
«Vidi un bimbo abortito il cui cuore batteva». Settimo video sulla Planned Parenthood

È struggente, oltre che terribile, il settimo video “undercover” pubblicato dal Center for medical progress (Cmp), che svela la compravendita di organi e tessuti di bambini abortiti, oltre alle atrocità commesse all’interno delle cliniche abortive americane. Nell’ultimo filmato pubblicato dal Cmp, Holly O’Donnell, l’ex flebotomista di StemExpress, società californiana che fa da intermediario tra Planned Parenthood e vari centri di ricerca, aveva confessato, smentendo quanto sostenuto dalla difesa del colosso abortivo, che le madri erano all’oscuro della vendita degli organi dei loro figli. Ma in questo nuovo video O’Donnell conferma l’illegalità delle procedure con cui all’interno delle cliniche si praticano aborti a stadio gestazionale avanzato persino amputando gli organi di bambini ancora vitali.
IL CUORE STA BATTENDO. Il racconto di O’Donnell si svolge così: «Vuoi vedere una cosa fantastica?», domanda alla donna Jessica, una sua collega presso la clinica abortiva di San Jose. A quel punto all’ex flebotomista viene mostrato un bambino quasi completamente formato: «Aveva il volto, ma era praticamente del tutto lacerato». La sua collega prende quindi lo strumento con cui si strappano gli organi fetali, poggiandolo sul cuore del bambino: «Sto guardando questo feto e il suo cuore sta battendo!», esclama O’Donnell incredula. Ma Jessica le spiega che così «possiamo ottenere molto da questo feto». E le ordina di rimuovere anche il cervello: «Non posso nemmeno descrivere cosa si provi – racconta l’ex flebotomista – ma fu quello il momento in cui capii che non potevo più lavorare per quella compagnia… anche se ciò avesse curato qualche malattia».
Alla fine del video compaiono le foto di bambini abortiti perfettamente formati, mentre la voce di O’Donnell ricorda che spesso, dopo l’operazione, guardando i corpicini esanimi fra le sue mani, rifletteva sul loro futuro così: «Questo avrebbe potuto essere il prossimo presidente (…), chissà se a tre anni le sarebbe piaciuto colorare». E dopo quei pensieri nasceva il senso di colpa che le permise di abbandonare il lavoro e confessare tutto: «È uno spreco di vita ed è così triste che per così tante persone sia solo un errore».
«ORGANIZZAZIONE CRIMINALE». David Daleiden, autore dell’inchiesta, ha commentato: «Il video pubblicato oggi contiene ammissioni strazianti sull’assoluta barbarie delle pratiche abortive e la vendita di organi» ed è evidente che «la Planned Parenthood è un’organizzazione criminale dai vertici fino alla base». Infine, Daleiden ha sottolineato di nuovo la censura mediatica in atto e la complicità del governo federale.
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20 commenti
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“Paragonare aborto e infanticidio mi sembra squallido, fuori luogo ed ingiusto, non si tratta della stessa cosa.”
Ma questo ha mai visto un’ecografia o pensa che i bambini siano portati dalle cicogne?!?!
Signori, queste pratiche da dr.Mengele avvengono negli USA, con piena legittimazione e appoggi governativi. Non aggiungo altro.
Sull’infibulazione grazie Emanuele non lo sapevo. Mi scuso per l’errore.
Ma pensa alla legge anti-gay in Uganda e poi dimmi se fra leggi tribali dell’africa e cristianesimo non c’è mai stato alcun collegamneto ; perché il clamore mediatico che ha suscitato l’introduzione della pena di morte per gli omosessuali mi ha permesso di conoscere la verità su certe sette americane di fanatici religiosi che vorrebbero vivere secondo i dettami dell’antico testamento. Lo so che non c’entra molto, ma mi piacerebbe conoscere una tua opinione in merito.
