Tutto come previsto: ci pensa la Cassazione a ripescare la stepchild adoption

Di Redazione
22 Giugno 2016
Esclusa dalla legge Cirinnà sulle unioni civili, la pratica apriporta dell'utero in affitto rientra grazie ai giudici supremi. La protesta del Centro studi Livatino

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Un comunicato della Corte di Cassazione rende noto che la prima sezione civile del tribunale supremo ha respinto il ricorso del procuratore generale e ha quindi confermato la sentenza della Corte d’Appello di Roma che accoglieva la domanda di “stepchild adoption” di una coppia di donne (cioè la richiesta, da parte di una delle due, di adottare il figlio biologico della compagna).

LA SENTENZA. Questa sentenza della Cassazione, riferisce la cronaca di Repubblica, riguarda tecnicamente l’adozione “in casi particolari” disciplinata nel nostro paese dalla legge 184 del 1983. Legge che di per sé riguarderebbe i casi di bambini in stato di abbandono, ma secondo gli ermellini nel caso preso in esame la stepchild adoption autorizzata «prescinde da un preesistente stato di abbandono del minore e può essere ammessa sempreché, alla luce di una rigorosa indagine di fatto svolta dal giudice, realizzi effettivamente il preminente interesse del minore».

[pubblicita_articolo]LA PREVISIONE. Proprio giovedì 16 giugno, una settimana fa, il senatore Carlo Giovanardi aveva preannunciato in una intervista a tempi.it quello che oggi effettivamente è divenuto ufficiale. «Il 30 marzo scorso, avevamo invitato il procuratore della Corte Suprema di Cassazione a prendere posizione sulle sentenze creative come quella emessa dal Tribunale dei minorenni di Roma il 14 dicembre 2015, in cui si consentiva l’adozione da parte di due uomini che avevano avuto un figlio in Canada tramite l’abominevole pratica dell’utero in affitto», ha raccontato Giovanardi. E il procuratore ha risposto che «siccome vi erano altri ricorsi su casi simili, e siccome la legge vieta l’adozione da parte di persone dello stesso sesso, avrebbe presentato ricorso appellandosi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Anche per evitare il “fai da te” generale, dove ogni tribunale ragiona per conto proprio. Ma, ignorando la richiesta, la prima sezione della Corte, il 26 maggio scorso, senza rivolgersi alle Sezioni Unite, ha giudicato da sé in merito al caso di due donne ricorse alla fecondazione eterologa effettuata in Spagna». Si tratta appunto del verdetto reso noto oggi.

LEGGE FURBETTA. Sicuramente nei prossimi giorni avremo modo di esaminare le motivazioni di questa sentenza e i relativi commenti. Già adesso però non si può evitare di ricordare come questo “completamento” della legge Cirinnà sulle unioni civili era più che prevedibile, visto il modo furbesco con cui governo e maggioranza hanno inscenato lo stralcio della stepchild adoption dal testo (contestata da tutti in quanto rappresenta una forma di legalizzazione di fatto dell’utero in affitto), lasciando però via libera alla proverbiale creatività dei giudici italiani.

SCONFITTA PER I MINORI. La protesta contro la sentenza arriva anche dal direttivo del Centro Studi Livatino che, come si ricorderà, è più volte intervenuto criticamente sulla legge sulle unioni civili. «La decisione della 1^ sezione civile dalla Corte di Cassazione sulla stepchild adoption – recita il comunicato – si pone in contrasto con quel “superiore interesse del minore” che ha costituito finora il pilastro dell’ordinamento, e che in tal modo viene scardinato. Nell’esprimere preoccupazione per questa deriva, giunta fino alla sede di legittimità, il Centro studi Livatino ricorda come si sia di fronte all’esito voluto – come lo stesso Centro ha più volte denunciato nei propri documenti -, della recente legge sulle unioni civili: quando il comma 20 dell’articolo unico equipara le disposizioni in cui si richiama il termine “coniuge” alla parte unita civilmente e aggiunge che “resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti”, ha in mente esattamente la giurisprudenza che oggi trova la sua conferma in Cassazione. Con buona pace di chi – al momento del voto della legge – ha vantato l’esclusione della stepchild adoption. La sentenza di oggi è una ulteriore sconfitta della tutela dei minori: che può essere rimediata solo da un approfondito e coraggioso rilancio delle ragioni della famiglia e dei figli».

