Caro Walter benvenuto al Nord

Di Bottarelli Mauro
25 Ottobre 2007

Ora che l’incoronazione a segretario del Partito democratico è avvenuta, Walter Veltroni non intende perdere tempo, anzi, entrerà subito nella fase operativa del progetto. Il 27 ottobre, infatti, il neonato partito terrà la sua costituente a Milano, «come segno di attenzione al Nord». Sarà vero? Ne dubitiamo. Ma siccome bisogna dare a tutti un’occasione, anche il sindaco di Roma merita di essere messo alla prova dei fatti. Ecco alcune priorità del Nord a cui il Pd sarà chiamato a dare risposte convincenti.

Malpensa-Alitalia.
Il geniale piano Prato per arrivare alla cessione della compagnia aerea ha spostato da Malpensa a Fiumicino 18 dei 27 collegamenti intercontinentali e 22 dei 44 su scala continentale. Le destinazioni trasferite non sono certo secondarie, soprattutto quanto a redditività rispetto al coefficente di riempimento dei voli: New York, Miami, San Paolo, Shanghai, Osaka, Toronto, Chicago. Idem per le tratte europee: Ginevra, Lione, Stoccarda, Strasburgo (gli eurodeputati del Nord per andare in Parlamento faranno scalo a Roma?), Zurigo, Valencia. In compenso restano i voli per Bari e Lamezia Terme. Anche i sindacati e la sinistra del Nord stanno alzando la voce contro questo piano, messo in atto unicamente per rendere Alitalia più appetibile per Air France. La domanda per Veltroni è: un veneto che desideri volare negli Stati Uniti o in Canada sceglierà Fiumicino o Parigi? Zurigo e Francoforte già si fregano le mani mentre ai dipendenti della Sea le mani prudono: i loro posti di lavoro sono meno degni di attenzione di quelli dei lavoratori della Magliana?

Immigrazione e sicurezza. Non potendo, per ragioni di spazio, elencare tutti i crimini che si sono consumati al Nord negli ultimi mesi, ci limiteremo a citare i risultati del rapporto Immigrazione e cittadinanza in Europa, condotto dalla Fondazione Nord-Est e dal centro di studi politici LaPolis dell’università di Urbino e presentati dal sociologo Ilvo Diamanti, che di certo non è un Mario Borghezio. Per ciò che riguarda l’Italia la questione sicurezza rappresenta una specificità nel confronto con gli altri paesi europei. Soprattutto nel Nord-Est della Penisola quasi il 44 per cento della popolazione sostiene che gli immigrati rappresentano un problema per l’ordine pubblico. A essere preoccupate dall’immigrazione indiscriminata sono soprattutto le persone oltre i 55 anni, residenti in comuni con meno di 20 mila abitanti, e con scarse relazioni sociali. Da un’indagine di Confcommercio ed Eurisko, inoltre, emerge che il peggioramento delle condizioni di sicurezza è percepito maggiormente al Nord-Est a causa di furti e rapine. Cosa intende fare il Pd per dare risposte serie a questo problema? Terrà la linea finora imposta al governo dall’ultrasinistra (“superamento” della Bossi-Fini, chiusura dei Cpt definiti “lager”, politica delle porte aperte)? La sicurezza resterà un tabù di destra?

Infrastrutture. Le Regioni del Nord hanno sottoscritto a Roma un documento congiunto che chiede al governo di sostenere e finanziare le infrastrutture prioritarie del settentrione d’Italia, perché indispensabili per cittadini e imprese e strategiche per tutto il paese all’interno del sistema europeo. Questi, in sintesi, i punti “irrinunciabili”.
1. Realizzazione della linea ferroviaria di Alta Velocità/Alta Capacità Lione-Torino-Milano-Verona-Padova-Venezia-Trieste-Divaccia-Lubiana-Budapest, e particolarmente delle tratte più critiche dal punto di vista procedurale ed economico-finanziario: traforo del Frejus, Milano-Verona, Verona-Padova, Venezia-Trieste-Divaccia; collegamento Genova-Sempione/Gottardo-Rotterdam, comprensivo del cosiddetto Terzo valico (purtroppo bocciato dall’Unione Europea che ha deciso di non stanziare fondi); opere relative al sistema Gottardo, Sempione, Lötschberg definendo l’interconnessione su Como/Chiasso, la prosecuzione verso Milano e la Gronda ferroviaria merci est-ovest (Seregno-Bergamo).
2. Organizzazione di un sistema aeroportuale-territoriale del Nord fondato principalmente sull’hub di Malpensa e sulla rete degli scali di Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Torino, Genova, Bergamo e Verona, obiettivo da realizzare in primo luogo attraverso il trasferimento presso lo scalo della principale base operativa di Alitalia (così nel documento, ndr) e il completamento delle opere di accessibilità stradale e ferroviaria.
3. Sviluppo della rete autostradale del Nord, attraverso il trasferimento alle Regioni del potere concessorio sulle tratte di prevalente interesse regionale per le opere concesse ma non ancora realizzate e per le nuove concessioni, nonché attraverso la progettazione, l’approvazione e il finanziamento di opere prioritarie ormai non più derogabili quali la Pedemontana del Piemonte, della Lombardia, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, la Orte-Ravenna-Venezia, il Passante di Bologna, la Asti-Cuneo, la Campogalliano-Sassuolo.
Signor Veltroni, sottoscrive l’impegno a sostenere queste richieste del Nord?

Scuola. Il 29 settembre scorso il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Giuseppe Fioroni, ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale 19/2007, approvata dal Consiglio della Lombardia il 27 luglio scorso. La norma riforma il sistema della formazione professionale, e la Lombardia l’ha scritta mettendo d’accordo il centrodestra con l’ala moderata dell’opposizione. Di più, il governatore Roberto Formigoni era riuscito a intercettare il consenso di 19 associazioni datoriali, 5 sindacati, 3 associazioni di dirigenti scolastici, 3 associazioni di genitori, 5 associazioni di scuole private, 6 associazioni professionali degli insegnanti, 3 associazioni dei gestori di centri di formazione professionale e dell’Ufficio scolastico regionale. Unica e significativa eccezione: la Cgil. E cosa farà il Pd? Seguirà la linea di Fioroni puntando a negare alle Regioni una competenza che è la Costituzione ad assegnare a loro, oppure sceglierà la sussidiarietà e tutelerà la libertà di scelta educativa delle famiglie?

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