Paragonare aborto e infanticidio mi sembra squallido, fuori luogo ed ingiusto, non si tratta della stessa cosa. Non si può pensare che il feto abbia lo stesso valore di un essere umano formatosi. Un essere umano è per definizio un individuo che si è formato, che ”viene ad essere” in modo autonomo ed indipendente rispetto all’individuo che lo porta in grembo ; finché si trova nel grembo materno l’individuo non esiste nella sua autonomia, ma nella sua dipendenza rispetto al corpo femminile, quindi non è un individuo. La donna ha libertà di decidere rispetto al proprio corpo.
Chiaramente la scelta migliore per una donna è non abortire e far nascere il figlio, poi magari , in caso non sia in grado di accudirlo, darlo in adozione a qualche famiglia disposta a crescerlo ; ma ci sono anche delle condizioni in cui questo non è minimamente concepibile, in cui la gravidanza indesiderata, conseguente ad una violenza sessuale, rappresenta per la donna una forma di suicidio psichico, un’ulteriore sottomissione ad una violenza perpetuata sul suo corpo (prima dall’uomo e poi dal medico che decide di fare obiezione di coscienza).
O forse volete paragonare una donna che decide di abortire ad Anna Maria Franzoni? Perché in questo caso non fareste che confermarmi quanto avete torto.
Tutti siamo per la ”vita”. Non esiste una cultura della morte. Non esiste persona, che non sia psicopatica, che desideri la morte di un individuo, e di fatti l’infaticidio è e continuerà ad essere un reato in Italia, ma stiamo attenti a non confonderlo con l’aborto, che invece è un diritto della donna di gestire il proprio corpo.
Non ci siamo proprio con questo atteggiamento: invece di cercare di insinuare legami tra la Chiesa e cose con cui non c’entra niente (quali la legge proposta per la pena di morte agli omosessuali in Uganda, a cui si oppose proprio la Conferenza Episcopale locale, o l’infibulazione, pratica di matrice pagana e non cristiana, per poi gettarla nella caciara delle sette protestanti americane, che nulla hanno a che vedere, nella loro eresia, con la Santa Dottrina ed i cattolici), rispondi solo nel merito dell’articolo e non cercare scappatoie per accusare ingiustamente coloro che non la pensano come te.
A questo proposito, sì, l’aborto è un omicidio: omicidio come quello commesso proprio da elementi che hanno ucciso i propri bambini. Basta vedere questi video su Planned Parenthood, e smetterla di abbracciare un’ideologia che vede nella legge del più forte (nascosta come “diritto all’autodeterminazione”, panzana colossale dato che in ogni società non esiste l’autodeterminazione assoluta bensì è limitata dalle leggi), per rendersi conto che non basta essere autonomi (qualsiasi cosa voglia dire) per essere persone. Anche una persona invalida, che necessita di assistenza, non è autonoma; e quindi? E’ lecito ucciderla? La risposta è no, come no è la risposta da dare in tutti quei casi in cui lo Stato decide chi vive o chi muore; questo perché si tratta di una vera e propria cultura della morte, per cui il soggetto forte (l’adulto sano) ha diritto sul soggetto debole (il bambino non ha ancora nato, il neonato, il malato). Ciò è una perversione del rapporto tra le persone e tra il rapporto più unico possibile: quello tra una madre ed il suo bambino.
1. Davvero stai parlando dei gay?
2. “finché si trova nel grembo materno l’individuo non esiste nella sua autonomia, ma nella sua dipendenza rispetto al corpo femminile, quindi non è un individuo”.
Ah, giusto. Infatti, un qualunque neonato (magari anche tu, per esempio), non appena uscito dal ventre materno si può considerare perfettamente autonomo e in grado di autogestirsi.
