Attori o camerieri? È Hollywood

Di Valenti Duilio
19 Aprile 2001
A Los Angeles tutto si svolge intorno a Hollywood e alla produzione cinematografica

A Los Angeles tutto si svolge intorno a Hollywood e alla produzione cinematografica. Se in questa città c’è un cameriere che non è attore (o viceversa) io, in otto anni, non l’ho mai conosciuto. Gli fa bene alla carriera, dicevano, fingere di essere contenti e servire cibo. Ogni tanto vedo un film e riconosco qualche faccia alla quale gridavo di uscire dalla cucina. Mi fa piacere vedere che qualcuno l’attore l’ha davvero fatto. Nella città degli angeli ho lavorato al ristorante Rex. Qui sono stati filmati dozzine di pellicole, serie televisive e spot pubblicitari, tenuti innumerevoli party hollywoodiani, persino il concerto di ritorno di Nataly Cole dopo una lunga pausa per disintossicazione. Tra i personaggi più singolari ricordo Michael Jackson, che non mangiava e non toccava niente se non con il suo famoso guanto. John Travolta, ad una festa per il film Perfect, ubriaco fradicio, sdraiato su un divano baciandosi appassionatamente con (copritevi gli occhi donne) un altro uomo. Silvester Stallone col suo italiano strampalato chiedeva sempre di mangiare gli «scungilli» e tuttora non so cosa sono. Julia Roberts, ha girato un film al Rex: Pretty Woman. Ma se io dovessi dare un Oscar lo darei sicuramente al mio lavapiatti che chiese al regista sul set della Stangata 2 perché così pochi messicani venivano impiegati dall’industria cinematografica. «Who is this dude?» («Chi è questo fighetto?») gli ha risposto, in folgorante slang surfista.

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