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Trump voleva chiudere «l’era delle guerre infinite». Ora potrebbe riaprirla in Iran

Di Leone Grotti
19 Giugno 2025
L’ayatollah Khamenei ha dichiarato che «l’Iran non si arrenderà mai» e ha minacciato gli Usa. Intervenire militarmente per il tycoon significa rinnegare dieci anni di dichiarazioni contro le «neverending wars»
Donald Trump alla cerimonia per il 250mo anniversario dell'esercito americano
Donald Trump alla cerimonia per il 250mo anniversario dell'esercito americano (foto Ansa)

Ora che il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha risposto a muso duro a Israele e Donald Trump, dichiarando in un discorso televisivo alla nazione che «l’Iran non accetterà una pace o una guerra imposte. Chi conosce la nostra storia sa che non accettiamo minacce», il presidente americano si trova davanti a scelte difficili. Proprio quelle che aveva sempre giurato di non prendere.
Khamenei: «L’Iran non si arrenderà»
Alla raffica di tweet con cui Trump ha chiesto la «resa incondizionata» della Repubblica islamica, minacciando di entrare in guerra e di uccidere Khamenei, l’ayatollah ha risposto: «L’ultimatum è inaccettabile. Gli americani sappiano che qualsiasi intervento militare da parte loro sarà senza dubbio ricambiato con un danno irreparabile. Non ci arrenderemo».
La Russia ha rincarato la dose attraverso la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: «Il mondo è a pochi millimetri dal disastro nucleare».

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