ragazzo si faceva pure le pere, mica robe raffinate come i ligresti.
        Una signora per bene al sicuro e un tossico in meno, guardiamoci in faccia: meglio cosi.
        E fanculo i moralisti.

      5. gatt

        aggiungo (ad un messaggio in attesa di moderazione che forse non vedremo mai):

        Il ministro cancellieri con quella telefonata ha rimarcato uno dei principi fondamentali del nostro paese: se ti chiami ligresti le più basse ingiustizie carcerarie ti saranno risparmiate, se ti chiami cucchi ti becchi il trattamento completo.

        Come commentavo in un altro articolo, se la ligresti fosse morta in carcere forse avremmo visto in tempi brevi una riforma come si deve, il ministro ha rassicurato tutti mostrando che proprio non c’è fretta: il problema riguarda solo persone poco importanti.

        1. angelo

          Guardi che se dobiamo parlare di trattamenti di favore, quelli riservati alle sinistre non battono nessuno!
          Vendola, Grillo e buona parte del PD guardano da sempre con favore ai centri sociali, criminali seriali dediti ad una massa incredibile di reati, ma nessuno si indigna.
          Ad esempio:
          1) Perchè Vendola il cui portavoce milanese (Daniele Farina) era portavoce del Leoncavallo (e tuttora fiancheggiatore degli occupanti abusivi), non viene mai indagato? Vendola ha anche partecipato ad assemblee pubbliche nel Laoncavallo. Favoreggiatore di delinquenti.
          2) Pisapia ha partecipato alle assemblee del Macao, noti ladroni che avevano appena rubato un grattacielo di 33 piani. Adesso li lascia tranquilli nell’ ex-macello (dove occupano altrettanto abusivamente, però siccome adesso la proprietà è pubblica, si può rubare tranquillamente, ma solo se sei rosso). E nessuno si è mai scandalizzato di queste porcherie!
          3) Dario Fo (di cui si parla in altro articolo su Tempi) ha sempre fatto apologia delle occupazioni abusive e battuto le mani ai ladri dei centri sociali e ai loro abusi e illegalità. Ma nessun PM lo caga (siccome è un intellettuale rosso, può dire e fare quello che vuole). Non è un trattamento di favore?
          4) Grillo sostiene centri sociali, notav e antagonisti vari (e voleva Dario Fo come presidente della Repubblica). Adesso fa moralista per la telefonata a Ligresti. Ma ci faccia il piacere!

          E’ sempre la solita storia. Ogni minima cosa “stonata” che viene fatta da gente di centro destra (una telefonata, un parola, una battuta, un disegno su un giornale, un cane portato su un treno, ecc.) diventa uno “scandalo” , un caso mediatico e un tormentone infinito. Invece le colossali porcherie di sinistra vengono ignorate e diventano parte del paesaggio.
          E’ il segno che viviamo in una dittatura.
          Meno male che c’ è Tempi. Ma prima o poi lo faranno chiudere.

          1. gatt

            Lei sostiene che la sinistra commetta tanti abusi di potere quanto la destra, ma che larga parte dell’opinione pubblica si scandalizza solo per quelli della destra.
            Quindi premia tempi che eleogia gli abusi della destra.

            Oltre a sottolinearle che nel mio commento non c’è traccia delle ipocrisie da lei lamentate (forse non voleva rispondere a me?) le faccio anche notare il vizio logico presente nel suo ragionamento

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