
L’indultino
In Parlamento, maggioranza e opposizione hanno approvato “l’indultino”. Questo provvedimento sospende gli ultimi tre anni di pena ai carcerati che non hanno commesso reati gravi e che hanno già scontato un quarto della condanna. Così, circa 5-6mila detenuti (il 10% del totale) torneranno in libertà. Su questo tema le reazioni sono diverse: c’è chi ritiene che questa legge farà perdere ai cittadini sicurezza e fiducia nella giustizia, e chi la considera una grande vittoria di civiltà. Di certo, l’indulto chiesto dal Papa nel suo discorso in Parlamento non vuole essere la soluzione definitiva al problema delle carceri, che esige una riforma globale. è un atto di assoluta novità che introduce nella giustizia la categoria del perdono. L’indulto è un modo nuovo di considerare il colpevole, un segno di clemenza che stimola l’impegno personale di ogni detenuto al recupero, una possibilità di riscatto umano. È invece una follia per chi pensa che l’errore e il reato siano l’ultima parola sulla vita di un uomo. Ma chi è senza peccato scagli la prima pietra…
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