Il sottosegretario agli Esteri sudanese Abdullahi Alzareg aveva assicurato alla Bbc che Meriam Ibrahim sarebbe stata libera tra pochi giorni. Ma poi il ministro degli Esteri dello Stato africano ha sconfessato le parole del componente del suo esecutivo. D’altronde, già il legale della donna sudanese condannata a morte per la sua fede aveva spiegato ad Avvenire di non avere ricevuto, né lui né il marito, alcuna comunicazione dal governo.
Quindi Meriam continua a rimanere in carcere assieme ai figli: la piccola Maya, partorita qualche giorno fa, e Martin, il bimbo che non ha ancora due anni.