STRATEGIA CHIARA. Del resto uno strenuo sostenitore del matrimonio gay come il sottosegretario Ivan Scalfarotto ha spiegato in maniera chiara che la strategia per arrivare all’obiettivo è proprio questa: strappare una legge purchessia e affidarne ai tribunali il perfezionamento, contando sull’appoggio di una magistratura “amica”. Nei giorni in cui la legge Cirinnà era in dirittura di arrivo in Parlamento Scalfarotto ha scritto: questa norma non è perfetta ma «sarà una rivoluzione. Una rivoluzione dei costumi e della cultura, perché stabilirà in modo inequivocabile che una famiglia può essere fatta da due uomini o da due donne». La Cirinnà infatti rappresenta solo il primo passo; una volta che sarà passata, proseguiva il ragionamento di Scalfarotto, «allora sì che sarà facile fare una legge sul matrimonio ugualitario. È successo in Francia, in Gran Bretagna, in Irlanda. Così come in Germania la prima legge sulle unioni civili, assai limitata e parziale, ha potuto essere allargata dalle Alte Corti soltanto in funzione del fatto che esisteva. Una volta fatta una legge che riconosce una dignità alle coppie dello stesso sesso, poi bisogna giustificare quale sia la ragione della sua incompletezza: e se la ragione è solo la discriminazione per orientamento sessuale, evidentemente i tribunali non possono far altro che rimuoverla».

Disegno adozione gay da Shutterstock

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44 commenti

  1. Massimo

    Qui ci troviamo al cuore di un totalitarismo LGBT che si manifesta sempre con lo stesso metodo, come nel caso del marxismo:
    1. Si comincia col sottrarre i bambini all’influenza dei genitori per inculcare loro una visione nuova della sessualità e della famiglia.
    2. Li si costringe a pensare al di fuori dalla realtà prevalente (la grande maggioranza delle persone vivono e si organizzano nella differenza sessuale e attorno alla differenza sessuale).
    3. Si introducono delle leggi col pretesto di proteggere delle minoranze.
    4. Si approfitta di fatti veri o inesistenti per istituire una legislazione repressiva.
    5. Si applica una repressione giudiziaria che corrisponde a una vera polizia del pensiero.
    6. Si crea così la paura e si ottiene che i cittadini pensino sulla base di “buone” idee e agiscono sulla base di “buone” pratiche. Altrimenti vanno in prigione.
    Abbiamo sperimentato questo errore di valutazione col marxismo e adesso rifacciamo lo stesso errore con l’ideologia del gender e con l’omosessualità.
    In realtà ciò che in questione non è la persona dell’omosessuale, che deve essere sempre rispettata, ma il fatto di voler fare dell’omosessualità un principio politico a partire dal quale si ridefinisce la società attraverso la coppia, il matrimonio e la famiglia. Questa è una contraddizione, poiché l’omosessualità non è alla base di queste realtà e non può essere all’origine di istituzioni di cui la società ha bisogno per durare nella storia.
    Bisogna porsi la domanda in modo realistico: a partire da quale tipo di sessualità la società si fonda, si organizza, dura nel tempo e contribuisce alla sua storia?

    1. uber

      Sottoscrivo.

    1. Toni

      Paola la Cattolica

      Lo sai che con te è interessante capire da che parte stai. Dopo l’empatia per Erode e Nerone che ne dici di una rivalutazione di Pilato (sì, il tuo striminzito intervento mi sa di “lavare le mani”).

      PS: La prossima rivalutazione è Barabba?

