Banco Farmaceutico: «Famiglie povere a rischio, costretti a spesa di 16 euro al mese per la salute»

Di Chiara Rizzo
15 Gennaio 2014
Lanciando la Giornata di raccolta del farmaco, la Fondazione che si occupa di raccogliere e distribuire medicine ai più bisognosi lancia l'allarme: «Il 6 per cento degli italiani non può permettersi cure adeguate»

C’è una fascia della popolazione con un reddito così basso, pari al 6,8 per cento della popolazione, da non potersi permettere la spesa per farmaci e cure: a lanciare l’allarme è il Banco Farmaceutico, che da anni si occupa della raccolta e distribuzione gratuita di medicinali a chi ha bisogno, e che il prossimo 8 febbraio in 3.500 farmacie italiane lancerà la Giornata di raccolta del farmaco.

16 EURO AL MESE. Secondo la Fondazione Banco Farmaceutico, nelle famiglie povere italiane si spendono in media 16,34 euro al mese per la sanità, ovvero il 2 per cento del budget familiare. Un valore molto più basso, pari all’80 per cento in meno, rispetto ai 92,45 euro spesi in media dalle famiglie. Tra le famiglie povere si spendono 12,50 euro per i farmaci sui 16 complessivi.

LEGGI SULLE DONAZIONI DEI FARMACI. Il presidente della Fondazione Banco Farmaceutico, Paolo Gradnik, ha dichiarato che «c’è la volontà di cercare di colmare il gap tra la domanda di farmaci da parte delle famiglie povere e quanto si riesce a raccogliere. Purtroppo dal rapporto è emerso che, nonostante i grandi progressi nella raccolta degli ultimi anni, la “lepre” del bisogno scappa più veloce, ma siamo tutti intenzionati a raggiungerla, a partire proprio dall’appuntamento dell’8 febbraio». Gradnik ha quindi lanciato un appello alle istituzioni: «Una mano potrebbe darla il Parlamento», spiegando che ci sono vari progetti di legge sulla donazione dei farmaci. «Sarebbe di grande aiuto che questi progetti si sbloccassero, perché rendono più facile donare farmaci da parte delle industrie senza peraltro prevedere alcun costo».

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7 commenti

  1. Francesco

    L’ 8 febbraio io ovviamente farò la mia parte, ma perché non far ”donare” anche le RICCHE farmacie e aziende farmaceutiche che ancora una volta si arricchiranno sulla pelle dei più bisognosi e malati?! Mi viene la nausea…

    1. Jack

      Sei sicuro che non sia già previsto?

  2. Francesco

    L’8 febbraio io ovviamente farò la mia parte, ma perché non far ”donare” anche le RICCHE farmacie e aziende farmaceutiche che ancora una volta si arricchiranno sulla pelle dei più bisognosi e malati?! Mi viene la nausea…

  3. Francesco

    L’8 febbraio io ovviamente farò la mia parte, ma perché non far “donare” anche le RICCHE farmacie e aziende farmaceutiche che ancora una volta si arricchiranno sulla pelle dei più bisognosi e malati?! Mi viene la nausea…

  4. Jack

    Sabato 8/2/2014 Banco Farmaceutico organizza, nelle farmacie, raccolta dei farmaci a favore dei poveri e bisognosi!

    GET UP! STAND UP!

  5. Fabio S. P. Iacono

    L’Italia, gestendo passivamente le proprie qualità economiche e culturali, nel semestre di presidenza continentale (dal dicembre 1990) fa da leva a favore della supremazia tedesca. Se la Commissione Europea (proposte di legge)ed il Consiglio d’Europa (essenzialmente temi economici e politica internazionale) dimostrano che il Parlamento europeo è ancora sostanzialmente subalterno ai parlamenti nazionali, la Banca Centrale Europea si rivela sempre più apertamente compromessa con istituti, che per mezzo dell’analisi finanziaria, emettono “declassamenti” di politica economica intorno agli orientamenti dei governi in materia di benessere nazionale.

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