Unione europea “pronta a dialogare con le nuove autorità libiche”

Di Redazione
11 Marzo 2011
E' quasi ultimata la bozza di dichiarazione finale del Consiglio Ue sulla Libia che i 27 stanno discutendo a Bruxelles. L'Ue, si legge nel testo, vuole "aiutare il paese a costruire uno Stato costituzionale e a sviluppare lo stato di diritto". Ferma condanna della violenza di Gheddafi: "L'uso della forza contro i civili è inaccettabile e deve cessare immediatamente"

“L’Unione Europea è pronta a dialogare con le nuove autorità libiche per aiutare il paese a costruire uno Stato costituzionale e a sviluppare lo stato di diritto”. E’ uno dei passaggi della bozza di dichiarazione finale del Consiglio Ue sulla Libia che i 27 stanno discutendo a Bruxelles. L’Unione, si legge ancora nella bozza, “è pronta a rispondere alle richieste del popolo libico di assistenza alla ripartenza economica libica”. Il documento spiega che “l’obiettivo è che la Libia si avvii rapidamente ad una transizione ordinata verso la democrazia grazie ad un dialogo su basi ampie”.

“L’uso della forza, specialmente con mezzi militari, contro i civili è inaccettabile e deve cessare immediatamente”, si legge in un altro passaggio della bozza. “La situazione in Libia continua a causare grave preoccupazione, esprimiamo profonda solidarietà al popolo libico e alle vittime. Condanniamo con fermezza la violenta repressione del regime nei confronti dei propri cittadini e la violazione patente e sistematica dei diritti umani”. 

I 27 accolgono “con favore la risoluzione 1970 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e il rinvio della situazione in Libia alla Corte penale internazionale. I responsabili saranno messi di fronte alle loro azioni con pesanti conseguenze. Collaboreremo con le Nazioni Unite, la Lega Araba, l’Unione africana e i partner internazionali nel reagire alla crisi”.

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