Lettera dalla moglie d un arbitro(?)

Di Tempi
21 Giugno 2000
Sulla fecondazione eterologa...

Caro Direttore, Sono la moglie di un arbitro di seria A di cui vorrei mantenere l’anonimato.

Scrivo questa letterea perchè mi trovo in una drammatica situazione che mi accingo a descrivere.

Dopo molti anni di matrimonio non avevamo ancora bambini. Decidemmo di attuare la fecondazione in vitro omologa, ma siccome il problema di fertilità era di mio marito la cosa non funzionò.

A quel punto non ci restava che tentare con l’eterologa, che fortunatamente era legittimata anche in italia grazie alla grande battaglia in campo etico fatta dai DS e in particolare dal segretario Walter Veltroni.

Ma le cose non andarono come previsto: dovete sapere che io detesto gli ospedali e mi trovo a disagio nel subire un qualsiasi intervento medico. Quindi sarà per lo stress, o per qualche altra strana ragione, ma anche l’eterologa non funzionò.

Allora il medico mi consigliò un metodo ‘tranquillamente diffuso in italia e perfettamente legittimo in tutta Europa: dalla liberale inghilterra alla cattolicissima Spagna’. E’ il metodo naturale di concepimento eterologo, che consiste semplicemente nell’andare a letto con il donatore! Proponemmo la cosa al giardiniere della nostra villetta: lui accettò onorato.

E’ una mia scelta libera e Veltroni dice che ‘tutte le posizioni hanno eguale diritto a sentirsi garantite e tutelate, almeno fino a quando non invadono la sfera delle libertà altrui’. E io non sto facendo del male a nessuno, neanche a mio marito (in fondo, anche lui desidera tanto un figlio!). E poi, anche se fosse contrario, lo farei lo stesso, se no i diritti della donna all’autodeterminazione conquistati a fatica dove andrebbero a finire?! Alla fine, il figlio è nato! E’ sano e bello e siamo tutti felici. Purtroppo non assomiglia molto al papà….

In effetti ultimamente quando mio marito presta il suo servizio allo stadio la tifoseria insistentemente continua a lanciare quell’antiquato slogan ‘Arbitro Cornuto!’ Decisamente fastidioso e fuori luogo.

Colgo pertanto l’occasione per invitare il parlamento a fare una legge per bloccare queste incresciose esternazioni, che umiliano la mia sensibilità, quella del mio consorte e anche quella del mio giardiniere (che continuo ad incontrare, però non ditelo a mio marito!) Dopo tutto quello che ho fatto è perfettamente legale ed accettato e lo stato deve tutelare la libertà di coscienza e di scelta in questioni così delicate.

Grazie.

Poiché questo gustoso divertissement ci è giunto in redazione anonimo, lasciamo ai lettori congetturare se sia la fantasia o la realtà più avanti della politica. In effetti dopo la premeditata sortita dei Ds in Senato (forse pure concordata con l’ arlecchino Ppi – per dare a Castagnetti l’agio di smarcarsi, attaccare il solito Berlusconi e minacciare uscite dal governo, parte che va recitando dal ’96 di volta in volta su scuola, bioetica, droga,procreazione eccetera e sono sempre nella stessa compagnia cantante) oltre alle mamme-nonne” ,la fecondazione eterologa potrebbe legittimamente prevedere casi di fecondazione, come quello esposto in lettera, diciamo così, “assistita”.

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