Articolo tratto dal numero di maggio 2020 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.
L’immagine di copertina di un sacchetto giallo stropicciato rende perfettamente l’idea che Riccardo Ruggeri e Giovanni Maddalena vogliono comunicare con questo loro piccolo, prezioso e ironico libro: Uomini o Consumatori? Il declino del CEO capitalism.
Da diversi anni, Ruggeri e Maddalena intervengono sui giornali con intemerate controcorrente per descrivere i cambiamenti del mondo, secondo punti di vista eterodossi rispetto alla vulgata comune. Il primo, Ruggeri, si autodefinisce «un ex di professione. Ex operaio, ex manager, ex ceo di multinazionale quotata a Wall Street, ex imprenditore»; il secondo, Maddalena, «fa il filosofo di professione ed è in minoranza da sempre per vocazione».
Benedetti i libri che forniscono chiavi di lettura e il volume di Ruggeri e Maddalena ne ha una ben definita e robusta: il capitalismo occidentale oggi non agisce, chiacchiera. Per questo è ben rappresentato dal Ceo, «il supermanager che governa aziende immense senza esserne padrone e senza i rischi del padrone». Intorno a lui, come si vede benissimo con le «felpe della Silicon Valley», c’è il luna park: una moltitudine di inebetiti consumatori, mai abbastanza poveri per non comprare nulla né mai abbastanza ricchi per insidiare le posizioni del cenacolo dei Ceo.