Baerke Van Der Meij ha firmato un contratto di suo pugno perché la società di calcio olandese VVV-Venlo lo considera un calciatore «con un buon destro naturale con un’ottima tecnica, perseverante e, cosa assi importante, possiede i geni del football ereditati dal nonno». La cosa sarebbe normale se si parlasse di un ragazzo. Ma Van Der Meij ha appena 18 mesi.
Un anno e mezzo e sembra davvero una promessa, con un Dna segnato dal gene calcistico del nonno. In un video caricato su Youtube dal padre, Baerke calcia con classe e ripetutamente un pallone e fa centro in una cesta, posta davanti al lui e alta circa un metro, senza sbagliare un tiro. La postura e la concentrazione da calciatore adulto impressiona realmente. Ma ovviamente il contratto calcistico, che durerà dici anni con la possibilità di essere rinnovato, è simbolico e senza «un ruolo preferito».
Il piccolo lo ha firmato con uno scarabbocchio dopo un allenamento con un centrocampista della squadra. Una idea buffa quella dei suoi genitori, che ha fatto sorridere milioni di visitatori del video. Una trovata divertente quella di far firmare contratti all’enfant prodige, sempre che di un episodio si tratti. Sperando che il piccolo continui a calciare palloni anche fra gli amici dell’asilo, si sa mai che faccia da mentore coltivando la rosa futura della VVV-Venlo.