Belgio. Le scuole cattoliche delle Fiandre si mettono a insegnare il Corano

Di Leone Grotti
04 Maggio 2016
Il progetto «ambizioso» riguarderà oltre 2.000 istituti. Lo scopo? «Attirare più studenti musulmani, ma anche rafforzare l'identità cristiana» degli istituti

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La segreteria fiamminga per l’insegnamento cattolico, l’organismo ufficiale responsabile delle scuole cattoliche nelle Fiandre, in Belgio, ha deciso di rivoluzionare programmi e strutture per dare più spazio e importanza alle altre religioni, in particolare all’islam.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]«SCUOLE DI DIALOGO». Religioni e filosofie diverse dal cattolicesimo dovranno giocare un ruolo più importante, secondo un modello che si ispira al pluralismo religioso. «È un progetto ambizioso», hanno dichiarato i responsabili dell’insegnamento cattolico al De Morgen, «l’obiettivo è utilizzare il modello delle scuole di dialogo per attirare più studenti musulmani, ma anche per rafforzare l’identità cattolica». Infatti, «vogliamo che le scuole riflettano più attivamente sulla pluralità. Imparando molto dell’altro si può imparare più di se stessi».

SALE PER ISLAMICI. Verrà lasciato dunque più spazio all’islam non solo nei testi scolastici adottati, ma anche negli stabilimenti, dove dovrebbero essere anche aperte sale di preghiera per musulmani, a fianco di quelle per cristiani. L’obiettivo finale è quello di trasformare le strutture cattoliche in «scuole di dialogo. Più di 2.200 istituti vedranno la luce». Sono previsti, su richiesta, anche corsi di Corano.

IL PROBLEMA VELO. Didier Pollefeyt, membro della segreteria, ha sottolineato: «Il punto non è più quello di cercare di convertire i musulmani o persone di altre religioni. Noi non vogliamo mischiare le religioni, ma i musulmani devono godere dei loro diritti». Anche se, precisa infine, «non perderemo di vista la tradizione cristiana». All’insegna del pluralismo, tra le altre cose, verrà anche permesso alle donne di entrare a scuola con il velo, sebbene questo potrebbe creare qualche problema dal momento che nelle Fiandre è vietato.

@LeoneGrotti

Foto Corano tratta da Shutterstock

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17 commenti

  1. Paolo P.

    San Giovanni, l’apostolo prediletto di Gesù, così ci ammonisce:
    “Se qualcuno viene a voi e non porta questa dottrina (di Cristo), non ricevetelo in casa e non salutatelo, poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse” (2 Gv 2,10-11).

    Siamo all’eresia del dialogo interreligioso (in particolare quella dei Focolarini) che porta a rinnegare Dio, uno e trino, Gesù Cristo, Maria, madre di Dio, i martiri e i santi per poter dialogare (a che pro?) con ebrei, protestanti, musulmani, buddisti, animisti, sikh, atei …

    Gesù Cristo … chi era più radicale di Lui?
    “Andate dunque e FATE DISCEPOLI TUTTI I POPOLI, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.” (Matteo, 28,19).
    “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma CHI NON CREDERA’ SARA’ CONDANNATO.” (Marco 16,16),
    “Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera.” (Luca 12,53) “Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.” (Matteo, 10,22). “Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.” (Luca, 9,26). ….

    Proseguendo nel progetto massonico del dialogo interreligioso, si avvererà la profezia di Gesù:

    “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?” (Luca 18,8).

  2. beppe

    le provano tutte. hanno capito che con gli islamici non ci sono altre possibilità che dire sempre si. altrimenti loro si arrabbiano. o chi per loro…la questione del velo è molto curiosa. anche nelle strade del mio paese se ne vedono a centinaia. molti più che in egitto, immagino. è il loro modo per farci capire che loro sono più tosti di noi, che prima di fare una processione per le strade facciamo ore e ore di CONIGLIO PASTORALE. loro ci fanno capire cosa è una IDENTITA’ RELIGIOSA E CULTURALE.

  3. Filippo81

    Secondo me prima o poi ci sarà una dichiarazione congiunta da parte di numerosi Cardinali e Vescovi con la precisazione che per essere buoni cristiani dobbiamo convertirci all’islam.

