La rosa dei Tempi

Di Tempi
22 Febbraio 2007

La famosa trasparenza di Fiat
«Senza l’operazione di equity swap oggi non ci sarebbe Fiat». È stato perentorio Luca Cordero di Montezemolo nel difendere i manager della casa automobilistica sospesi e multati dalla Consob, l’autorità della Borsa, per aver fornito una falsa rappresentazione della situazione societaria in merito al convertendo dell’agosto 2005. Falsa al punto di risultare fuorviante per gli investitori. Insomma, per LCdM, Fiat fece bene a ingannare il mercato e a usare le holding Ifil e Exor come scatole cinesi per evitare di essere scalata.
E io pago Siamo felicissimi che Fiat sia ancora al suo posto, che abbia superato Renault come quota di mercato, che Lapo Elkann stia per rientrare nei ranghi e tutto il resto. Rimangono però un paio di nodi irrisolti: il primo riguarda il fatto che in regime di libero mercato se si è scalabili si viene scalati, altrimenti trattasi di protezionismo con l’aggravante delle false informazioni. Secondo, se l’azienda va così bene come mai il 19 febbraio governo e sindacati sono stati “costretti” a concedere alla Fiat la mobilità per altri 2 mila lavoratori?

Cesare Pavese ai “Colloqui Fiorentini”
Dal 22 al 24 febbraio si svolge al Palazzo dei Congressi di Firenze la quarta edizione dei “Colloqui Fiorentini”, organizzati da Diesse-Didattica e innovazione scolastica. A tema Cesare Pavese e la bruciante domanda del suo diario: “Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?”. Interventi di Andrea Caspani, Valerio Capasa, Costantino Esposito, teatro, dibattiti. E soprattutto l’attesissima premiazione dei lavori presentati dalle scolaresche, oggetto di un anno di lavoro.
Fenomenale Nati dalla passione di Gilberto Baroni, preoccupato di comunicare in modo persuasivo ai suoi studenti la bellezza della letteratura, i “Colloqui Fiorentini” si sono in breve affermati come un avvenimento unico nella scuola e nella cultura italiana, per l’intensità della proposta (mai relazioni accademiche ma testimonianze di un corpo a corpo coi testi) e per l’originalità della formula, un concorso che coinvolge studenti e insegnanti per un anno. Il tifo da stadio delle premiazioni è la punta dell’iceberg di un lavoro che lascia il segno.

I diritti del consumatore
Due le notizie sconvolgenti degli ultimi giorni. La prima è accaduta a Monteroni, paesino a pochi chilometri da Lecce, dove alcuni alunni di una scuola superiore hanno messo in rete (sul solito YouTube) un filmato girato con un telefonino dove la supplente di matematica viene smanacciata sul fondoschiena, che peraltro è adornato da un magnifico tanga con diadema dorato. La seconda notizia riguarda una hostess della compagnia australiana Qantas, la quale è stata sorpresa a fare sconcerie nella toilette di un aereo con il noto attore Ralph Fiennes.
Trascurato Ed ecco la parte sconvolgente delle due storie: la supplente perizomata è finita al centro di un procedimento disciplinare, la hostess acrobatica è stata licenziata in tronco. E sulla stampa democratica non è volata manco una mosca. Nessuno ha fatto una piega. Tutti impassibili. Non dico Grillini, ma almeno un Diliberto? Macché, niente. Zero indignati. Boh, sarà perché oggidì è così facile ottenere i diritti che ci spettano. ma non avremmo mai creduto che diventasse un reato fidelizzare il cliente.

Voilà, le larghe intese/1
La manifestazione di Vicenza è stata una meravigliosa rappresentazione della sinistra al governo. C’erano tutti: boy-scout e disobbedienti, il segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano, più baciato di una pornostar al Mi-Sex, i cattolici illuminati e pacifisti, i difensori dei brigatisti con tanto di striscioni (di cui nessuno ha chiesto la rimozione), gli ambientalisti, Dario Fo e Franca Rame, Oliviero Diliberto e Marco Rizzo in versione “fate tutti schifo”. Insomma, il movimento nella sua interezza, come direbbe Vittorio Agnoletto.
Miracolo Immaginatevi che bello sarebbe se una tale idea di movimento, ovvero un’accozzaglia di entità che va dai Ds al centro sociale Gramigna, superasse la fase sperimentale vicentina e diventasse piattaforma su cui lavorare per il futuro. Se infatti politici di livello nazionale possono stare nello stesso corteo in cui si inneggia ai “compagni arrestati” (ma non al bersaglio delle Br, Pietro Ichino) e un indagato per terrorismo afferma al Corriere che chiederà «alla compagna Bocassini di convocarmi», perfino la formula delle larghe intese appare già scavalcata. A sinistra.

Voilà, la Sant’Intesa al telefono/2
Repubblica del 19 febbraio squarcia il velo di omertà del mercato: Marco Tronchetti Provera avrebbe un piano per l’alleanza tra Telecom e Telefonica. Aiuto, i telefoni italiani in mani spagnole? No, fermi tutti. Tronchetti avrebbe anche già pensato a come garantire l’italianità dell’ex Sip. Spiega Repubblica: «Per rassicurare il governo potrebbe essere proposto il 20 per cento di Olimpia» a Intesa-San Paolo. Insomma, «per rassicurare il governo» un bel piano Rovati-bis con Bazoli al posto dello Stato.
Preziosa Repubblica è sempre attenta alle operazioni da salotto buono del capitalismo alle cozze. Il problema è che lo stesso comitato di redazione di Repubblica ha lanciato un attacco senza precedenti all’editore, Carlo De Benedetti, pronto a spendere miliardi in colossali operazioni finanziarie (tipo Alitalia) mentre gli stipendi dei giornalisti sono bloccati da 7 anni. Sembra una metafora di noi italiani: ci portano a spasso con questa storia dell’emergenza continua, dai Dico alle Br all’italianità di Telecom, mentre là fuori fanno i soldi.

La pecora a distanza
Si chiama “Diventa pastore, alleva la tua pecora a distanza”. L’affido della pecora è annuale e comprende:
1) scelta del nome; 2) cinturino in cuoio personalizzato con il nome scelto; 3) invio di un attestato di allevamento a distanza con relativa foto della pecora; 4) un manufatto con la lana della pecora; 5) otto forme di pecorino da 2,5 chilogrammi cadauna. Il contributo è di 390 euro (iva inclusa) e si paga anche a rate semestrali. L’idea è del pastore sardo Emilio Concas, che ha lanciato l’idea su sardiniafarm.com.
Alternativo Guarda le 59 pecore allevate a distanza sulle 100 possedute da Concas. Scopri la loro identità e le loro fattezze in rete. Leggi le poesie in sardo (che le abbiano scritte loro?). Iscriviti alla newsletter. Segui il diario online sui loro spostamenti e bivacchi. Non pensare solo allo sciacallo della Gualdrappa, al cane selvatico peruviano, alla foca monaca del Mediterraneo, al celacanto delle isole Comore, a quell’onanista del panda gigante e a tutti quei sanguisuga di animali in via d’estinzione. Pensa alternativo. Sgranocchia pecorino. Adotta una pecora.

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