
«Zichichi? Parlava sempre di raggi cosmici». Ma a Cirò gli propongono un nuovo assessorato
Dopo aver sollevato Franco Battiato dal suo ruolo di assessore, Rosario Crocetta racconta che «non ci ho dormito la notte. Un provvedimento doloroso. È un dramma revocare la fiducia ad un amicoche ti ha fatto sognare per una vita, come Franco…». Già che c’era dopo la nottata insonne, Crocetta ha licenziato anche l’assessore alla Cultura, il fisico 83enne Antonio Zichichi, perché era «troppo assente. Sempre a parlare di raggi cosmici. Telefonava dalla Svizzera. Si accumulavano le pratiche. È dovuto partire il capo di gabinetto per andare a Ginevra e fargli firmare a casa sua i documenti più urgenti». Le malelingue siciliane (numerose come al solito) dicono che in realtà Zichichi è stato “fatto fuori” perché scomodo per la vicenda Muos. Dal canto suo, Zichichi ha allegramente rincarato la dose sulle pagine del Corriere della Sera di oggi: «Io a Ginevra? Effettivamente è accaduto una volta, ma io a Palermo ci vivo e ci lavoro. Io qui a Ginevra sono impegnato nella ricerca del supermondo. Lo cerco da dieci anni. E poi l’universo subnucleare…». E ancora, sui grillini: «Abbiamo paura di antenne che non sono affatto dannose».
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«ZICHICHI VENGA DA NOI». La notizia del licenziamento dello scienziato era ancora fresca che da Cirò Marina (Crotone) è arrivata una nuova offerta di lavoro per Zichichi. Il sindaco, Mario Caruso, gli ha proposto un assessorato speciale ed esterno (così può stare anche a Ginevra) per la promozione di Cirò nel mondo: «Riteniamo di invitare Zichichi a prendere in considerazione il nostro auspicio e la nostra speranza. – ha fatto sapere Caruso –. Il contributo di idee e suggerimenti, di passione e di attenzione offerto gratuitamente da Zichichi alla causa internazionale di Aloysius Lilius ed alle attese di Cirò e della Calabria, nel complesso percorso di riappropriazione della propria storia e di recupero di una importantissima pagina della storia universale, quale quella della riforma del Calendario Gregoriano, rappresenta per noi un debito da saldare con questa grande e stimata personalità del mondo scientifico».
Aloysius Lilius (o Luigi Lilio), nativo di Cirò, è stato un medico, astronomo e matematico italiano che nel ‘500 ha riformato il Calendario gregoriano. In pratica è colui che ha studiato il sistema (fissare l’equinozio di primavera al 21 marzo) che ha permesso ai cattolici di festeggiare la Pasqua, e di conseguenza tutte le altre feste religiose, contemporaneamente in tutto il mondo, eliminando dieci giorni dal calendario precedente (giuliano). Zichichi si è particorlamente adoperato nei festeggiamenti del cinquecentenario della nascita di Lilio a Cirò, con una conferenza a lui dedicata. E oggi la terra calabra gli è ancora grata: d’altra parte nessuno è profeta in patria, nemmeno Zichichi nella sua Sicilia.
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