
Un passato da giavellottista per il campione misterioso di oggi
Quinto campione misterioso. Il gioco si fa sempre più difficile: chi indovinerà il giocatore di oggi? Ricordiamo che per rispondere bisogna inviare una mail con nome e cognome del giocatore all’indirizzo [email protected], con la dicitura “giocatore misterioso” nel campo oggetto. In palio, un’intervista con Tempi.
Rory “the Throwy” Delap è un giocatore che tutti gli amanti del calcio inglese conoscono per quelle sue caratteristiche rimesse laterali chilometriche. Tanti gol dello Stoke City, squadra in cui milita, sono stati propiziati da questa sua dote, eredità di un passato da giavellottista. Ovviamente il campione misterioso di oggi non è certo Delap (che peraltro non è stato neanche convocato dalla nazionale irlandese) ma un calciatore che con lui ha in comune proprio una gioventù trascorsa con questa antica disciplina olimpica.
Poi però i trascorsi da professionista del pallone del padre s’imposero, e lui accettò di buon grado di passare al calcio, seguendo tralaltro le orme anche del fratello, di 3 anni più anziano. Insomma, una famiglia di pallonari come poche altre la sua, che però il nostro Mister X ha dovuto salutare a soli 16 anni: è poco più che un ragazzino quando prende le sue cose e va all’estero a giocare. È forte, e si vede. In più in quel ruolo che fa lui se vali si vede in fretta.
Così, eccolo sbarcare in un nuovo mondo. È terra strana questa, e Mister X deve aspettare un po’ per vedere il campo: è giovane, e nella zona dove gioca lui quel club fatica a trovare un buon rimpiazzo. Tutti hanno in mente quando, negli anni Novanta, c’era l’uomo delle Pringles. Ma dopo che questo si è ritirato, in una decina di anni si sono alternati un bel po’ di giocatori, ma mai all’altezza. C’è stato un tedesco, ma di cui è meglio dimenticarsi, poi uno spagnolo, ma anche lui era bello scarso. C’è stato anche il tempo per un giovane italiano, e infine addirittura un polacco, che però ha dovuto pian piano lasciare il posto da titolare a lui, Mister X.
E da titolare ha regalato alla sua squadra una stagione ottima. Hanno giocato bene, specie nella seconda metà dell’anno, e lui è stato una delle note più dolci. Tuttavia la testa della classifica è stata sempre un miraggio, e alla fine i punti di distacco dai primi sono stati quasi 20. Un abisso, per il quale però lui non si è mai troppo preoccupato. Zitto zitto, sapeva che sarebbe finito agli Europei, e sapeva che la sua nazionale un ruolo da protagonista l’avrebbe avuto. Peccato però che fin qui il suo torneo è stato bruttino, dandogli la possibilità di giocare solo 69 minuti. Ma ora, immagino avrete capito di chi stiamo parlando.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!