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Casca il mondo

Viso splendente, cervello marcio (e pecore artiste)

Di Annalisa Teggi
16 Dicembre 2024
Il “glow up” che fa brillare le star fino a renderle irriconoscibili (vedi Donatella Versace). Il “brain rot” delle nostre menti nutrite di contenuti da discarica. Dove perfino un animale può diventare “pittore”
Fotomontaggio di Tempi con Donatella Versace e la pecora Baanksy

I bilanci di fine anno giungono a un bivio in cui corpo e mente prendono strade opposte. Dopo la recente, e stupefacente, comparsa pubblica di Donatella Versace, il mondo del beauty ha lanciato “glow up” come parola del 2024. La stilista ha esibito un viso luminoso e ringiovanito, quasi non riconoscibile. Questa è la via dell’estetica: entriamo nell’“era dell’impercettibile” che promette grande splendore attraverso protocolli minimamente invasivi e dal risultato estremamente naturale. E cosa c’è sotto questa pelle che sprizza luce da tutti i pori?

Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Donatella Versace (@donatella_versace)

L’Università di Oxford punta lo sguardo in una direzione meno glamour. La locuzione scelta come parola del 2024 dall’ateneo inglese è “brain rot”, tradotto: marciume cerebrale. Frequentiamo discariche, ci viene data in pasto quotidianamente una conoscenza fatta di contenuti che dal banale sprofondano nel putrido. Non è ci...

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