Assoluzione Berlusconi, Coppi: «Sentenza oltre le più rosee previsioni»
I giudici della seconda Corte d’Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi perché «il fatto non sussiste» nel processo Ruby, dove l’ex premier era stato condannato in primo grado a 7 anni per concussione e prostituzione minorile. Per il difensore Franco Coppi è «Una sentenza oltre le più rosee previsioni»: «Questo processo non poteva che concludersi con un’assoluzione piena. Se dovessi fare una lezione all’università porterei questo processo come esempio di una condotta che non costituisce reato» ha poi aggiunto.
LE POSSIBILI MOTIVAZIONI. Il legale di Berlusconi con i giornalisti ha ipotizzato anche quale potrebbero essere le motivazioni dell’assoluzioni: in primis, il fatto che Berlusconi non conosceva l’età reale di Ruby e che quest’ultima fosse minorenne. «Era una delle nostre tesi» ha aggiunto Coppi spiegando che dunque per questo non sussisterebbe il reato di prostituzione minorile, mentre immaginare la motivazione dell’assoluzione per la concussione per Coppi «È più semplice. Il fatto è inesistente». Coppi ha quindi aggiunto: «Abbiamo usato i motivi d’appello scritti da Ghedini e Longo a cui va riconosciuto il merito di questa assoluzione».
GHEDINI: «GIUDICI SERENI». Il difensore di Berlusconi in primo grado, Niccolò Ghedini ha commentato la sentenza sottolineando che «Abbiamo trovato dei giudici sereni e questo ci conforta molto. C’è grande, grande soddisfazione per l’accoglimento dei nostri motivi d’appello e delle tesi sostenute dai professori Coppi e Dinacci in udienza». E poi: «Eravamo convinti fin dal’inizio che doveva essere assolto».
I MESSAGGI DI SOLIDARIETA’. Subito dopo la lettura del dispositivo in aula, si sono susseguiti i messaggi di solidarietà e di gioia per l’assoluzione. Mario Mantovani, componente dell’ufficio di presidenza di Forza Italia, sul proprio profilo twitter ha scritto “Una notizia che ci riempie di gioia e che non sorprende chi conosce il Presidente. Ma chi ripagherà lui ed il Paese per le violenze subite?”.
«SENTENZA DA’ GIUSTIZIA ALL’UOMO PRIMA CHE A POLITICO». Parole dello stesso tenore di quelle della deputata Jole Santelli (Fi): «Un’assoluzione che rende giustizia all’uomo prima che al politico. Ci sarà tempo e modo di discutere e commentare i risvolti della vicenda processuale e le sue conseguenze politiche. Oggi c’è sollievo e affetto per Silvio Berlusconi come persona, una persona umanamente straordinaria». Anche il collega Osvaldo Napoli ha esultato: «La Corte d’Appello ha scavato sotto la montagna di fango mediatico costruita in questi anni ed è riuscita a trovare la verità che tutti sapevamo sul presidente Silvio Berlusconi». «Finalmente da Milano arriva una bella notizia» fa eco il senatore forzista Altero Matteoli: «L’assoluzione di Silvio Berlusconi rispetto ad accuse davvero incredibili restituisce serenità al nostro leader e a Forza Italia. Ne beneficierà il clima politico ed il Paese».
«CI SONO GIUDICI ANCHE A MILANO». Per il senatore Augusto Minzolini «Finalmente giustizia. È la dimostrazione che ci sono dei giudici anche a Milano. Resta un problema su cui dovrebbero riflettere tutti in questo Paese: i danni che un processo, che non doveva neppure tenersi, e una condanna di primo grado ingiusta hanno provocato all’uomo e al Paese».
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