ASSURDITÀ

Silvia e Francesca sono due amiche di Boodegabay (leggi Cusano Milanino, è una lunga storia di pappagalli inseparabili e film di Hitchock) beautifuldipendenti; è frustrante trascorrere serate birraiole tra i loro sproloqui americani, timidamente azzardare un «come va tra Ridge e Brooke?» e vederle strabuzzare: «Cooosa? Ma sei rimasta al paleolitico!», e così per non perdere due amiche decido di perdere la ragione dandomi a “Beautiful”. Innanzitutto dò un grazie sentito a chi ha inventato la telenovela: passa un decennio, ma appena ti reinnesti su una puntata ti senti una gran donna: immagini l’assurdità più assurda del mondo e ti basta una puntata per capire che è successa. È ovvio che Eric, capostipite dei Forrester, nella prima puntata (1987) abbia 50 anni e che al 2004, con una decina di generazioni sottostanti, permanga sulla cinquantina. È ovvio che la storica Brooke, che ormai si è fatta tutto il cast senza distinzioni di età e parentela, si ritiri in un convento che ha i letti a doppia piazza di broccato, telefono in camera e abatjour di cristallo, e lì parli con Gesù: «Caro Gesù, io ho scelto te» (pensa che Ridge sia morto, ma non è morto, e il figlio avuto da Nick non è di Nick ma del morto). Il suo guru spirituale è una strafiga di reverenda madre che ovviamente al posto del velo sfoggia una cascata di boccoli e che principalmente si dedica al kinder garden del convento (?) dove l’ultimogenita di Brooke (tale Hope, l’unica bimba che in due puntate passa dagli otto mesi ai quattro anni di età) pronuncia correttamente la parola “fuso orario”. La puntata si chiude con Nick che recupera madre e figlia con un aereo privato di 500 mq, il che ha fatto incazzare le due amiche, che neanche il loro villino a Boodegabay è così grosso.