      1. Toni

        … mani)?*

      2. giovanna

        Certo, la gradassa paolab, il tontolotto daniele, l’untuoso nino e l’insulso giurillo ( cioè sempre la trollona ) non vedono un bambino da decenni, non parlano con nessun figlio di qualsiasi età da decenni, se mai hanno mai avuto a che fare con un essere umano in carne e ossa…vederli discettare dell’interesse del minore…ridicolo proprio.
        Che poi , come ha spiegato con dovizia di particolari , per la trollona ( come lena-filomena-diamante, per esempio) meno bambini ci sono al mondo, meglio è, dato che valgono meno di una suola di scarpe.
        Se si usassero ancora i vecchi metodi, direi ai miei figli: “se non metti a posto chiamo la trollona” e in un battibaleno i giochi sarebbero nelle scatole !

  2. giurillo

    Il Centro Studi Livatino confonde il “concetto di minore” con i minori concreti, viventi, reali.
    Distrazione o ignoranza?
    No. Certo che no. Rimane disonestà intellettuale o cecità ideologica.

    1. Giannino Stoppani

      Già, la tua.
      E ‘sti mafiosi, ‘sti ‘ndraghetisti, ‘sti juventini, poverini, oramai esistono e sono concreti. Li vogliamo lasciar campare in santa pace?

    2. Toni

      Il Centro Studi Giurillo confonde il “concetto di giocattolo” con i minori concreti, viventi, reali.

  3. Daniele

    “Maschio e femmina li creo”
    “Un bambino deve avere un padre e una madre”
    Sapete, secondo me se ripetete questi mantra giorno e notte, senza mai smettere, forse qualcosa ottenete.
    Il problema è che non vi impegnate abbastanza. Forza, dateci dentro! 😉

    1. Giannino Stoppani

      E’ arrivato il rappresentante dell’asilo Mariuccia.
      Bellina la faccina, ma ora lavati le mani che la pappa è pronta.

    2. Toni

      Daniele

      “Maschi e femmina l creò” lo hanno capito tutti prima e dopo l’avvento di Cristo, ma i lobotomizzati civili odierni si sono convinti che possono essere figli di qualsiasi cosa (due maschi, un maschio e una bambola gonfiata, un una femmina ed un albero.) .E la cosa triste è che non bisogna ripeterglielo più di tanto, basta poco.

      Vorrei dirti di impegnarti, “darci dentro” a cambiare… ma a che pro, non reggeresti 5 minuti … chissà a cosa ti convincono domani.

  4. gianluca segre

    Tutto come da previsioni: una volta aperta la falla, scatta il piano inclinato = magistratura “creativa” e compiacente = ogni desiderio ratificato, normalizzato e introdotto nell’ordinamento.

    La tutela del minore, secondo la ratio ( ormai in disarmo) della legge sulle adozioni, richiederebbe come figure di riferimento un padre e una madre. Una volta modificata per legge la nozione di famiglia, ovvio che le figure di riferimento sono due ( per ora solo due, altrove sono già moltiplicate) persone indifferenziate.

    Infine, Lupi, Alfano e compagnia bella, vengano ancora a ripeterci le loro vergognose buffonate!

    1. Nino

      Peccato che le sentenze recenti e anche questa della cassazione con le unioni civili non c’entrano niente (tanto è vero che la legge Cirinnà non viene richiamata nella sentenza della corte di cassazione)

      1. giovanna

        Trollona, sei una molestatrice di professione con tutti gli horror-nick, ma con l’untuoso nino hai veramente stufato, ma stufato, ma stufato…vai a farti una passeggiata, se vuoi ammazzare la noia mortale che ti prende…comunichi un senso di asfissia , di cupezza, di rimbambimento ,senile o meno che sia, che fa impressione.
        Che seccatrice impunita e penosa.

