La caccia ad Osama bin Laden si è conclusa, ma ci sono voluti quattro anni di indagini per portarla a termine. “La svolta decisiva è arrivata lo scorso agosto, quando gli uomini dell’intelligence Usa sono finalmente riusciti a localizzare un fidato corriere di Osama bin Laden all’interno di un complesso situato trentacinque miglia a nord della capitale pachistana, non lontano da uno dei centri nevralgici del controterrorismo Usa” (Repubblica, p. 7).
L’uomo a cui il leader si affidava per mantenere contatti con il mondo esterno era, secondo alcuni detenuti interrogati a Guantanamo, un protetto di Khalid Shaikh Mohammed, l’ideatore dell’attentato dell’11 settembre. L’intelligence statunitense era a conoscenza dell’identità del corriere già dal 2007 ma ci sono voluti altri due anni per scoprire in quale regione l’uomo operasse.
Solo lo scorso agosto viene individuata la sua presenza ad Abbottabad, in un edificio molto protetto vicino alla capitale del paese. La Cia lavora con il presidente Usa Barack Obama sulla possibilità che una struttura così grande e costosa possa ospitare un personaggio ben più in vista del corriere e aumentano le indagini. Alcuni mesi dopo le spie americane sono quasi certe che a nascondersi nell’edificio sia proprio Osama bin Laden con la sua famiglia e “il 14 marzo scorso Obama convoca il primo di cinque incontri in sei settimane per mettere a punto i dettagli dell’operazione. (…) Il 29 aprile dopo aver incontrato il suo consigliere sulla sicurezza nazionale Thomas Donilon e il suo consigliere per la lotta al terrorismo John Brennan, Obama dà il via all’operazione” (Repubblica, p. 7).
Domenica gli uomini del corpo speciale Navy Seal sbarcano con gli elicotteri ad Abbottabad per sferrare l’attacco. Il blitz all’edificio blindato dura solo 40 minuti e per Osama bin Laden non c’è scampo. Il leader di al Qaeda viene ucciso con un colpo in testa e il corpo è portato via sugli elicotteri per effettuare il test del Dna.
“Lo sceicco del terrore viene sepolto «secondo tradizione islamica» nel tempio meno islamico del mondo: la portaerei americana Carl Wilson. Una cerimonia durata meno di un’ora: il corpo lavato, avvolto in un lenzuolo bianco, infilato in un sacco e fatto scivolare nel Golfo Persico da una tavola inclinata” (Repubblica, p. 9).