Fanfani, la fede e la politica

Di Bobo
29 Giugno 2006
Vincenzo La Russa, Amintore Fanfani, ed. Rubbettino, pagg. 441, euro 20

Non è soltanto la storia di Amintore Fanfani; è uno spaccato di mezzo secolo di storia della cultura e della politica dei cattolici italiani. Ci sono la nascita della scuola economica dell’Università Cattolica negli anni Trenta, il travaso dei suoi “professorini” nella Democrazia Cristiana, il confronto anche serrato fra le diverse anime del partito, il tentativo di costruire una “terza via” che coniugasse le esigenze della libertà economica con quelle della giustizia sociale, il faticoso cammino verso il centrosinistra, le faide fra le correnti diccì, i terribili anni Settanta dalla ferita del referendum alla morte di Moro, fino alla consumazione della Prima Repubblica, poco prima di quella dello statista. Di tutto Amintore Fanfani fu protagonista assoluto.
Vincenzo La Russa ne racconta la parabola con limpida partecipazione. Non ne nasconde i limiti e gli sbandamenti – come il perlomeno ingenuo innamoramento per il corporativismo fascista – ma ne sottolinea la solida fede cattolica. L’onestà personale, il sincero desiderio di dare al paese un governo che favorisse il riscatto sociale delle fasce più deboli della popolazione. Poi, per affermare la propria linea politica, occorre inevitabilmente attraversare le condizioni che la politica pone.

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