      2. Argonaz

        Grazie, Nino per il momento di lucidità, anche perché il caso specifico, la cui sentenza è basata su una legge del 1984, era cominciato due anni fa, ben prima della Cirinna’. Volendo essere intellettualmente onesti fino in fondo, va detto che la Cirinna’ moltiplicherà il ricorso ai giudici sulle adozioni gay, e questi si sentiranno in qualche modo facilitati a sentenziare in senso positivo.

        D’altronde, in mancanza di norme specifiche, il giudice deve attaccarsi a quelle esistenti mettendoci tanto più del suo, quanto meno la fattispecie è regolata. Ricordo che in mancanza di legge sull’eutanasia, chi staccò la spina al povero Welby non fu nemmeno rinviato a giudizio, con decisione basata sulle norme regolanti i trattamenti sanitari obbligatori: quanto di più lontano dall’eutanasia, se vogliamo.

        Io sarei per votare la stepchild adoption in parlamento e vedere che succede: magari finisce come il divorzio breve col 92% dei deputati a favore, cattolici inclusi, in barba ai vari diktat delle lobby cattoliche.

        1. Giannino Stoppani

          Le lobby cattoliche…
          Ah ah ah!

          1. giovanna

            “grazie nino del momento di lucidità ???????? ”
            Trollona, qui , senza vergogna alcuna, argonaz-nino-paolab-daniele, mi fai pena.
            E non lo dico per dire.
            Possibile che non ci sia nessuna possibilità di tirarti fuori dalla bolla di pazzia in cui vivi ?
            brrrrr

        2. Toni

          In mancanza di norme specifiche, il giudice se deve attaccarsi a quelle esistenti non deve metterci “tanto più del suo” dato che deve mantenersi coerente con l’ordinamento giuridico ed IMPARZIALE (non compensare con le proprie preferenze ideologiche e colmando l’incolmabile) .

          Alimentare non è un trattamento sanitario obbligatorio. Con Welby è stata eutanasia (vietata dall’ordinamento) , c’è stato di peggio con l’eutanasia (sempre vietata) in fiducia della parola del padre.

          Si giura sulla costituzione, non su una parte di essa (quella che preferiamo).

          Chi si preoccupa dei bambini? Tu, Nino &C ? Quelli che stabiliscono i parametri della vita “degna di essere vissuta”?

      3. andrea udt

        Io sulla 184 ammetto la mia ignoranza.

        Ho inteso lo “stato di adottabilità” quando il minore e’ in stato di abbandono.

        Dai miei amici che hanno intrapreso il cammino dell’adozione ho appreso che prima, appunto, il minore deve essere “adottabile” secondo precisi requisiti.

        Ma questi non sono in stato di abbandono, un padre o una madre biologica l’hanno.

        Nino o qualcun altro può spiegarmi l’inghippo?

        Qui in teoria si potrebbe estendere l’adozione a un gruppo di amici “supportivi”, con cui i bimbi stabiliscono un legame affettivo, nel caso ad esempio di chi rimane vedovo/a con figli.

        E’ in caso che ho sotto gli occhi.

        1. MicheleL

          È dal 1983 che esiste la step child adoption in Italia e solo 33 anni dopo, certuni, che abbondano casualmente in questa pagina, si scoprono perplessi a riguardo. Salvo -viste le strane domande poste-, in questo lasso di tempo, non essersi mai curati di capire perché da decenni il nostro ordinamento procede questa forma di adozione. Curioso che i dubbi nascano, e così pressanti, solo ora che per qualche motivo i genitori non garbano a questi presunt(uos)i “difensori” dell’infanzia dell’ultimo minuto. “Difensori” che con tutta evidenza non hanno conoscenza ne interesse verso il reale e concreto interesse dei bambini.

          1. Toni

            Non so se darti ragione (strano vero)? In ogni caso io sono da sempre contrario a tutti per la mia inclinazione che mi porta a pensare che con certe premesse si arrivano a certe conclusioni. Allo stesso modo sono da sempre stato contrario alla vergognosa legge Mancino.

          2. Toni

            vero?*).

          3. andrea udt

            Buon giorno MicheleL.

