Oggi Silvio Berlusconi è stato ascoltato in qualità di testimone nel processo a Napoli a Valter Lavitola. Il leader di Forza Italia non poteva avvalersi della facoltà di non rispondere ed è stato interrogato dal presidente del tribunale Giovanna Ceppaluni, alla quale, dopo una serie di quesiti, Berlusconi ha replicato: «Non capisco la necessità di chiedermi queste cose». Da quel momento, è iniziato un botta e risposta in aula sul tema della magistratura.
IL BOTTA E RISPOSTA. La giudice infatti ha replicato al teste illustre: «Non c’è necessità che lei lo capisca». Piccato dalla risposta a sua volta Berlusconi ha ribattuto: «La magistratura è incontrollata, incontrollabile e ha impunità piena». Non soddisfatta, di nuovo Ceppaluni ha preso parola: «Ed è tutelata da un codice penale». Berlusconi avrebbe voluto proseguire: «Sono rispettoso delle istituzioni. Posso solo aggiungere…». Ma è stato interrotto in modo secco: «Lei è un teste e risponde solo alle domande» lo ha richiamato Ceppaluni.
LA VERSIONE DI BERLUSCONI. Nel processo Lavitola è accusato di tentata corruzione ad Impregilo in alcuni appalti pubblici a Panama. Berlusconi ha risposto alle domande spiegando che «Sapevo della costruzione di un ospedale da parte di Impregilo che mi pare molto lodevole e buona. L’ho saputa a una cena ufficiale a Panama. Dissi che potevo mettere a disposizione mobili e arredo. Era, per chi dona come me, una occasione di fortuna». Poi a Berlusconi è stata fatta ascoltare un’intercettazione telefonica del 2 agosto 2011 tra lui e Massimo Ponzellini, allora ad di Impregilo: l’ex premier informava Impregilo che se non fosse stato costruito l’ospedale, il presidente di Panama avrebbe rilasciato una dichiarazione negativa sul gruppo, che ne avrebbe potuto un tracollo in borsa. Berlusconi ha spiegato che era stato contattato da Panama da Lavitola che a sua volta gli aveva chiesto di riferire a Impregilo che se l’ospedale non fosse stato portato a termine, il governo centramericano avrebbe revocato anche i permessi per i cantieri del raddoppio del canale. «ono stato un ambasciatore che non porta pena» ha detto Berlusconi, aggiungendo che «Lavitola era legato molto al presidente Ricardo Martinelli, era considerato un amico di Panama. Non so come sia diventato amico. Aveva una grande capacità di relazione, come ho verificato di persona anche in Brasile. Era anche molto amico di Lula; a un pranzo ufficiale, io ero a sinistra di Lula e accanto a me c’era Lavitola. Lui era il protagonista dell’informazione politica, ottimo giornalista e particolarmente informato su cosa si nascondeva dietro le apparenze della politica. Aveva amicizie con la mia compagine politica, come con Coluzzi, Cicchitto, Frattini e Pomicioli».