Ds on the Mob, Raboni in Laden

Di Lodovico Festa
11 Luglio 2002
Almeno la Ferilli che era di moda l’anno scorso un po’ di carattere ce l’ha

«Almeno la Ferilli che era di moda l’anno scorso un po’ di carattere ce l’ha, ce la vedrei a vendere formaggi in un bel mercato rionale», scrive Patrizia Valduga su Repubblica. La poetessa Valduga si tiene per assai raffinata ma associare così sbrigativamente la Sabrina Ferilli a dei prodotti caseari è più da film con Alvaro Vitali che da circolo intellettuale. *** «Ci sono un Ulivo dal basso, un centrosinistra dal basso, una sinistra dal basso», scrive Pietro Folena. Non c’è bassezza che Folena si perda. *** «La disgregazione of the mob (della mafia americana) è destinata a continuare perché non hanno la leadership di cui avrebbero bisogno per continuare», dice al Financial Times Joseph Coffey, il poliziotto oggi in pensione che arrestò John Gotti. The mob un po’ come i Ds. *** «All’epoca non ero immorale ma amorale», dice George Soros a Venerdì. A noi fa paura anche oggi nonostante sia diventato moralista. *** «Fino a che qualcuno (chi?) non tira fuori le lettere, le manda a un giornale e non al magistrato, glissa sul nome di Cofferati, quasi volesse dare ad intendere che non c’è strumentalizzazione ai danni del leader della Cgil», scrive Alessandro Curzi a Liberazione. Liberazione è il quotidiano di Rifondazione, organizzazione che elegge consigliere comunale a Bologna “chi”, “ha tirato fuori”, “ha inviato” e “ha glissato” (ma non è “nominato” da Curzi). *** «Sia chiaro che noi non siamo affatto contrari a rivisitare lo Statuto dei lavoratori», dice Antonio Di Pietro al Corriere della Sera. Una persona normale avrebbe detto “riformare”, “rivedere” o termini analoghi. Verbi scipiti che non hanno la forza evocativa di “manette”, “perquisizioni”, “avvisi di garanzia” che ha la parola “rivisitare”. *** «Quel che interessa loro è combattere contro il mondo del privilegio e dell’arroganza», dice Giovanni Raboni sul Corriere della Sera. Si riferisce a quell’umile poveraccio di Osama bin Laden. *** «Se debbo esprimere la mia opinione questa misteriosa fonte manda un cattivissimo odore», scrive Eugenio Scalfari su Venerdì. Si riferisce alle e-mail di Marco Biagi saltate fuori recentemente. Se dobbiamo esprimere la nostra opinione ci pare che il Fondatore ce l’abbia con Ezio Mauro. *** «Non esistono leggi comparabili perché non abbiamo fattispecie comparabili», dice Giovanni Sartori a Repubblica. Spiega che in Europa non c’è nessuna legge sul conflitto d’interessi analoga a quella che vorrebbe lui e confessa che la sua legge ideale è pensata ad personam contro Silvio Berlusconi (la famosa fattispecie). *** «Da un punto di vista prettamente politico avremmo preferito che Scajola restasse al suo posto», dice Alessandro Cè alla Padania. Tipico esempio di politica pret à portér. *** «Ci sono fatti, a cominciare dal documento di sostegno alla Cgil bocciato con un errore politico dalla direzione Ds, che restano lì», dice Giovanna Melandri all’Unità. I fatti restano lì. Le fatte, invece, sempre in giro. Un giorno a Roma, uno in Maremma, uno nelle Eolie.

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