Ucraina. Il governo di Kiev bombarda la cattedrale di Sloviansk. Diocesi: «Neanche i nazisti sparavano contro la propria gente»
GOVERNO CONTRO SEPARATISTI. La città è da tempo in mano ai separatisti filorussi e il nuovo governo di Kiev ha dichiarato la sua intenzione a riprenderne il controllo. Lo scorso 29 giugno, riporta la diocesi, «il bombardamento è cominciato alle 10 durante la liturgia. I fedeli avevano appena iniziato a cantare il Padre Nostro quando il primo colpo è stato sparato. Poi sono seguiti altri e uno ha ridotto in cenere il panificio situato a pochi metri dalla cattedrale».
«PREGHIERE E PIANTI». Quando il bombardamento è cominciato anche chi era davanti alla chiesa, dove di solito vengono distribuiti gli aiuti umanitari, «è entrato di corsa in chiesa. I fedeli hanno cominciato a inginocchiarsi e a pregare Dio piangendo. Diverse vetrate della chiesa sono crollate al suolo rompendosi. Il bombardamento è durato mezz’ora ma nessuno è rimasto ferito e noi non abbiamo interrotto la Messa».
«NEANCHE I NAZISTI». Alla fine del comunicato, la diocesi ortodossa ha lanciato durissime accuse contro il governo di Kiev: «È difficile capire come cittadini dello stesso paese possano fare questo. Neanche i nazisti sparavano contro la propria gente. E qui invece… Come pensano di giustificarsi davanti a Dio? Non oso immaginarlo». La chiesa era già stata colpita da spari o razzi sei volte quest’anno.
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Neanche i nazisti sparavano contro la propria gente, questa è la verità. Come credere a chi democraticamente usa le bombe?