
Mòderati, avrai fegato e Eutanasia o morfina?
TERAPIA: Mòderati, avrai fegato
I forti bevitori sono maggiormente esposti al rischio di malattie epatiche, dalla semplice statosi alla ben più temibile cirrosi. Gli eccessi di alcool e di superalcolici “avvelenano” il fegato, specialmente se si beve a stomaco vuoto perché l’assorbimento è più rapido. Le donne sono più sensibili a tali danni per la minore massa corporea e per il diverso metabolismo dell’etanolo. Altri fattori come l’età, la contemporanea assunzione di farmaci e il tipo di lavoro contribuiscono ad aumentare la suscettibilità del fegato al danno alcolico. Come uscire da questa dipendenza? O rivolgendosi ai centri specializzati o facendo riferimento agli Alcolisti Anonimi. Perché l’unica vera terapia oggi conosciuta per la prevenzione e cura delle epatopatie è la limitazione del consumo degli alcolici.
PALLOTTOLA: Eutanasia o morfina?
Il dibattito sull’eutanasia riempie le pagine di molti quotidiani nazionali. Laici che non gradiscono soffrire di qua, cattolici presunti “masochisti” di là. Un dibattito ideologico che non tiene conto di una semplice realtà: qualsiasi medico, laico o cattolico che sia, sa bene che alleviare le sofferenze è parte integrante della sua professione e che ciò avviene già quotidianamente (con i pazienti che lo necessitano) tramite la morfina. Se poi olandesi e filo-olandesi desiderano togliersi (e togliere) la vita a loro piacimento, questo è un altro discorso. Un conto è “morire bene” o “con dignità” (terapia del dolore), un conto è ammazzarsi vicendevolmente (eutanasia).
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