
Cina: 30 chilometri al giorno a piedi per portare a scuola il figlio disabile in spalla. Storia di Yu Xukang
Quasi 30 chilometri a piedi, tra andata e ritorno. È l’esercizio giornaliero di Yu Xukang, padre 40enne che abita nel villaggio di Fengyi (contea di Yibin, Sichuan), per portare a scuola il figlio disabile Xiao Qiang, 12 anni.
1600 CHILOMETRI. Yu si alza alle cinque del mattino, prepara la colazione, ripone il figlio con problemi a braccia e gambe in un canestro di vimini e parte verso la scuola, dove lo lascia per le lezioni. Poi torna a casa, va al lavoro e ritorna a scuola a prendere il figlio.
Nove anni fa Yu si è separato dalla moglie e ora cresce il bimbo da solo, come riportato dal Western China Metropolis Daily e da Ecns. Da settembre a oggi, è il calcolo fatto da Yu, ha già percorso circa 1.600 chilometri.
«NESSUNA SCUOLA L’HA ACCETTATO». «So che mio figlio è disabile fisicamente ma non mentalmente – racconta Yu – Purtroppo non ho trovato nessuna scuola che lo accettasse con i suoi problemi. L’unica è la scuola elementare Fengxi, che però dista cinque miglia», racconta Yu. Nei villaggi rurali cinesi non esistono servizi come il trasporto pubblico e siccome Xiao Qiang non è in grado di fare la strada da solo, il padre se lo carica in spalla tutti i giorni.
Ma Yu è fiero di suo figlio: «Sono orgoglioso del fatto che mio figlio è già il primo della classe e so che raggiungerà grandi obiettivi. Il mio sogno è che possa andare al college».
ABOLIRE E CONSOLIDARE. In Cina le piccole scuole rurali rappresentano il 95 per cento del totale e sono spesso male equipaggiate. Nel 2001 il governo comunista cinese ha dato il via al piano “abolire e consolidare”, con l’obiettivo di tagliare i costi e migliorare la qualità dell’educazione allocando le risorse in modo più oculato. La conseguenza di questa politica, però, è stata la chiusura di 230 mila scuole in dieci anni.
Nel 2010 il programma è stato bloccato perché inefficace, ma migliaia di famiglie rurali cinesi ora si ritrovano senza una scuola dove mandare i propri figli oppure sono costretti a spendere più di quanto possono permettersi per farli andare lontano dal villaggio di residenza.
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7 commenti
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“Era necessario che l’eroico diventasse quotidiano e il quotidiano diventasse eroico.” G.P.II
Ovviamente nel mio commento volevo dire Padre. Maledetto correttore automatico,
Che er correttore te cambia padre in prada..
O è segno dei tempi o sei na malata de shoppingg.. eh eh eh
Prada da elogiare in maniera assoluta. Però facciamo i conti bene: 1 miglio terrestre = circa 1,5 chilometri, quindi 5 miglia = circa 7,5 chilometri. Se no ci facciamo ridere dietro dai polli.
1 miglio è 1600 metri.
18 miglia = 28.800 metri arrotondiamo a 29km come tempi ( 29:4 = 7,25km 7,25 x 4= 29 km)
tempi scrive che percorre 18 miglia a piedi (18:4 =4.5 che equivalgono a 7200 metri ricordandoci dell’arrotondamento a 29 km, cioè 50 metri in più ogni viaggio viene fuori 7,25 km)
Cara francesca non è tempi ad essere in errore ma tu 🙂
Grande padre,grande uomo, grande eroe 😀
Ecco un uomo che andrebbe elogiato. Già è una vergogna che abbia faticato tanto a trovare una scuola.
Allora è vero che il mondo è molto più disposto verso il gender e poco verso i problemi fisici/mentali.