«Quando c’è un disabile in casa, tutta la famiglia diventa disabile. Si diventa tutt’uno con la malattia del figlio o del genitore, tutta la vita e l’organizzazione del nucleo familiare sono improntate in funzione di quello. Noi dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) cerchiamo di dare un po’ di sollievo a questa condizione, offrendo un aiuto pratico e reale», spiega a tempi.it Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi. Le attività dell’associazione non potrebbero andare avanti senza la generosità delle persone. Per questo, anche quest’anno, è stata organizzata una Giornata nazionale, sabato 5 e domenica 6 marzo, in cui si potrà acquistare un ulivo, a fronte di un piccolo contributo.
DAI TRENI ALLE CASE. «La maggior parte della gente ci conosce come “quelli dei treni pellegrini”. A noi piace essere identificati così, visto che l’attività principale dell’Unitalsi rimane l’accompagnamento di disabili e malati su treni speciali, diretti verso i più grandi santuari. Ma siamo anche altro. Siamo quelli delle case accoglienza per i bambini lungo degenti, quelli del Laboratorio dell’Elfo, per intrattenere i più piccoli con forme e colori, quelli delle case vacanze per disabili, quelli del “Dopo di noi”, un fondo istituito per aiutare i disabili dopo la morte dei genitori».
Non sapere cosa ne sarà del proprio figlio malato è il fattore più angosciante per i padri e le madri che i volontari dell’Unitalsi incontrano: «Cerchiamo di rispondere in parte a questa domanda, con il nostro impegno, anche economico. Per questo sabato 5 e domenica 6 saremo in tremila piazze italiane, per fare conoscere le nostre attività collaterali, oltre a quella nota dei “treni speciali”».
AMBULATORI. Non solo chi ha un disabile in famiglia vive in emergenza sanitaria: «Sono sempre più numerose le persone che devono rinunciare a curarsi. Non si va più dal dentista nemmeno quando è indispensabile, non si acquistano più farmaci, non ci si sottopone a visite mediche nemmeno quando sono in regime pubblico, perché pure il ticket è troppo oneroso. Unitalsi ha istituito vari ambulatori medici, con professionisti che prestano il loro servizio gratuitamente, per chi non può curarsi a spese proprie. Per i medicinali da distribuire, invece, facciamo riferimento al Banco Farmaceutico».
IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA. L’attività di accompagnamento dei malati si è fatta più fitta con l’inaugurazione dell’anno giubilare indetto da Papa Francesco: «Siamo stati convocati dall’arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, molto tempo prima che fosse aperto il Giubileo. Ci stiamo occupando sia delle visite giubilari a Roma che di quelle nelle realtà locali, visto che il Papa ha aperto le Porte sante in molte città italiane. Per un disabile può diventare difficoltoso anche recarsi vicino, in termine di chilometri, e per questo intervengono i nostri volontari».
I pellegrini che arrivano a Roma potranno trovare in via della Conciliazione lo stand dell’Unitalsi: «I volontari prestano aiuto a turno per una settimana, di modo da riuscire a coprire l’intero anno giubilare. Abbiamo anche messo a disposizione un numero verde (800-062026), da chiamare prima di arrivare a Roma, per essere informati delle strutture in cui risiedere, o chiedere aiuto nel caso fosse complicato muoversi». Ma a giugno ci sarà un appuntamento speciale: «Noi tutti aspettiamo con gioia il 12 giugno, una giornata per noi, visto che sarà il “Giubileo dei malati”. In quell’occasione verranno istituiti altri treni speciali, per riuscire a portare quanti più ammalati a ricevere la benedizione di papa Francesco».