A Milano tutti in fila per diventare spalatori

Di Elisabetta Longo
25 Novembre 2013
Disoccupati, studenti, stranieri. Nell'elenco degli spalatori milanesi c'è un po' di tutto anche quest'anno. Per 75 euro netti

Con il primo freddo, l’Amsa chiama a raccolta gli aspiranti spalatori. Sul sito dell’azienda milanese che gestisce i rifiuti e la pulizia della città, è possibile registrarsi e lasciare la propria disponibilità in caso di emergenza neve. La chiamata da parte dell’azienda avviene con poco preavviso, massimo un paio d’ore, in cui viene comunicata l’ora e il luogo del ritrovo per spalare e spargere sale. Il compenso per l’attività lavorativa, di un turno lungo 8 ore, è di 100 euro lord (75 netti), che in caso di attività notturna diventano 120 (90 lordi).

ELENCO. Anche quest’anno è previsto un grandissimo numero di adesioni a questa chiamata. L’anno scorso ben 6735 persone avevano lasciato la loro disponibilità, ma solo una volta ci fu l’emergenza neve. E quella volta si perse molto tempo a trovare gli stessi spalatori, visto che rispose uno ogni sette.

STUDENTI MA NON SOLO. Nell’elenco degli spalatori milanesi ci sono per lo più studenti, con residenza in città – il 60 per cento – ma anche over 50 cassa integrati, disoccupati, piccoli artigiani che sperano di arrotondare il mese, e oltre 300 donne, nonostante sia un turno stancante, al freddo e magari in orari notturni. La maggior parte in elenco è cittadino italiano, ma sono anche molti gli stranieri. 64 egiziani, romeni, peruviani, marocchini, senegalesi, afghani, albanesi, brasiliani.

 

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