
Vivian Maier, il talento straordinario di una tata con la macchina fotografica
John Maloof vive a Chicago e lavora come agente immobiliare. Ha una passione per la fotografia e un sogno nel cassetto, scrivere un libro sulla storia del quartieri dove vive. Riesce anche a trovare un editore, che però gli chiede almeno duecento fotografie per illustrare il libro. Un buon modo per reperire materiale senza spendere una fortuna sono le aste, vera e propria mania americana, che spesso consentono di fare buoni affari. L’occasione si presenta quando John si reca in una casa d’asta locale, la Rpn, che ha alcune scatole di negativi che a un primo sguardo sembrano fotografie della vecchia Chicago. Ma consultare tutto il materiale prima dell’acquisto non è possibile così John decide di acquistare la scatola per circa quattrocento dollari, sperando di tirarne fuori qualcosa di utile per il suo progetto.
VITA. A un primo sguardo, John e il co-autore del libro non trovano nulla di rilevante e così l’agente immobiliare con velleità da scrittore decide di mettere da parte la scatola. Dopo un po’ di tempo, però, la curiosità di conoscere il contenuto dei negativi viene fuori e così John inizia a stampare alcune fotografie. Non ha molta esperienza e non è un professionista ma quello che gli si para davanti ha dell’incredibile. Sono scatti di strada, centinaia, migliaia di uomini, donne, particolari, scene di vita quotidiana che catturano istanti meravigliosi. Ma chi ha scattato quelle fotografie?
VIVIAN. Maloof comincia a essere ossessionato da queste fotografie, così belle e così perfette e si mette alla caccia di indizi per scoprire chi si celi dietro l’obiettivo. L’autrice è Vivian Maier, di professione tata, scomparsa nel 2009 all’età di 83 anni. Nata da madre francese e padre austriaco, vive a New York per un breve periodo assieme alla madre, prima di tornare in Francia per trascorrervi lunga parte dell’infanzia e dell’adolescenza. Il lavoro di tata la riporta negli Stati Uniti, dove accudisce diverse famiglie. Tutti i soldi che riesce a guadagnare, non molti per la verità, li spende per comprare rullini per la sua macchina Rolleiflex medio formato, con cui nel tempo libero si aggira per Chicago e New York. Il suo genere è quello che oggi definiremmo street photography, riprendere soggetti in situazioni reali. Il talento di Vivian emerge sempre più forte e insieme a questo anche la consapevolezza di avere tra le mani un’immensa fortuna.
FINDING. Oggi la produzione di Vivian è ammirata e studiata in tutto il mondo, numerose sono le mostre organizzate per tributarle quel successo di cui non ha goduto in vita. La sua estrema povertà non le permise nemmeno di sviluppare gran parte dei suoi lavori e la costrinse a disfarsene per pagare i debiti accumulati. Oggi, invece, grazie a John Maloof la sua arte è visibile a tutti e presto la sua storia arriverà nelle sale cinematografiche americane grazie al documentario Finding Vivian Maier, nel corso del quale John incontra le persone che l’hanno conosciuta e il talento straordinario di una donna capace di raccontare l’America del dopoguerra come soli i grandi artisti seppero fare.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!