Un chilo in più e un maglione verde possono far naufragare un matrimonio (e farci finire sul lastrico)

Di Elisabetta Longo
26 Settembre 2012

Cosa c’era scritto nel contratto matrimoniale che Tom Cruise fece firmare a Katie Holmes prima di sposarla forse non lo sapremo mai. Ma possiamo invece sapere, grazie alle spifferate di un avvocato divorzista newyorkese, quanto gli uomini ricchi di Manhattan prima dell’amore mettano davanti i soldi. Così Robert Nachshin, l’avvocato a cui tutte le celebrity si rivolgono per avere i propri patrimoni tutelati, vede sfilare nel suo studio tante donne pronte a firmare clausole assurde pur di sposare un uomo ricco.

TESORO, NON PUOI INGRASSARE. Per esempio, una promessa sposa ha firmato a cuor leggero una postilla sul suo peso, che non sarebbe mai potuto andare oltre i 75 chili. Se l’ago della bilancia fosse stato drammaticamente sopra, la donna avrebbe dovuto pagare 10mila dollari di rimborso al marito. Che a sua volta invece, avrebbe dovuto pagare alla donna 10mila dollari nel caso in cui fosse arrivato a pesare 110 chili. «Ho visto molti matrimoni naufragare per questa clausola della magrezza. A New York, d’altronde, questo è un metro di misura importante”, ha detto l’avvocato al New York Post. «Un altro  uomo ha fatto firmare alla moglie un contratto in cui si impegnava a non indossare mai e poi mai qualcosa di verde. Se l’avesse fatto, il maglioncino sarebbe stato distrutto all’istante. Un altro ha imposto alla moglie di spadellare in cucina quattro volte alla settimana. Se la donna avesse ceduto alla tentazione di ordinare il cibo al take away cinese, avrebbe perso la possibilità di fare shopping con la sua carta di credito». Un rischio notevole.

120 PAGINE DI CONTRATTO – L’attrice Marcy Kaplan-Gold ha raccontato pubblicamente di aver firmato uno di questi terrificanti accordi prematrimoniali, e ha anche girato una commedia sulla sua storia, The pre-nup: «120 pagine di documenti da leggere prima di sposare il produttore Eric Gold, arrivati sulla mia scrivania mentre stavo organizzando il mio matrimonio. Immaginate che gioia leggere che se avessi tradito il mio futuro marito avrei dovuto pagare una penale che mi avrebbe ridotta sul lastrico», ha raccontato l’attrice.

DALL’ABORTO AI CAPELLI – Anche un altro avvocato divorzista delle star ha confermato queste stramberie. Si chiama Nancy Chemtob, e ha raccontato al NY Post che la maggior parte dei contratti matrimoniali sono degli incubi. «Uno voleva impedire alla moglie di tagliare i capelli. Un altro non voleva assolutamente che la donna suonasse il pianoforte mentre lui era a casa. Un altro, il più terribile, imporle di abortire, qualora fosse rimasta incinta, perché lui, ormai quarantenne, non voleva avere bambini. Ma anche le donne fanno richieste strane. Una per esempio ha chiesto un risarcimento per i rapporti sessuali prematrimoniali avuti, che le avevano minato la verginità. Oppure quella che voleva stabilire un’infrazione di 10 mila dollari per ogni volta in cui il marito si fosse lamentato dei genitori di lei». Non si può più nemmeno criticare la suocera in pace.

 

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