            E’ una piacevole sorpresa leggerti senza citazioni a questo e quello: piacevole perchè devi rispondere in PRIMA PERSONA.

            Io non conosco la legge, ci ho riflettuto pensando a un caso reale che ho sotto gli occhi ed è nato il commento di cui sopra.

            Comunque ti invito a leggere “Adozioni gay, via libera del giudice Come previsto” comparso ieri sulla Nuova Bussola Quotidiana. Vorrei il TUO parere. Ora ti lascio, ho le bollette da pagare e il pane da guadagnare. Ma per ora di sera conto di leggere la TUA risposta.

          4. MicheleL

            Lei Andrea arriva con 33 anni di ritardo e pretende che le si spieghi quello che si fa da decenni? Credo sia piuttosto lei che ha l’onere di capire e chiarire, a lei stesso in primis, le sue perplessità. Non cito nulla perché la legge è il relativo iter di discussione e approvazione, assieme a tutta la giurisprudenza relativa che ne chiarisce razionale ed ambito di applicazione la trova -se la vuole cercare per discutere realmente- anche da solo. Inoltre sono più interessato alla questione brexit; la considero più urgente di una questione assodata da oltre 30 anni. Ma se vorrà discutere anche quando la questione svanisse da sotto i riflettori, la mia mail ce l’ha e ad un concreto impegno dialettico, risponderei con eguale impegno da parte mia.

          5. andrea udt

            Quando non puoi citare e devi esprimerti in prima persona ti prende la sindrome del “cugino di Marta”.

            Lo sai che se vuoi mi puoi scrivere e pure avere un caffè gratis.

          6. MicheleL

            Non sia ridicolo

          7. Toni

            Non essere offensivo con la “scienza”. la sindrome è certa e c’è convergenza internazionale su di essa. Ciocca si è dimesso e vende pomodori.

          8. giannino stoppani

            Chissà quanti casi di utero in affitto ci furono nel 1983…

  5. Toni

    Galasi,
    quel bimbo dovrebbe avere un padre ed una madre. Tolto senza mezzi termini “giocatori d’azzardo” sulla sua vita altrui per i propri capricci. Ne guadagnerà di sicuro. Chi non sa cosa è un padre ed una madre li può considerare dogmi. Chi pensa una insulsaggine di questo tipo dovrebbe chiedere ai propri genitori se per loro lui è stato un figlio o un dogma.
    Sei triste .

    1. Toni

      … sulla * vita altri…

    2. Toni

      Rettifico:
      Tolto senza mezzi termini ai “giocatori d’azzardo”, sulla vita altrui, per soddisfare i propri capricci.

    3. Rolli Susanna

      Questo “triste” si sente che ti pesa tanto, ma tanto…E’ davvero un “triste” molto triste….

  6. Argonaz

    Ma quando mai ai cattolici interessano i bambini? Avete seguito il caso della donna irlandese che ha dovuto abortire in Gran Bretagna nonostante il feto malformato, se non fosse morto prima, sarebbe sopravvissuto solo poche ore dopo il parto? Non gli importa niente degli umani, solo di produrre una legislazione compatibile con il loro dogma.

    Per fortuna la politica, la magistratura, ecc., gli sta voltando le spalle e persino il cattolico presidente del consiglio della cattolica Italia può dire in faccia al Vaticano “Ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo”, rimanendo al suo posto.

    Nel caso qui, poi, parliamo di un altro accanimento dogmatico: la bambina, figlia di una delle due donne (l’utero in affitto non c’entra nulla), vive e vivrà con due donne, dentro o fuori dal regime di adozione, della serie chissenefrega dell’anagrafe. L’unica differenza, il vostro Dio non voglia, succerebbe nel caso di perdita della madre naturale prima del raggiungimento della maggiore età, nel qual caso, senza la stepchild adoption in teoria la piccola dovrebbe essere tolta alla seconda donna, portata in un qualche istituto per poi essere data in adozione ad altri fino alla maggiore eta’. Una cosa improbabile, se vogliamo, ma veramente contro l’interesse del minore.

