Il prof. Alberto Quadrio Curzio, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano è intervenuto nel programma “Gli spari sopra” per parlare della sconfitta di Zapatero nelle elezioni amministrative appena avvenute in Spagna. L’economista ha duramente criticato il modello politico del premier iberico: in primo luogo Zapatero non si è reso conto della bolla immobiliare che sarebbe scoppiata nel 2008 e ha continuato a rafforare le sue convinzioni, grazie al sostegno dei tanti che in campo internazionale lodavano le azioni del suo governo. In secondo luogo è da rilevare la posizione traballante delle banche locali, fenomeno contrario a quello italiano, fondato su una realtà solida che non ha favorito lo sviluppo di bolle speculative. Infine il professore indica come terzo motivo della Caporetto zapateriana la scarsa tenuta dei conti pubblici spagnoli. Insomma, afferma l’accademico: «Zapatero ha fallito».
L’Italia, fortunatamente, non ha i problemi della Spagna perché non ha scelto di impostare l’economia in una crescita esponenziale determinata esclusivamente sulla bolla immobiliare. La produzione manifatturiera domestica è in surplus se prescindiamo dal settore energetico, mentre quella spagnola è in continuo deficit compensato parzialmente dal turismo. Per quanto riguarda Strauss-Kahn, Quadrio Curzio indica nella posizione del direttore generale una figura centrale dell’economia internazionale. In particolar modo una delle attività più importanti del Fondo Monetario Internazionale è la pagella che periodicamente viene redatta in per tutte le nazioni. Le ultime valutazioni sull’Italia sono confortanti e indicano una buona gestione dei conti pubblici e per il 2011 il nostro paese si candida a ottenere il miglior avanzo primario del G7. L’unico neo riguarda la crescita economica, ancora troppo lenta.