Alle Olimpiadi impazza il Viagra, non ditelo a Cecchi Paone

Le Olimpiadi di Londra stanno per cominciare e la lotta al doping affila le armi. Il laboratorio dedicato alle analisi di urine e sangue conta 180 tecnici che lavoreranno 24 ore su 24 divisi in tre turni per svolgere gli oltre 5.000 test previsti per garantire la pulizia degli atleti.

Il secondo in comando è un italiano, il dottor Botré, che è considerato una vera autorità in materia; a lui non sfugge niente: nandrolone, diuretici, Epo, Cera li sniffa lontani un miglio; si accorge anche del Viagra, ma questo non è considerato un farmaco dopante anche se, di fatto, lo è ed è proprio l’aiutino che va per la maggiore in questo momento tra gli atleti di tutti gli sport, compresi i calciatori.

Questo allora spiega tante cose. Ecco perché le veline si mettono con i calciatori! E io che pensavo fosse per i soldi. Ecco perché Cecchi Paone fa festa ogni volta che c’è un raduno della nazionale! E io credevo che fosse per amor di patria.

Gli unici che non possono usare il Viagra sono i nuotatori, con quei costumini così aderenti verrebbero beccati subito, anche senza analisi.

In attesa che la Wada inserisca la pillola blu tra le sostanze vietate possiamo dire con certezza una sola cosa: sarà l’Olimpiade più divertente della storia, soprattutto per gli atleti. Lascio a voi immaginare il clima del villaggio olimpico dopo le dieci di sera.

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