La preghiera del mattino (2011-2017)

Braveheart Camusso: «In piazza con chi ha il coraggio di dire no»

Di Redazione
08 Settembre 2011
Il leader della Cgil Susanna Camusso ha coraggio da vendere: andrà in piazza tutti i giorni. Rotondi invidia Berlusconi dal punto di vista della vitalità. Per Repubblica, i diminutivi sono spesso sospetti, nella lingua italiana: nascondono infamie. Beppe Batman Severgnini salva i posteggi dei disabili. Le orazioni dai quotidiani di oggi

UNITI SI VINCE/1. Tra i paesi a rischio volano gli stracci. Il portavoce del governo spagnolo José Blanco ha accusato ieri senza giri di parole di parole l’Italia per «le turbolenze di questi giorni». «Il piano di risanamento di Roma – ha aggiunto – ha perso rigore in pochi giorni».
Ettore Livini, la Repubblica

UNITI SI VINCE/2. L’aula è imbarazzante. Di fronte al baratro, almeno i parlamentari greci si appassionano, litigano e magari si menano!
Nicola Latorre, senatore Pd, la Repubblica

COLLABORAZIONE. Camusso ha ribadito il «no» all’intero impianto della manovra.
Antonella Baccaro sullo sciopero della Cgil, Corriere della Sera

AMMAZZA CHE CORAGGIO. Anche se la manovra sarà approvata, noi non ci rassegnamo. Saremo giorno per giorno in piazza, con quelli che hanno il coraggio di dire no.
Susanna Camusso, la Repubblica

SPIEGALO ALLA BORSA. Mi sembra che Bonanni sia sull’orlo di una crisi di nervi. Lo sciopero non è irresponsabile ma uno strumento di difesa.
Susanna Camusso, la Repubblica

MAGARI DOMENICA. Ci hanno detto che non era il momento di scioperare, ma io rispondo: se non ora quando?
Susanna Camusso, la Repubblica

CI STA SEMPRE BENE. A Roma, mentre le notizie finanziarie negative si diffondevano tra i lavoratori accaldati, la manifestazione si è chiusa con «Bella Ciao» intonato dal palco.
Antonella Baccaro sullo sciopero della Cgil, Corriere della Sera

IL SOL DELL’AVVENIRE. A Genova, piazza storica dei portuali e dei metalmeccanici, che magari parlano il dialetto ma sanno cantare l’Internazionale in russo, i manifestanti evitano di intonare Fratelli d’Italia. Il messaggio è chiaro come il sole.
Maurea Matteucci, l’Unità

ESCO ANCH’IO, NO TU NO. Ieri tutti i giornali c’erano, compresa l’Unità con uno speciale dedicato alle cento piazze della manifestazione e Liberazione, uscito grazie alla scelta responsabile dei poligrafici Cgil. Tutti tranne il Corriere. Vi sembra giusto? A me no.
Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, accusa la Cgil di avere impedito ieri l’uscita del giornale in edicola

PRESUNTO. Gentile direttore, abbiamo letto con amarezza la nota a sua firma con la quale ha inteso stigmatizzare l’operato della Cgil, e del suo segretario generale, per un presunto atteggiamento discriminatorio contro il Corriere della Sera in occasione dello sciopero generale del 6 settembre.
Parte della lettera inviata dalla Cgil al Corriere della Sera per difendersi dalle accuse di avere impedito ieri l’uscita del giornale

CATTOLICO ECUMENICO. Come cattolico ne ho solo una, ma c’è da invidiare Berlusconi che ha avuto donne in gran quantità. (…) Che piaccia è un’ovvietà. Bisogna solo invidiarlo dal punto di vista della vitalità.
Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma, ai microfoni della Zanzara di Radio 24, citato dall’Unità

ARRENDETEVI, SIETE CIRCONDATI. Quali che siano le sue responsabilità giudiziarie, Penati merita infatti di venire riconosciuto per quello che è: l’espressione coerente di una politica che ha fatto il suo tempo. Il Pd non poteva fare altro che sospenderlo. Ma Bersani sa meglio di chiunque altro che non è una mela marcia.
Gad Lerner, la Repubblica

IN GALERA ANCHE MINGHI E MIETTA. Abbondano i diminutivi, i vezzeggiativi, nelle intercettazioni sempre più nauseabonde che leggiamo: si parla di regalini, noccioline, problemini. I diminutivi sono spesso sospetti, nella lingua italiana: nascondono infamie.
Barbara Spinelli, la Repubblica

CRIPTOLEGHISMO. Nel film (…) i clandestini si disperdono, pagano per raggiungere altri paesi, c’è chi decide di darsi alla violenza. Chi tra loro si salverà? «Quello che decide di tornare in Africa con il suo bambino: là può esserci un futuro, qui, se non cambiamo, non ci sarà né per loro, né per noi».
Ermanno Olmi spiega il suo nuovo film Il villaggio di cartone a Natalia Aspesi, la Repubblica

BEPPE, MIO EROE. Ricordo, nei pressi del giornale, uno di questi galantuomini all’opera. Quando ho fotografato col cellulare il macchinone sopra il simbolo giallo dei disabili s’è messo a gridare: «Lei non ha il diritto! La mia privacy!». Gli ho risposto: «Quello è il Corriere della Sera, e questo è il diritto di cronaca. Se si toglie di lì entro trenta secondi, cancello la foto. Altrimenti diventerà la più cliccata su Corriere.it». Non ci crederete: se n’è andato (imprecando, ovviamente).
Beppe Severgnini, Corriere della Sera

PREMIO CHISSENEFREGA. Sono andato a cena con un commercialista, e ho letto i verbali della signora Marinella.
Adriano Sofri, la Repubblica

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