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Cinema Fortunato

Un Vangelo femminista super trash. E due donne alla Ken Loach

Di Simone Fortunato
31 Maggio 2024
La Maria di Paolo Zucca in lotta col patriarcato è ridicola. “Niente da perdere” un drammone intenso che ricorda “Ladybird Ladybird”. In “Marcello mio” c’è solo lo spunto. Recensioni di film della settimana
Fotogramma del film “Vangelo secondo Maria” di Paolo Zucca

Il testo che segue è tratto dalla puntata settimanale di “Cinema Fortunato”, la newsletter di recensioni cinematografiche riservata agli abbonati di Tempi. Abbonati per riceverla ogni giovedì.

Legenda: ★★★★ pazzesco | ★★★ ci sta | ★★ ’nzomma | ★ imbarazzante
Vangelo secondo Maria ★
Di Paolo Zucca
Dove vederlo: al cinema

Versione iperfemminista dal romanzo omonimo di Barbara Alberti. Paolo Zucca guarda a Pasolini e ambienta il suo Vangelo nella sua Sardegna affidando anche a un coro vario di voci sarde il richiamo, forse, a una terra che non c’è più. Peccato che per il resto il film sbandi pericolosamente: non tanto per la scelta degli attori che tutto sommato funzionano, ma per una sceneggiatura che, per attualizzare ad ogni costo, ridicolizza il messaggio evangelico. Trash diffuso: Maria incazzata col mondo e col patriarcato rappresentato da Gioacchino; Giuseppe che fa tipo l’alchimista o il santone, a seconda dei casi, e aiuta la ragazza ad emanciparsi con la sua e...

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