3. “non esiste una cultura della morte”. E’ vero, infatti aborto ed eutanasia sono prodotti della fantasia dei cattolici più estremisti e inca**ati
4. La smettiamo di utilizzare lo stupro per giustificare l’aborto tout court?
5. Hai scritto due A4 di commenti e non sei riuscito nemmeno una volta a fare un riferimento al video in questione
“Non si può pensare che il feto abbia lo stesso valore di un essere umano formatosi. Un essere umano è per definizio un individuo che si è formato, che ”viene ad essere” in modo autonomo ed indipendente rispetto all’individuo che lo porta in grembo ; finché si trova nel grembo materno l’individuo non esiste nella sua autonomia, ma nella sua dipendenza rispetto al corpo femminile, quindi non è un individuo.”
Bene, ora ci spieghi per benino che differenza corre tra sopprimere quello che tu chiami feto e sopprimere un nascituro a un mese dalla nascita.
Dopodiché discuteremo davvero su cosa sia squallido e cosa non lo sia.
E vedi bene di non scantonare.
E ti pareva, quando c’è qualche domanda scomoda si squagliano come neve al sole….
Ho un dispiacere secondario, assolutamente imparagonabile al primo – che non occorre specificare, ed è il fatto che non se ne sente tanto parlare in giro. Speriamo se ne parli almeno in America!
Redazione, per cortesia potete sbloccare il mio post?
Hitler lo hanno fermato per molto meno e questi sono protetti dal governo federale. Misteri della storia o forse è vero che Obama è l’anticristo come si legge in molti blog.
Non dico che l’aborto va avallato come scelta migliore una donna possa fare; è una scelta che comporta sofferenza e senso di colpa. Allo stesso tempo anche una gravidanza indesiderata provoca danni psicologici e dolore, che qualcuno sembra negare o non considerare.
Quello che mi dà fastidio è la propaganda continua che viene fatta contro l’aborto da parte di persone che non conoscono questa realtà bene e si limitano a condannarlo in base al loro credo ideologico (cattolico).
La verità è che voi non considerate minimamente cosa succede nei paesi antiabortisti per eccellenza, come l’africa. Provate a informarvi sulla ”cristiana” pratica dell’infibulazione (”cristiana” è un aggettivo che ben le si addice, visto che gli africani sembrano mossi da una cieca fiede religiosa quando si preoccupano di salvaguardare la verginità delle loro donne prima del matrimonio). Lì dubito che una donna possa abortire! (e sicuramente se succede dovrà ricorrere alla clandestinità). Dubito che una donna, una volta violentata, possa decidere liberamente di portare avanti la propria gravidanza. Dovrà tenersi il ”dolore” morale e fisico impostogli da un’ideologia spietata che vede nella donna un mero oggetto di riproduzione e non un soggetto pensante e libero.
Quello che dà veramente fastidio, in questo intervento come in quelli degli altri tuoi sodali, è l’assoluto disinteresse che provate verso quella “cosa” (al punto che fate di tutto per non nominarla neppure).
Talmente ciechi che non credete neppure ai vostri occhi e alla stessa scienza di cui dite di essere fedeli discepoli, ma la realtà resta: quello è un bambino, e l’aborto rappresenta il suo omicidio. Si può avere cristiana compassione per la madre che lo compie, ma ciò non significa giustificazione dell’atto.
I “danni psicologici” sono il facile grimaldello con cui la legge italiana ha permesso questo scempio, e in ogni caso sono nulla in confronto al danno per eccellenza che è la perdita della vita da parte del nascituro. La vera ideologia spietata è quella che permette e favorisce la soppressione del più debole e indifeso, con motivazioni il più delle volte risibili.
Sorvolo, per puro ribrezzo, sulle fandonie sesquipedali sulla “infibulazione cristiana”, chiaro indice di della tua totale ignoranza dottrinale e storica.
Sebastiano, solo applausi per il tuo intervento, di cui sottoscrivo anche gli spazi. Vediamo quali insulti il sig. Riccardo riverserà stavolta su di noi e sulla fede cristiana, visto che non ha argomenti.
