Vendola: “Voglio un figlio ma non per gioco”. È più per sport

Di Redazione
20 Settembre 2012
Lettera del leader di Sel al quotidiano Pubblico sulla sua voglia di maternità/paternità. «Proverò a dirmi, con sincerità». Ditti, Nichi, ditti pure

PIÙ CHE UN GIOCO, UNO SPORT. Non ho mai pensato ad un figlio come ad un giocattolo, ma come alla sfida più bella con noi stessi.
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico 

MEGLIO ANDARE CON LE SPALLE RASENTI IL MURO. In tanti mi chiedono: perché tu che sei omosessuale vuoi essere padre? È una discussione delicata e difficile, perché si cammina a piedi nudi su una terra a lungo minata.
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico 

DITTI, NICHI, DITTI PURE. Proverò a dirmi, con sincerità.
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico 

FIN QUI TUTTI D’ACCORDO. Padre, madre. Il principio generatore, il seme della vita, il grembo che accoglie. Madre, padre.
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico 

SOPRATTUTTO SE IN CASA CI SONO SOLO UOMINI. Essere figli è davvero un mestiere complicato. Si può camminare sulla fune tra la voglia di non abbandonare la culla e le repentine maturazioni coatte, tra il desiderio di essere accudito per sempre e il desiderio di evadere dalla casa natale.
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico 

AMMAZZA, È UNA STRAGE. Mi piacerebbe crescere un bimbo, una bimba, tanti bimbi.
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico 

PERCIÒ SPETTACOLARIZZO. Non ho mai sopportato l’idea che questo mio desiderio potesse essere spettacolarizzato e strumentalizzato, ma non sopporto più l’idea di doverlo occultare
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico 

NON FA NIENTE, FIGURAMI. E mi chiedo scusa se mi uso per parlare di buona politica.
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico 

DIRITTI A PIOGGIA. Parto da me per dire l’insopportabilità di vivere appesi a nessun diritto o a mezzi diritti, mentre occorre rivendicare diritti interi ed eguali per tutti e tutte.
Nichi Vendola spiega la sua voglia di paternità in una lettera a Pubblico

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