    1. Michele

      Se è così, allora per coerenza occorre aprire l’adozione anche ai parenti e agli amici di madri single: d’altronde anche con loro il minore può allacciare legami affettivi molto stretti.
      Idem per il minore figlio di una normale (ops, ho scritto normale) coppia etero: dopotutto perché un figlio di coppia gay può avere due madri e quello di una coppia etero solo una? E soprattutto perché solo due genitori, visto che legami affettivi, nell’interesse del minore s’intende, il minore stesso può stringerli con chissà quante persone?

    2. Sai un tubo te cos’è il dogma; come pure sai un tubo te il fatto che una vita umana, malformata o meno, che vive un giorno, un’ora o cent’anni, è sempre degna d’essere vissuta. Che nessuno ha diritto di uccidere un altro essere umano, men che meno per motivi non legati alla legittima difesa ma solo perché è malato, o vecchio, o “non idoneo” alla società secolare. Questi discorsi vergognosi puoi farli dai Radicali; qui non attaccano. Perché il cattolico sa bene qual è il bene e qual è il male, e che non risiedono né in discorsi da azzeccagarbugli né di maggioranza (come ben dimostra il nostro “cattolico”, ma in realtà apostata e miscredente, Presidente del Consiglio da te citato).

    3. giovanna

      Trollona, qui Argonaz, lo sai che nonostante tu sia malformata parecchio, che più non si può, la tua vita ha comunque un valore , che dure in secondo o un anno o cento anni ?
      E così la vita umana di altri bambini , sicuramente meno malformati di te, umani come te, anche se tu sembri meno umana di loro.

    4. Rolli Susanna

      “sarebbe sopravvissuto solo poche ore dopo….” , a parte che non lo sa nessuno quanto può vivere un essere umano, anche malformato (gira sul web -forse aleteia- la storia di un uomo di oltre quarant’anni che avrebbe dovuto campare zero anni dopo la nascita), ma CHI SIAMO NOI PER FRANTUMARE UNA PERSONA?, allora, me lo dici che sei tu per decidere degli altri???

  7. Quercia

    12 maggio 2016
    dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili Renzi/Alfano/Cirinnà, l’on. Lupi diceva:

    Domanda giornalista “Sicuro che il testo non spalanchi la strada a sentenze pro-adozione?”
    Risposta Lupi “Il testo è esplicito. Si fa riferimento all’articolo 2 della Carta, alle formazioni sociali, e non al 29. Non c’è l’adozione. Non c’è la stepchild. Non vedo margini per interpretazioni”.

    22 giugno 2016
    Tempi.it titola “Tutto come previsto: ci pensa la Cassazione a ripescare la stepchild adoption”

    Ci chiediamo ancora perchè tanta gente non va a votare?
    Io non ho dovuto votare alle comunali di Milano e sicuramente apprezzo l’ex direttore Amicone. Nel mio piccolo però non avrei votato la sua coalizione, proprio per la presenza di Lupi e del suo partito.

    1. Sebastiano

      Lupi: “Il testo è esplicito. Si fa riferimento all’articolo 2 della Carta, alle formazioni sociali, e non al 29. Non c’è l’adozione. Non c’è la stepchild. Non vedo margini per interpretazioni”.

      Consigliategli un oculista. Di quelli bravi.

  8. Alessandro

    Tutto come previsto e due pirla come Lupi e Alfano hanno abboccato lo stesso. 🙁

    1. Macché pirla, lo sapevano benissimo che questa sarebbe stata la naturale conclusione. Apostati.

  9. viccrep

    a partire dalla giustizia in italia non viè più nulla di affidabile quando poi l’organo supremo è il primo a svicolare dalle leggi non rispettandone i contenuti.
    Comunque Dio li creò maschio r femmina li creò al di fuori di questo ognuno crea il suo idolo che non solo distruggerà lui ma corrode lentamente la società

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