Perdono la tua ignoranza solo per la tua giovane età (ed inviterei il nostro Caprone ad riflettere sul livello miserrimo cui è giunta la scuola pubblica)…
1. Ti faccio notare che l’aborto è la soppressione di un essere umano innocente, oltre che un trauma per la donna.
2. …dubito che tu abbia sperimentato l’aborto in prima persona… magari a differenza tua, a 40 anni un po’ di persone in più di te credo di averle conosciute…
3. L’infibulazione è una pratica tribale che nulla ha a che vedere con la cristianità (di fatto in nessun paese cristiano è stata praticata in 2000 anni). Purtroppo, tale pratica ha trovato terreno fertile nell’Islam causa una visione che ben conosci (o dovresti) della donna. A tal fine va però precisato che il Corano non contempla assolutamente questa pratica.
I missionari cristiani hanno sempre combattuto questa pratica e spesso, negli ospedali, hanno curato gli esiti di questi scempi.
4. Nei paesi invece dove l’aborto è vietato o fortemente limitato in realtà la salute perinatale e generale delle donne è migliore dei paesi confinanti. Ciò avviene sia in Irlanda che in Cile. Il caso irlandese è talmente eclatante che molte donne inglesi preferiscono andare a partorire in Irlanda.
5. La legalizzazione dell’aborto non incide molto sul numero di quelli clandestini. In Italia si stimano fino a 30.000 aborti clandestini, ossia un quarto di quelli legali… più o meno gli stessi che c’erano alla vigilia dell’approvazione della legge 194.
…occhio a che maestri frequenti, sei ancora giovane…
…Peraltro l’articolo parla di un infanticidio e della compravendita di organi, non ti potevi limitare ad esprimere la tua indignazione? Oppure stare zitto, invece di montare questa assurda polemica…
P.S.
…inizio anche io a pensare che tu sia qualcun altro… infatti è tipico di Xyzkw intervenire polemicamente senza mostrare nessuna indignazione né empatia per i protagonisti, preoccupandosi più di difendere i capricci degli adulti che I diritti dei più deboli… ti prego smentiscimi.
In questa polemica io non c’entro nulla, sia chiaro! In ogni caso visto che tu Emanuele mi hai tirato in ballo, io mi sono già dichiarata contraria a qualsiasi traffico d’organi sia che riguardi adulti, minori, o nascituri. Sull’aborto ho già chiarito le mie posizioni che peraltro vanno rispettate esattamente come le tue. Dopodiché si possono fare tutte le polemiche che vuoi ma visto che le nostre posizioni in merito non potrebbero essere più distanti dubito che sia possibile dialogare su questo punto. Mancano i presupposti.
Riccardo, io non so chi sia e comunque credo che per la sua età sia molto maturo se non altro per la profondità dei suoi ragionamenti condivisibili o meno.
Carissima Xyzwk
Raccontala giusta , sei contraria al commercio del “materiale” abortito, perche non c’è una legge che al momento che lo consente. Sarebbe stupido una posizione diversa dato che non c’è nulla di umano (per te) che è stato soppresso.
Le tue posizioni sull’aborto vanno rispettate? Che per un cattolico si tratta dell’ assassino di un innocente non mi pare che sia un mistero… quindi che rispetto vuoi? Che tipo di rispetto sarebbe quello rivolto ad un promoter di assassini?
O forse pensi che vanno rispettate le posizioni perche c’è una legge che ti dice che è legittimo? Pensi che legittimo e giusto sono la stessa cosa?
Caro Riccardo:ti dimostri ignorante e al tempo stesso saccente!!
Perdonato solo perché e’ chiaro che non sai di cosa stai parlando.
Un aborto e’ e rimane sempre una sconfitta: per la madre e per il piccolo a cui si nega di nascere! Se poi,come in questo scandalo, si UCCIDE per profitto …dovresti almeno avere il pudore di indignarti!! E invece ti preoccupi di difendere una ideologia! Che uomo ammirevole che sei:congratulazioni per il tuo senso critico!
Spero che tu sappia che, al netto di tutte le altre sciocchezze nel tuo post, quella dell’infibulazione è una pratica musulmana e non cristiana, men che meno cattolica.