La cristiana sudanese condannata a morte per apostasia e poi liberata, ha raccontato a Fox news la sua storia: «Se ho avuto paura di morire? La fede è vita. Se non ce l’hai, non sei vivo. Ci sono molte altre Meriam nel mondo».
Intervista a Willy Fautré, direttore di Human Rights Without Frontiers, che sta spingendo il Parlamento europeo a premiare la cristiana sudanese: «In pochi avrebbero avuto il suo coraggio»
Mentre il gruppo Human Rights Without Frontiers chiede per la donna il prestigioso premio, il padre chiede ai giudici sudanesi di annullare il matrimonio di Meriam con il cristiano Daniel Wani
I cristiani sono stati avvisati il 29 giugno della demolizione avvenuta il 30. «Volevano anche picchiarci o lanciare contro di noi i lacrimogeni», raccontano i fedeli increduli che ora «pregano nei tendoni»
La donna ha aggiunto alla Bbc dopo essere stata liberata dal commissariato di Khartoum: «Non ho ancora avuto la possibilità di vedere la mia famiglia da quando sono uscita di prigione»
Secondo la presidente di Italians for Darfur, Antonella Napoli, la donna «è stata trasferita in un luogo sicuro dai stessi servizi segreti in attesa dei documenti di viaggio»
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