    1. Sebastiano

      Per adesso gli stanno “aprendo i ponti”. A chi non si sa, visto che quasi nessuno viene identificato (prima) e controllato (dopo).
      Nel frattempo viene accudito, nutrito (e non a pane a e acqua), alloggiato (talvolta, e non raramente, anche in albergo), invitato a fare corsi (che non frequenta perché troppo impegnato a guardare la TV o facebook), invitato a contribuire con piccoli lavori per la comunità (ma non li fa perché non è obbligato mica a lavorare aggratis). E, casomai dovesse andare in depressione, gli viene dato un piccolo argent de poche (2,50 € al giorno, che al mese fanno 75 €) per farsi la ricarica del cellulare.
      Se penso ai cittadini italiani, esodati o disoccupati cronici e recenti, senza nessun ammortizzatore sociale che non sia la solidarietà di parenti e amici, mi viene l’orticaria.
      Quasi quasi ci sarebbe da suggerire a quelli di Alcoa (e di qualche altra decina di aziende che “hanno delocalizzato”) di comprarsi un barcone e di fare rotta verso Lampedusa…

  4. malta

    A scuola si insegna la verità, non il corano

    1. Daniela

      Allora aboliamo le ore di religione e sostituiamole con laboratorio di scienze.

      1. underwater

        Scineze c’è già. L ora IRC sta assieme ad esse proprio a ricordare che la vita non è fatta solo di equazioni.

      2. Toni

        Perché Daniela? Per forza la scuola deve esprimere quello che credi tu? Per forza la laicità deve essere atea? Perché cambi nome (Filomena-Triestina-Valentina, Caterina, Lena, Xyzwk ecc) per dire la stessa boiata?

  5. Sebastiano

    Non mi stupirei se volessero anche organizzare la gita scolastica a La Mecca, con la palandrana (per i maschi) e la tuta da palombaro (per le femmine) pagata dalla curia belga, ovviamente in nome del Dialogo, del Multiculturalismo e dell’Accoglienza (le maiuscole non sono a caso visto che a quanto pare sono la nuova Trinità del mainstream, persino in certe curie nostrane).

  6. Piervise

    E’ difficile comprendere se è una iniziativa che avrà esito positivo oppure negativo.
    I commenti qui sotto parlano di suicidio e di male…
    Se fatta con vero spirito cristiano, in realtà è una iniziativa coraggiosa e che può portare frutti buoni.
    Meglio, che studenti che provengono da famiglie islamiche siano a contatto con cristiani e la religione cristiana, in questo modo imparano a conoscerla e a non demonizzarla,
    piuttosto che vivere solo tra loro su ghetti, oppure nella scuola statale “atea” che non comunica nessun valore.
    Da valutare anche se ci saranno e quante saranno le inscrizioni, comunque ritengo che la famiglia musulmana che accetta di mandare proprio figlio o figlia in un ambiente cattolico, sia comunque una famiglia aperta e non radicale, quindi credo che si consoliderà una apertura ed un rispetto reciproco già presenti.
    Molto spesso si dice che islam moderato non esiste, credo che esistono persone pacifiche e buone anche nate in famiglie islamiche, far si che cristiani e musulmani possano vivere mescolati assieme può arricchire entrambi, ritengo che invece la miscela “islam con ateismo” oppure “islam e la mancanza di qualsiasi valore” sia una miscela pericolosa ed esplosiva.

    1. Ennio

      Piervise, occorre distinguere tra “islam” e “musulmani”. L’islam moderato non esiste, perché esiste un solo Corano, con una chiara dottrina. I musulmani, invece, possono essere “moderati”, anche se in realtà si tratta di musulmani “non osservanti”, in quanto non rispettano tutte le prescrizioni coraniche. Fino a quando, però, non è dato di sapere…

  7. Toni

    Non è sbagliato studiare il Corano in un attica di raffronto serio con la Bibbia e, soprattutto con il Vangelo. Il Cristianesimo non teme il raffronto con niente. Quello da temere che il c.d. “dialogo” ottenuto con la scremature delle divergenze (grandi) per ottenere la pappina insipida e digeribile.

    1. Toni

      ottica*

      1. Toni

        con il cellulare scrivo peggio del solito.

    2. underwater

      Che è quello che temo passi per la testa dei nipotini del card. Danneels.

  8. recarlos79

    un’associazione culturale con lo scopo di rapportarsi tra cittadini di diverse fedi sarebbe stato meglio. sembra proprio che la confusione nei cattolici regni sovrana.

  9. Mappo

    E vai, pure i cattolici fiamminghi hanno deciso di suicidarsi……del resto il male voluto non è mai abbastanza

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