In Regione Lombardia è nato l’Intergruppo per la vita e l’economia sociale, un progetto di lavoro pensato per aiutare le parti politiche ad andare oltre gli schieramenti. L’idea nasce da Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio Regionale, insieme ai consiglieri regionali Mauro Parolini (Ncd), Stefano Bruno Galli (Maroni Presidente), Massimiliano Romeo e Silvana Santisi (Lega Nord), Fabio Pizzul, Mario Barboni e Gianantonio Girelli (Pd).
VISIONI COMUNI. Lo scopo, spiega a tempi.it Cattaneo, è quello di creare un luogo il più aperto possibile: «Non un recinto dove si trovino solo persone dalle stesse visioni politiche, ma anzi si potesse ambiente in cui, attraverso il dialogo, si trovino soluzioni per le politiche sulla famiglia e molto altro. L’abbiamo chiamato “Intergruppo per la vita e l’economia sociale” proprio per questo, per interessarci un ambito ampio di tematiche». Un’idea condivisa anche da Fabio Pizzul che dice a tempi.it: «Volevamo creare un gruppo per ragionare su tematiche famigliari e sociali, ma che fosse pre-partitico e pre-politico, insomma, superpartes. D’altronde, queste sono tematiche che riguardano tutti, indipendentemente dalla bandiera che si porta. È interessante avere un dibattito su questo, a prescindere dalle legittime posizioni differenti».
PROSSIMI LAVORI. L’intergruppo si riunirà per la prima volta la prossima settimana, subito dopo la visita dell’arcivescovo Angelo Scola in Consiglio regionale (4 febbraio, “Un nuovo umanesimo: il futuro della Lombardia”). Il nucleo iniziale dei consiglieri è destinato ad aumentare, perché già altri hanno manifestato il desiderio di partecipare. Spiega Cattaneo: «Cominceremo discutendo della Legge 23 della Regione Lombardia, sui contributi a sostegno della famiglia».
DIFESA DELLA FAMIGLIA. La presentazione dell’Intergruppo è avvenuta lunedì 27 gennaio, durante il convegno “La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”, cui è stato invitato Francesco Belletti, presidente del Forum delle Famiglie. Proprio Belletti ha auspicato che la legge 23 torni alla formula originaria, perché attualmente sembra un po’ annacquata. «Il M5S – spiega Cattaneo – ha presentato un ricorso sul buono scuola, ritenendolo illegittimo. Con l’Intergruppo vogliamo difenderlo. È questo il nostro scopo, difendere quanto fatto in questi anni, per esempio con il Fondo Nasko, il Fondo Cresco e molto altro. Cercheremo nuovi sistemi per aiutare le famiglie, ad esempio con convenzioni sui trasporti, con una politica tariffaria su misura. Il nostro intento è rendere la regione ancora di più family friendly».