
A Milano tutti in fila per diventare spalatori
Con il primo freddo, l’Amsa chiama a raccolta gli aspiranti spalatori. Sul sito dell’azienda milanese che gestisce i rifiuti e la pulizia della città, è possibile registrarsi e lasciare la propria disponibilità in caso di emergenza neve. La chiamata da parte dell’azienda avviene con poco preavviso, massimo un paio d’ore, in cui viene comunicata l’ora e il luogo del ritrovo per spalare e spargere sale. Il compenso per l’attività lavorativa, di un turno lungo 8 ore, è di 100 euro lord (75 netti), che in caso di attività notturna diventano 120 (90 lordi).
ELENCO. Anche quest’anno è previsto un grandissimo numero di adesioni a questa chiamata. L’anno scorso ben 6735 persone avevano lasciato la loro disponibilità, ma solo una volta ci fu l’emergenza neve. E quella volta si perse molto tempo a trovare gli stessi spalatori, visto che rispose uno ogni sette.
STUDENTI MA NON SOLO. Nell’elenco degli spalatori milanesi ci sono per lo più studenti, con residenza in città – il 60 per cento – ma anche over 50 cassa integrati, disoccupati, piccoli artigiani che sperano di arrotondare il mese, e oltre 300 donne, nonostante sia un turno stancante, al freddo e magari in orari notturni. La maggior parte in elenco è cittadino italiano, ma sono anche molti gli stranieri. 64 egiziani, romeni, peruviani, marocchini, senegalesi, afghani, albanesi, brasiliani.
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